È un ritorno per certi aspetti sorprendente quello del 'redditometro' con decreto firmato dal viceministro all'Economia, Maurizio Leo, e crea qualche malumore nella maggioranza di governo, con Forza Italia e Fratelli d'Italia che sembrano su posizioni opposte. Mentre gli azzurri si dicono contrari, infatti, il partito della Meloni difende la misura e liquida con una battuta il malcontento degli alleati.
Le acque erano certamente più distese, nella maggioranza di governo, quando Giorgia Meloni annunciava la riforma fiscale all'insegna di un "fisco amico", di cittadini e aziende e in grado di attrarre gli investimenti. Musica per le orecchie di un partito come Forza Italia, che ha sempre fatto del liberismo e della lotta alla pressione fiscale due pilastri della propria azione politica.
Musica che, però, oggi deve essersi interrotta, sostituita da un suono terribile e assordante, come quello delle unghie su una lavagna. Questa sembra esser stata la reazione dalle parti di Forza Italia, a giudicare dalle risposte in proposito di alcuni esponenti azzurri.
Ma cosa sia successo è presto detto. Il redditometro, misura che analizza la capacità di spesa dei contribuenti per valutare, in base a essa, il reddito e che era stato abolito nel 2018, è stato reintrodotto con un decreto pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale e firmato dal viceministro all'Economia, Maurizio Leo.
Il provvedimento andrà a valutare, per la determinazione del reddito, le spese "sostenute dal contribuente, le spese effettuate dal coniuge e dai familiari fiscalmente a carico".
Una misura che Marco Osnato (Fdi) presidente della Commissione Finanze della Camera, non considera "una svolta epocale", andando solo ad aggiornare "alcuni parametri" per dare "una risposta a chi dice che non ci occupiamo di evasione fiscale".
Un tentativo, quello di Osnato, di gettare acqua sul fuoco delle possibili polemiche, che liquida con una battuta:
Il riferimento è alla tendenza a non introdurre o alzare tasse in periodo elettorale che il redditometro, in qualche modo, contraddice.
Malgrado il deputato di Fratelli d'Italia garantisca, infine, che la misura non cambia l'atteggiamento del governo in materia fiscale, questo potrebbe non bastare a frenare l'irrequietezza di Forza Italia (ma anche la Lega potrebbe presto aggiungersi...).
Del resto, la mossa di Fratelli d'Italia di ripescare uno strumento ostracizzato negli anni da tutto il centrodestra appare quantomeno azzardata. Per non parlare di una certa incoerenza rispetto alle dichiarazioni in merito di Giorgia Meloni, che nel 2021 lo definiva "un vero e proprio strumento di persecuzione fiscale".