Si segnala un passo avanti significativo per il rafforzamento e la valorizzazione della imprenditoria agricola giovanile. La recente pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 26 marzo 2024 della Legge n. 36 del 15 marzo 2024 apre nuovi orizzonti per i giovani aspiranti imprenditori del settore agricolo. Questo provvedimento legislativo si pone l’obiettivo di incentivare l'ingresso e la permanenza dei giovani in agricoltura, un settore cruciale per l'economia e l'ambiente del nostro paese.
Al cuore della Legge n. 36/2024 c'è la precisa definizione di "impresa giovanile agricola" e di "giovane imprenditore agricolo", con particolare attenzione ai requisiti che caratterizzano queste figure. L'obiettivo è di delineare chiaramente chi possa beneficiare delle misure introdotte, promuovendo un'imprenditorialità agricola dinamica, innovativa e sostenibile. La legge stabilisce che possono rientrare in queste categorie le imprese che esercitano attività agricola, nel rispetto dell'articolo 2135 del codice civile, e che rispondono a specifici criteri legati all'età dei titolari o dei soci, nonché alla composizione degli organi di amministrazione.
Con l'ambizione di rivitalizzare il settore agricolo attraverso l'innovazione e il capitale umano giovane, la Legge n. 36/2024 introduce un complesso di norme volte a facilitare l'avviamento e il consolidamento di imprese agricole guidate da giovani. Attraverso incentivi fiscali e misure di supporto all'insediamento e alla permanenza, la normativa si propone di contrastare l'invecchiamento demografico delle imprese agricole e di stimolare un vero e proprio ricambio generazionale. La legge riconosce e valorizza il potenziale delle giovani generazioni nel portare innovazione e sviluppo nel settore, fondamentali per un'agricoltura competitiva e sostenibile.
Per qualificarsi come "impresa giovanile agricola" o "giovane imprenditore agricolo", è necessario soddisfare determinati criteri. La legge prevede che l'età del titolare o dei soci debba essere compresa tra i 18 e i 41 anni.
Inoltre, la partecipazione giovanile deve essere significativa sia in termini di possesso del capitale sociale sia nella composizione degli organi decisionali delle imprese. Questi criteri intendono assicurare che le imprese agricole giovanili siano effettivamente gestite da giovani, con le loro idee, il loro entusiasmo e la loro capacità di innovare.
La Legge n. 36/2024 si inserisce in un contesto europeo che mira a promuovere lo sviluppo rurale e l'innovazione nel settore agricolo. I riferimenti ai regolamenti dell'Unione Europea sottolineano l'importanza di allineare le politiche nazionali con gli obiettivi comunitari, garantendo coerenza e sinergia nelle azioni di supporto agli imprenditori agricoli giovani.
La legge pone un accento particolare sull'importanza della formazione e delle competenze per i giovani imprenditori agricoli. Non solo viene richiesto un limite di età per incentivare l'ingresso dei giovani nel settore, come abbiamo visto, ma si sottolinea anche la necessità di possedere adeguati titoli di studio o di seguire percorsi formativi specifici per il settore agricolo. Insomma, giovani sì, ma anche ben preparati e qualificati per affrontare le sfide del mondo agricolo contemporaneo.
In particolare, viene data priorità agli imprenditori che possiedono una formazione in ambiti rilevanti come l'agronomia, la silvicoltura, la veterinaria o che hanno completato studi secondari con indirizzo agricolo.
Attraverso la definizione di incentivi fiscali e sostegni economici, la legge vuole facilitare l'avvio di nuove imprese agricole giovanili e sostenere la loro crescita e consolidamento.
Con un investimento iniziale di 15 milioni di euro per l'anno 2024, il Fondo per il Primo Insediamento rappresenta la spina dorsale della Legge n. 36/2024. Questo fondo è destinato a supportare i giovani agricoltori nelle fasi iniziali della loro carriera imprenditoriale, offrendo un contributo finanziario vitale per l'acquisto di terreni, strutture, beni strumentali e per l'ampliamento delle unità produttive.
La Legge n. 36/2024 pone un forte accento sull'innovazione e l'efficienza aziendale, destinando risorse per l'acquisto di beni strumentali avanzati, l'introduzione di pratiche di coltivazione innovative e la manutenzione naturale dei terreni. Gli interventi finanziabili mirano a stimolare l'adozione di tecniche agricole di precisione, sottolineando l'importanza della tecnologia e dell'innovazione nel rendere l'agricoltura più sostenibile e produttiva.
La nuova normativa introduce un regime fiscale agevolato per le imprese giovanili agricole, impostando un'aliquota sostitutiva del 12,5% per le imposte sui redditi, le addizionali e l'IRAP. Il regime è applicabile per cinque anni dall'inizio dell'attività, a patto che i beneficiari rispettino determinate condizioni, come la non-esercitazione di altre attività d'impresa agricola nei tre anni precedenti e l'adempienza agli obblighi previdenziali e assicurativi.