È un'esperienza comune, che si manifesta spesso durante l'inverno ma può verificarsi anche in altre stagioni. Nonostante ci si copra adeguatamente secondo le condizioni climatiche, alcune persone possono provare sensazioni di freddo senza motivo apparente. Le cause di questo fenomeno possono essere molteplici e, a volte, difficili da individuare.
L'ipotiroidismo, una condizione caratterizzata da una produzione ridotta di ormoni tiroidei, può spesso essere responsabile di sensazioni di freddo persistenti. La tiroide, situata nella parte inferiore del collo, svolge diverse funzioni nel corpo, inclusa la regolazione della temperatura corporea. Quando la tiroide funziona in modo subottimale, tutte le funzioni corporee rallentano, compreso il metabolismo, il che porta a una produzione ridotta di calore e una maggiore sensibilità al freddo. Questa sensibilità è particolarmente evidente negli anziani, il cui corpo ha una barriera cutanea meno efficace a causa della sottigliezza della pelle. Come molte condizioni legate alla tiroide, l'ipotiroidismo colpisce principalmente le donne. Al contrario, un'iperattività della tiroide (ipertiroidismo) può rendere una persona più sensibile al caldo.
Se si sperimenta freddo persistente alle mani e ai piedi, potrebbe essere dovuto a una circolazione sanguigna non ottimale in queste aree del corpo. Le basse temperature tendono a restringere i vasi sanguigni, diminuendo l'afflusso di sangue alle estremità. Condizioni come un'eccessiva attività del sistema nervoso simpatico o una ridotta funzionalità del sistema nervoso parasimpatico possono ulteriormente compromettere la circolazione sanguigna, specialmente nella pelle, portando a una maggiore sensazione di freddo.
L'ansia, lo stress e il contatto con superfici fredde possono influenzare il funzionamento dei sistemi nervosi simpatico e parasimpatico, mentre le vasculopatie periferiche, spesso associate al diabete, possono anche contribuire alla sensibilità al freddo. La sindrome di Raynaud è un'altra causa potenziale di sensibilità al freddo, caratterizzata dalla contrazione dei vasi sanguigni delle mani, che può causare un pallore evidente in alcune dita.
Anche le neuropatie, che includono lesioni o compressione dei nervi, possono alterare la percezione della temperatura. La sindrome del tunnel carpale, ad esempio, coinvolge il nervo mediano al polso, mentre la sindrome del canale di Guyon e quella del tunnel cubitale coinvolgono il nervo ulnare, rispettivamente al polso e al gomito.
Esistono diverse cause patologiche che possono scatenare l'intolleranza al freddo, indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne. Tra le più comuni vi sono:
L'anemia, caratterizzata da un basso numero di globuli rossi e di emoglobina nel sangue, può causare una ridotta ossigenazione dei tessuti corporei, portando a una maggiore sensibilità al freddo. La cattiva circolazione sanguigna può provocare un insufficiente apporto di calore alle estremità del corpo, spesso manifestandosi con le dita delle mani o dei piedi fredde. Questo può essere legato alla sindrome di Raynaud, che comporta una contrazione temporanea dei vasi sanguigni nelle mani o nei piedi.
Le infezioni, quando causano un aumento della temperatura corporea accompagnato da brividi e sensazione di freddo, possono contribuire alla sensibilità al freddo. La mancanza di sonno, il jet-lag, lo stress o l'affaticamento possono aumentare la sensazione di freddo, ma solitamente scompaiono con un adeguato riposo.
Le persone sottili per costituzione o a causa di problemi di malassorbimento intestinale possono avvertire più facilmente il freddo, poiché manca loro uno strato di grasso corporeo che aiuta ad isolare dal freddo esterno. L'ipotiroidismo, una condizione in cui la tiroide produce meno ormoni regolatori del metabolismo e della temperatura corporea, è spesso associato all'intolleranza al freddo.
Le disfunzioni dell'ipofisi o dell'ipotalamo, che regolano la temperatura corporea e la produzione di ormoni, possono essere dovute a malattie genetiche, infezioni o traumi. La fibromialgia, caratterizzata da dolori diffusi, stanchezza e intolleranza al freddo, colpisce principalmente le donne.
Disturbi neurologici come lesioni nervose o il morbo di Parkinson possono influenzare la sensazione di freddo. Altre cause meno comuni includono il diabete non controllato, con complicanze come alterazioni della circolazione sanguigna o neuropatia periferica, e gli effetti collaterali di alcuni farmaci, come i betabloccanti.
In caso di intolleranza al freddo persistente, è importante consultare un medico per individuare la causa sottostante e seguire il trattamento appropriato.
La sensazione di essere estremamente sensibili al freddo può essere l'unico sintomo avvertito dal paziente e può essere considerata normale in situazioni come:
Tuttavia, insieme alla sensazione di freddo eccessivo, possono comparire altri sintomi che non dovrebbero essere trascurati, come:
Se si verificano tali sintomi, è consigliabile consultare un medico per un'accurata valutazione e diagnosi.
Il trattamento per l'intolleranza al freddo dipende dalla malattia di base responsabile dei sintomi.
In generale, è consigliabile:
Contrariamente a quanto spesso si pensa, bere alcol o fare bagni molto caldi non aiuta a combattere il freddo, poiché possono provocare l'effetto opposto attraverso la vasodilatazione, aumentando la perdita di calore. È preferibile stimolare la circolazione con getti alternati di acqua calda e fredda, o con un bagno tiepido.
L'alcol, sebbene inizialmente possa dare una sensazione di calore a causa della dilatazione dei vasi sanguigni, può in realtà aumentare la dispersione di calore, provocando una maggiore sensazione di freddo.
Nel caso di carenze di ferro, vitamine o minerali, è necessario integrarli nella dieta o con specifici integratori, ma solo sotto supervisione medica.
Nei casi di infezioni batteriche, possono essere prescritti antibiotici e farmaci anti-infiammatori.
Per curare l'ipotiroidismo, di solito è necessario assumere quotidianamente la levotiroxina sodica sotto forma di compresse.
Il trattamento dell'anemia varia a seconda della causa sottostante.
Per i disturbi del microcircolo periferico, come la sindrome di Raynaud, possono essere prescritti farmaci vasodilatatori.
Nel caso di anoressia nervosa o depressione associata alla fibromialgia, potrebbe essere necessario un supporto psicologico o psichiatrico.