Che gli italiani siano decisamente insofferenti alla politica contemporanea è cosa nota. Basta guardare i dati sull'astensionismo, in costante crescita nelle ultime tornate elettorali. Una tendenza che tocca punte di parossismo nel caso di Vittorio Sgarbi e del suo comizio a Sulmona per le imminenti Elezioni europee 2024 di fronte a una piazza quasi completamente vuota. Non solo, il candidato di Fratelli d'Italia finisce anche contestato da uno dei pochi presenti.
Presentando a TAG24 la sua candidatura con Fratelli d'Italia alle imminenti Elezioni europee 2024, Vittorio Sgarbi aveva affermato di essere "l'unico di FdI conosciuto al Sud".
Magari si può discutere se, geograficamente, Sulmona sia a 'Sud', al 'Centro' o a 'Nord'. Tuttavia sembra proprio che lì nessuno conosca il professor Sgarbi, o sia interessato a sentire cosa ha da dire sull'Europa.
Questo a causa di un episodio che lo ha visto protagonista proprio nel comune abruzzese, dove era impegnato per un comizio in vista del voto dell'8 e 9 giugno. Con la consueta passione, Sgarbi parlava di arte e di bellezza e di un turismo da rilanciare come faro della propria attività europea, se sarà eletto. Ma di fronte a una piazza XX settembre praticamente vuota.
Pochissimi i presenti, accompagnati da qualche passante momentaneo. Anche Ovidio, cittadino illustre di Sulmona raffigurato nella statua che dà lustro alla piazza, appariva pensieroso e distratto mentre dava le spalle al candidato di Fratelli d'Italia.
Una scena che rappresenta l'incubo di ogni politico e che è diventata immediatamente virale sui social, con l'immancabile seguito di ironie assortite.
#Sgarbi a #Sulmona. Purtroppo il povero Ovidio non se ne poteva andare. pic.twitter.com/1Fmu5JaTk0
— Mangino Brioches (@manginobrioches) June 2, 2024
Peggio di così non si può? Purtroppo no.
Perché uno dei pochi presenti decide persino di contestare Sgarbi, che allora va su tutte le furie.
Quando il professore dichiara di non volere "voti di partito" ma di essersi candidato "per i cittadini, per il popolo, per rappresentare chi non ha voce", un uomo si fa avanti e, battendo le mani verso di lui, gli grida: "Sei un grande!"
Se l'urlo fosse ironico o meno, non è chiarissimo dal filmato (ma propendiamo per il sì...), sta di fatto che il malcapitato scatena l'ira del professore che prima gli risponde invitandolo a recarsi nel vicino comune di Pratola e poi lo apostrofa con il suo classico "capra!"
Il professore, alla fine del filmato, dice ai pochi presenti di non andare a votare "se non siete felici". Ecco, se la piazza deserta di Sulmona fosse uno spaccato della 'felicità' dei cittadini italiani di fronte al voto, sarà difficile aspettarsi un'inversione di tendenza sul dato dell'astensionismo.