Come andare in pensione: una guida aggiornata alle ultime novità sulle pensioni del 2024. In questo articolo troverai le risposte alle domande più frequenti su diversi argomenti, tra cui:
Il tema delle pensioni è sempre molto complesso e in continua evoluzione. Forse il vero cambiamento arriverà nel 2025, ma per il momento, nel 2024, esistono diverse regole da tenere a mente per andare in pensione.
Esistono diverse formule pensionistiche che prevedono un'età pensionabile che va dai 62 ai 67 anni. Altre formule, invece, permettono un'uscita anticipata senza un limite di età preciso o, comunque, a partire dai 61 anni.
In questo ultimo caso, però, si tratta di una pensione ordinaria riservata a specifiche categorie di lavoratori o a coloro che appartengono a categorie con maggiore tutela.
I nati nel 1962 che compiono 63 anni nel 2024 possono scegliere se restare al lavoro fino a 67 anni di età o andare in pensione con Quota 103, a condizione che vengano soddisfatti tutti i requisiti normativi.
A tal proposito, è importante ricordare che l'uscita anticipata a 62 anni, è subordinata alla presenza di un'anzianità contributiva minima di 41 anni di versamenti e ad altre condizioni.
Nello stesso tempo, non ne sono esclusi coloro che hanno già maturato un'età maggiore, come ad esempio i lavoratori nati nel periodo tra il 1958 e il 1961, ovvero coloro che rientrano in un'età anagrafica tra 63 e 66 anni che non sono riusciti ad accedere alla pensione con Quota 100 o 102 per la non capienza contributiva o semplicemente hanno scelto di ritardare l’uscita dal lavoro.
In sostanza, l’uscita a 62 anni di età e 41 anni di contributi è accessibile dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024. I lavoratori che vanno in pensione con questa misura accettano le seguenti condizioni:
Anche per il 2024, il governo Italiano ha rinnovato il "paracadute" per facilitare l'accesso alla pensione: l'anticipo pensionistico Ape Sociale.
I nati tra il 1957 e il 1961 possono richiedere l'Ape Sociale a 63 anni e 5 mesi, ricevendo un assegno mensile fino a 1.500 euro.
L'assegno non comprende tredicesima, rivalutazione e reversibilità, se rientrano in una delle categorie di tutela previste dalla normativa. Inoltre, per usufruirne, è necessario aver maturato 30 anni di contributi e possedere un certificato di invalidità rilasciato dalla Commissione ASL-INPS con una percentuale pari o superiore al 74%.
La stessa anzianità contributiva (30 anni) è richiesta ai familiari caregiver che si prendono cura di invalidi ai sensi della legge 104, così come ai disoccupati.
L'Ape Sociale rappresenta un'ottima opportunità anche per chi matura 36 anni di contributi in un'attività gravosa prevista dall’allegato 3 della legge n. 234/2021.
L’Ape Sociale viene erogato per 12 mensilità, fino all'età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia (67 anni).
La pensione anticipata per le donne, Opzione Donna, è stata prorogata anche per il 2024, ma con alcune modifiche rispetto agli anni precedenti.
Innanzitutto, per le donne nate nel 1962 è prevista la pensione anticipata con i seguenti requisiti:
Oltre all'età e all'anzianità contributiva, nel 2024 sono previste altre condizioni per accedere a Opzione Donna:
I nati nel 1957 possono andare in pensione nel 2024 a 67 anni di età e con 20 anni di contributi.
Tuttavia, le aspettative previdenziali cambiano per chi è nato nel 1957 e non ha maturato la giusta anzianità contributiva. In questo caso, le speranze di pensionamento riposano su una delle tre deroghe Amato:
Per chi ha maturato 30 anni di contributi in un'attività lavorativa gravosa o usurante, si apre una diversa opportunità previdenziale. In questo caso, è possibile richiedere la pensione di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi di età.
Nel 2024, la pensione di vecchiaia anticipata può essere richiesta dai nati nel 1960 al compimento di 64 anni di età.
Per accedere a questa pensione anticipata, è necessario:
Nella Legge di Bilancio 2024 è stata introdotta una finestra mobile di 3 mesi e un tetto massimo da non superare per il rilascio della pensione contributiva pari a 5 volte il trattamento minimo (2.993,05 euro per il 2024), fino alla pensione di vecchiaia (67 anni).