20 May, 2024 - 22:44

Elezioni Europee 2024, partiti alle prese con alleanze e veti: oggi chi sta con chi? Maggioranza unita in Italia ma spaccata in Europa

Elezioni Europee 2024, partiti alle prese con alleanze e veti: oggi chi sta con chi? Maggioranza unita in Italia ma spaccata in Europa

Sono le possibili future alleanze al Parlamento Europeo a tenere banco nel dibattito politico italiano delle ultime ore. L'intervento di ieri – 19 maggio 2024 – alla Convention di Vox a Madrid ha fatto venire molti nodi al pettine, soprattutto nella maggioranza di Governo, dove i tre partiti della coalizione sono schierati in partiti diversi e potenzialmente distanti.

Giorgia Meloni è la presidente europea dei conservatori di ECR, Forza Italia fa parte del Partito Popolare Europeo, mentre la Lega è schierata con la destra sovranista di Identità e Democrazia. C'è poi il Pd che è parte della famiglia del Partito Socialista Europeo, mentre al momento il M5S non aderisce a nessun partito europeo ma sembra in atto un avvicinamento con il partito dei Verdi tedeschi.

Cosa accadrà dopo le elezioni Europee in programma l'8 e il 9 giugno? Chi starà con chi? Molto dipenderà dal risultato delle urne e dalla maggioranza che ne uscirà.

Elezioni Europee 2024, alleanze e veti: Meloni 'guarda' a Le Pen: "Partiti di destra sono potenziali alleati"

Come dicevamo, l'intervento di ieri della Presidente Meloni alla convention di Vox sembra aver un po' rimestato le acque nel centrodestra in tema di alleanze Europee. La leader dei conservatori, infatti, ha preso le distanze dell'attuale governo di Bruxelles e dalla sua guida, l'attuale Presidente della Commissione Europea e spitzenkandidat del PPE, Ursula von der Leyen e ha aperto ad un possibile dialogo con i partiti di destra, tra cui Rassemblement National di Marine Le Pen.

Concetto ribadito anche oggi intervenendo alla trasmissione Mattino 5, dove ha ribadito la necessità di una maggioranza diversa da quella degli ultimi cinque anni e ha annunciato l'intenzione di mandare a casa la sinistra anche in Europa.

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"Per me i partiti di centrodestra sono potenziali alleati. Voglio provare a fare in Europa quello che abbiamo fatto in Italia con i partiti di destra di varia estrazione: abbiamo mandato a casa la sinistra. Vorrei mettere insieme partiti compatibili pur con sfumature diverse. Una sfida difficile, ma si può arrivare a centrarla".

Mai con l'attuale Commissaria europea è, invece, il mantra della Lega e di Matteo Salvini, mentre Ursula von der Leyen è la candidata del Ppe e di Forza Italia.

Tajani chiarisce: "Mia maggioranza ideale PPE- ECR- LIB. Mai con Le Pen e ADF"

E proprio il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, ha lanciato un messaggio a Giorgia Meloni parlando di una sua maggioranza ideale composta da Popolari, Conservatori e Liberali. Una maggioranza dove, però, non c'è spazio invece per chi è contro l'Europa. Il veto è per il partito di Marine Le Pen e Alternative fur Deutschland.

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La mia maggioranza ideale è quella formata da Popolari, Liberali e Conservatori. Poi tutto dipenderà dal voto dei cittadini. Noi però non faremo alleanze con chi è contro l’Europa, vuole uscire dalla Nato e non condivide i nostri valori. La Lega è diversa, ma Le Pen e Alternative fur Deutschland hanno valori differenti dai nostri.

Il messaggio è chiaro: dialogo aperto con ECR ma non in nessun caso sarà possibile un'alleanza con i partiti di destra.

Bonacci: "Lega e FdI a destra? Si aprono spazi di dialogo con i moderati per il Pd"

Vede, invece, un'opportunità nella collocazione a destra di Lega e Fratelli d'Italia il presidente dell'Emilia Romagna e candidato capolista nella circoscrizione nord-est alle Elezioni Europee, Stefano Bonaccini che, oggi a Bologna a margine della presentazione del libro di Claudio Tito Nazione Europa, ha detto che con Fdi e Lega a destra si apriranno nuovi spazi per il Pd.

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"Con Lega e Fdi collocati all'estrema destra per noi si apre uno spazio molto grande per parlare anche a forze moderate che non si vogliono collocare con una destra di questo tipo e con cui dobbiamo saper parlare".

Il Partito Democratico si colloca nel Partito Socialista Europeo che due settimane fa in Germania firmò il Manifesto di Berlino in cui appunto si escludeva qualsiasi tipo di accordo con le destre europee.

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Maria Rita Esposito
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