L'attività da ministro per gli Esteri e di vicepremier non distrae Antonio Tajani dai suoi impegni di segretario politico. In occasione della segreteria nazionale di Forza Italia, oggi 20 aprile all'hotel Parco dei Principi a Roma, Tajani ha confermato la sua candidatura su tutto il territorio italiano eccetto le isole, spiegando la sua scelta come un atto di omaggio verso l'eredità politica di Silvio Berlusconi.
A proposito di candidature, continua a far discutere quella di Ilaria Salis nelle file di AVS (Alleanza Verdi e Sinistra). Da ministro degli Esteri Tajani commenta così questa scelta: "Ora il lavoro del governo diventerà più difficile".
La notizia della candidatura di Ilaria Salis, insegnante detenuta in un carcere ungherese dal febbraio 2023 per presunte lesioni a dei militanti neonazisti, era diventata un "segreto di Pulcinella": era abbastanza chiaro che qualche partito l'avrebbe inserita nelle liste elettorali per le Europee di giugno, ma ancora non si capiva chi l'insegnante avesse scelto.
Alla fine l'ha spuntata AVS, Alleanza Verdi e Sinistra, la cui scelta è diventata argomento di dibattito fra le opposte forze politiche italiane. Naturalmente in questo contesto non può mancare un commento da parte di Antonio Tajani, impegnato in prima linea nella vicenda di Salis come ministro degli Esteri del governo.
Cosa comporterà la candidatura di Salis o un suo successo alle Europee? Se del secondo caso è ancora prematuro parlarne, riguardo il primo Tajani cerca di far capire come connotare politicamente la candidatura dell'insegnante possa rendere più complesso il suo lavoro da ministro:
Le questioni di politica interna, come visto con il caso legato ad Ilaria Salis, si intrecciano con quelle europee. In vista delle elezioni di giugno, per molti forzisti il pensiero non può che andare a Silvio Berlusconi, essendo le prossime le prime elezioni dopo la scomparsa del fondatore di Forza Italia.
Come detto nel corso del suo intervento, Tajani ha posto l'asticella dei voti al 10% e chiede che ogni persona all'interno di Forza Italia dia il massimo per riuscirci. Non è soltanto una questione di mero "peso elettorale", quanto anche per ricordare degnamente il lascito politico di Berlusconi:
Il tono di Tajani mescola la commozione nel ricordare un mentore per la politica centrista e liberale in Italia e in Europa e la convinzione che per Forza Italia è necessario impegnarsi affinché chi si riconosce in quei valori abbia la sua rappresentanza nei futuri organi decisionali europei.