Quali sono le cause e come si cura la neofobia alimentare nei bambini? Spesso sempre più colpiti, meglio approfondire la gestione e la prevenzione.
La neofobia alimentare, comune tra i bambini in tenera età, è una condizione caratterizzata dalla paura o dalla riluttanza a provare cibi nuovi o sconosciuti. Questo comportamento può creare sfide significative nella gestione dell'alimentazione dei bambini e avere implicazioni sulla loro salute e sviluppo.
La neofobia alimentare è un fenomeno comune tra i bambini in età prescolare e può persistere anche oltre l'infanzia. Si manifesta con un rifiuto persistente di provare cibi nuovi o sconosciuti, spesso accompagnato da comportamenti di evitamento, disgusto o rifiuto attivo. Questo può limitare notevolmente la varietà di alimenti consumati dai bambini, influenzando negativamente la loro nutrizione e la crescita. Come si cura la neofobia alimentare nei bambini?
Affrontare la neofobia alimentare richiede pazienza, comprensione e un approccio graduale. Alcune strategie utili includono:
Le cause esatte della neofobia alimentare non sono del tutto chiare, ma si pensa che siano influenzate da una combinazione di fattori genetici, ambientali e comportamentali. Ad esempio, alcuni bambini possono essere naturalmente più sensibili ai sapori e alle consistenze nuove, mentre altri possono essere influenzati dall'ambiente familiare e sociale circostante. Inoltre, esperienze negative legate all'alimentazione, come costrizioni o pressioni per mangiare determinati cibi, possono contribuire allo sviluppo della neofobia alimentare.
I sintomi della neofobia alimentare possono variare da bambino a bambino, ma comunemente includono:
Una recente indagine condotta dal CREA Alimenti Nutrizione e pubblicata sulla rivista scientifica Nutrients ha evidenziato un aumento della neofobia alimentare, un fenomeno che si manifesta in modo più pronunciato nelle famiglie che non adottano la Dieta Mediterranea e tra i bambini unici.
Lo studio, diretto da Laura Rossi, ha coinvolto 288 bambini italiani con un'età compresa tra i 3 e gli 11 anni. I genitori dei partecipanti hanno compilato un questionario dettagliato riguardante le abitudini alimentari dei propri figli e le caratteristiche socio-demografiche della famiglia. Per valutare la neofobia alimentare e il grado di aderenza alla Dieta Mediterranea, i ricercatori hanno utilizzato rispettivamente la Child Food Neophobia Scale (CFNS) e il test KIDMED.
I risultati della ricerca hanno evidenziato che la maggioranza dei ragazzi presenta un grado moderato (67,3%) o elevato (18,1%) di avversione verso cibi nuovi. Questa tendenza è particolarmente pronunciata nei bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni (63,9%), e risulta essere più marcata tra i figli unici (50%). Inoltre, l'adesione alla Dieta Mediterranea all'interno delle famiglie coinvolte nello studio è stata valutata come scarsa (29,5%) o moderata (54,8%). È interessante notare che i bambini più restii ad accettare nuovi cibi sono anche coloro che mostrano una minore aderenza al modello alimentare mediterraneo (51,9%).
Prevenire la neofobia alimentare può essere altrettanto importante quanto curarla una volta insorta. Alcuni modi per prevenire questa condizione includono: