Truffe sul web, occhio ai bonifici istantanei: ecco cosa sapere. Come ci si può proteggere? Facciamo chiarezza.
A lanciare l’allarme è il vicequestore responsabile della sezione Polizia giudiziaria della Procura di Milano, Lisa Di Berardino. Se gli istituti di credito trasformeranno i bonifici ordinari in bonifici istantanei sarà difficile per le forze dell’ordine tutelare i cittadini dalle truffe cibernetiche. In buona sostanza, sarà più difficile eseguire un blocco dei pagamenti sospetti in favore dei truffatori. Come è possibile proteggersi dalle truffe online? Ecco come tutelarsi.
Truffe sul web, occhio ai bonifici istantanei: è il monito lanciato dal vicequestore Di Berardino della sezione Polizia giudiziaria della Procura di Milano. Se gli istituti bancari trasformeranno i bonifici ordinari in istantanei sarà difficile tutelare i cittadini dalle truffe cibernetiche. Sarà più difficile eseguire il blocco dei pagamenti sospetti in favore dei truffatori potenziali. Quali sono i rischi? Come è possibile tutelarsi dalle truffe sul web? Facciamo chiarezza.
Il vicequestore sottolinea che prima di tutto è necessario un periodo di sospensione dell’inoltro dei soldi che permetta ai rispettivi reparti antifrode di fare le verifiche e bloccare il pagamento. Una regola da cambiare nel settore bancario è la necessità di richiedere consenso a chi riceve il bonifico bancario. In questo caso sarebbe il truffatore.
È quanto detto dal vicequestore durante la conferenza stampa organizzata da Ing Italia. In occasione dell’evento è stata presentata la nuova funzione dell’applicazione per tutelare i consumatori dalle telefonate dei truffatori, che si spacciano per i lavoratori dipendenti dell’istituto bancario.
Nell’ambito delle truffe cibernetiche è necessario prestare molta attenzione allo spoofing: si tratta di un attacco informatico che permette ad un attore malevole di celare la propria identità per risultare affidabile alla vittima e ottenere accesso ai dati sensibili ed alle informazioni riservate. L’attore malevole spesso e volentieri finge di essere un lavoratore dipendente della banca.
Con qualche decina di euro è possibile acquistare dei software che riescono a copiare il numero del proprio istituto di credito e a ingannare il cliente. Questa tipologia di truffa avviene tramite sms, contatto telefonico, email ed è cresciuta del 13 percento rispetto all’anno precedente. Lo spoofing ha l’obiettivo di sfruttare la fiducia per manipolare dati, eludere controlli di accesso alle reti, rubare denaro e diffondere malware tramite link. In un tipico schema di attacco il truffatore identifica il gruppo di vittime da colpire, procede con l’analisi del dominio e procede con il primo tentativo di attacco.
Altra truffa telematica molto diffusa è il phishing, che permettere di ottenere dati finanziari e codici di accesso. Per potersi difendere sarebbe opportuno cambiare frequentemente le password.
Altra truffa telematica a cui prestare massima attenzione è il Mooney Muling, la cui finalità è quella di riciclare denaro. Le vittime vengono convinte a trasferire il denaro con la promessa di ricevere interessanti guadagni. Messaggi spam e chiamate anonime sono all’ordine del giorno, ma è possibile una sola risposta per cadere vittime in una truffa telematica.
Il buon consiglio è quello di non installare mai applicazioni da fonti sconosciute, è bene stare alla larga dalle promesse di ricevere guadagni immediati e facili. Mai dare il consenso a trasferire il denaro da un conto all’altro in cambio di denaro: si tratta di un money mule.
I dati sulle truffe online mettono in evidenza che lo scorso anno le frodi denunciate sono circa 17.000 per un valore record pari a 140milioni di euro. Oltre 110 milioni di euro sono relative al trading online. Dall’analisi delle tecniche utilizzate di truffatori è emerso che l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale rende le truffe sempre più sofisticate.