Fulmini e saette in casa Lazio dopo le dimissioni di Igor Tudor. Non tanto per l'addio del tecnico croato, quanto per il suo probabile sostituto, quel Marco Baroni che non scalda i cuori dei tifosi alle prese con continue manifestazioni di dissenso. Una situazione capace di far arrabbiare addirittura Peter Griffin; o meglio, la sua voce, quella di Mino Caprio. Innamorato di quei colori che "danno luce ai giorni", ma che di fronte sta ritrovando "uno spettacolo deprimente e grottesco".
La colpa? Di una presidenza senza progettualità secondo il noto doppiatore, rimasto scottato dalle dimissioni di Sarri: "Parliamo di un nome di livello che non è stato tutelato a dovere". Una ferita ancora aperta, con il nome di Baroni che non stuzzica tantissimo: "Ma prendersela con lui è sbagliato, è un professionista", sottolinea Mino Caprio in esclusiva a Tag24.
La Lazio è vicina a Marco Baroni, scelta che non piace ai tifosi, mentre Mino Caprio si concentra di più su quella che è la situazione generale dalle parti di Formello.
D: Panchina bollente in casa Lazio.
R: E' una situazione deprimente, non mi è mai capitato di essere spettatore di uno spettacolo grottesco. La presidenza si esprime con esclamazioni che poi vengono contrastate con altre versioni. Sto assistendo a personaggi che non meriterebbero un campionato di prestigio come la Serie A.
D: Ti riferisci alla presidenza?
R: Purtroppo sì, sopratutto. Non mi piacciono certi atteggiamenti, li trovo relativi ad una squadra che non milita nemmeno in Serie B. Assistiamo ad una sequela di dimissioni spontanee, perchè messe in condizione di farlo. Noi abbiamo avuto la possibilità di avere un allenatore internazionale come Sarri, e lo lasciamo andare via così? Se c'erano problemi all'interno, bisognava magari mettere da parte quei giocatori che contrastavano l'allenatore dal punto di vista tecnico.
D: E' stato un errore non continuare con Sarri?
R: Assolutamente sì, anche con Tudor si sono viste queste problematiche. Prendiamo Luis Alberto, che io adoro: si è impegnato, ma dopo Lazio-Salernitana dici di andare via in quel modo, ma scherziamo?
Secondo Mino Caprio il fattore è uno: nella Lazio c'è assenza di programmazione. Il noto doppiatore, voce di Peter Griffin, ha detto la sua anche sull'imminente arrivo di Marco Baroni in casa biancoceleste.
D: C'è chi dice che non ci sia programmazione nella Lazio.
R: Io questo l'ho sempre detto. E quando il presidente diceva "non vendo sogni, ma realtà", non si sono visti. Quando c'era possibilità, i pezzi pregiati andavano venduti, come con Milinkovic nel periodo dei famosi cento milioni. Vedete l'Atalanta? Noi in questi anni abbiamo vinto qualcosina, ma vorrei qualcosa di più concreto, come lo scudetto.
D: Ma non è che Tudor pure ci ha messo un po' del suo?
R: Senza dubbio ha peccato un po' di presunzione, specie durante il derby quando ha messo fuori Luis Alberto e Cataldi, non è stato il massimo in una partita che a Roma sappiamo quanto vale. Lì non mi è piaciuto. Ma dall'altra parte c'è un presidente pieno d'impegni e defilato: è un personaggio che mi da fastidio. Dirò una cosa: se la Lazio dovesse vincere uno scudetto, non gli direi mai "grazie, presidente Lotito". Poi vorrei tornare un attimo sul discorso Tudor e sullo striscione contro di lui: non mi è piaciuto, noi abbiamo uno stile diverso.
D: In mezzo alla protesta dei tifosi c'è finito pure Marco Baroni: cose ne pensi di lui?
R: Sarà senza dubbio un bravo allenatore, ma non ha mai allenato ai piani alti. Ha fatto un miracolo con il Verona, ma si è sempre trovato nelle zone salvezza. Per carità, anche un certo Tommaso Maestrelli allenava il Foggia in B prima di fare quello che ha fatto, però tocca vedere cosa potrà offrire. Ma ora è inutile mettersi contro Baroni: è un professionista preparato, noi facciamo il tifo per la Lazio, che dà colore alle giornate.