La lotta dell’INPS contro il caporalato ha portato i suoi frutti, o quantomeno ci sono numeri che parlano chiaro in tal senso. Nel 2023, l'INPS ha rafforzato significativamente le sue attività ispettive nel settore agricolo, annullando oltre 27 mila contratti irregolari e denunciando 425 lavoratori. Questi risultati sono il frutto di 669 ispezioni specifiche nel settore agricolo, su un totale di 9.202 controlli effettuati in vari settori.
L'attività di vigilanza documentale ha visto un notevole incremento, con 162.793 controlli effettuati nel 2023, rispetto ai 71.793 del 2022. Questo aumento del 127% è indicativo di un nuovo approccio strategico nel rapporto con le aziende, che prevede percorsi di accompagnamento e controlli ex-ante.
Il nuovo Piano della vigilanza, approvato dal CdA guidato da Gabriele Fava, introduce un metodo di controllo preventivo, mirato a garantire la conformità delle aziende prima che si verifichino infrazioni.
Questi risultati sono stati ottenuti grazie a una stretta collaborazione tra l'INPS, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e le Forze dell’Ordine.
Il progetto "A.L.T. Caporalato D.U.E." è stato rinnovato nel 2023 in collaborazione con l'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OMI). Questo protocollo d'intesa è volto a combattere il caporalato attraverso diverse iniziative, tra cui:
L’INPS è impegnato nella realizzazione del Portale Nazionale del Sommerso (PNS), gestito dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro. Questo portale integra e sostituisce le banche dati esistenti, consentendo una condivisione delle informazioni tra INL, INPS, INAIL, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza. L’obiettivo è migliorare l’efficacia della programmazione delle attività ispettive e monitorare il fenomeno del lavoro sommerso a livello nazionale, puntando ulteriormente un’altra arma contro il caporalato (qui spieghiamo cos’è e cosa prevede il reato).
Il PNS consente infatti un monitoraggio continuo e dettagliato delle attività lavorative irregolari, facilitando l’identificazione e la gestione delle infrazioni. Questo strumento diventa estremamente rilevante nel coordinamento delle operazioni di diverse istituzioni e migliorare la trasparenza e l'efficacia delle azioni di contrasto al lavoro nero.
Nel settore agricolo, l’INPS ha condotto 669 ispezioni specifiche, identificando oltre 27 mila contratti irregolari. Questo sforzo ha portato alla denuncia di 425 lavoratori, mettendo in evidenza l’importanza della vigilanza in un settore spesso soggetto a pratiche irregolari, come i recenti fatti di cronaca hanno spiegato.
Le dinamiche di mercato e le riorganizzazioni aziendali sono tra le principali cause dell’aumento delle irregolarità. L'INPS, in collaborazione con altre istituzioni, ha adottato un approccio più proattivo per identificare e risolvere queste problematiche.
L’INPS non si limita solo alle ispezioni, ma ha avviato una serie di iniziative per sensibilizzare i lavoratori migranti sui loro diritti e doveri. Queste attività includono la formazione professionale e lo scambio di esperienze per migliorare la conoscenza dei rischi legati allo sfruttamento lavorativo.
Gli sportelli di ascolto multilingua nei vari ispettorati territoriali sono un punto di riferimento importante per i lavoratori migranti, fornendo loro informazioni cruciali e supporto in caso di sfruttamento.
Nel 2023, l'INPS ha intensificato la lotta contro il caporalato nel settore agricolo, annullando oltre 27.000 contratti irregolari e denunciando 425 lavoratori. Grazie a 669 ispezioni specifiche e un incremento del 127% nelle attività di vigilanza documentale, sono stati effettuati 162.793 controlli. La collaborazione con il Ministero del Lavoro e le Forze dell’Ordine ha potenziato questi risultati.