Modello 770: ecco le novità 2025 e quali sono i soggetti obbligati. Entro la fine di ottobre deve essere presentato il modello 770: ecco quali sono le novità.
Entro la fine del mese di ottobre deve essere presentato il modello 770, ma potrebbe essere l’ultimo anno in cui dover onorare questo adempimento. A partire dall’anno 2025 ci potrebbero essere interessanti novità. Scopriamo in questa guida quali sono i soggetti tenuti a presentare il modello 770.
Il Modello 770 è un modello che deve essere compilato ed inoltrato telematicamente da tutti coloro che lo scorso anno hanno corrisposto specifici valori. Esattamente con questo modello i sostituti di imposta devono comunicare i dati riguardanti le ritenute operate nell’esercizio precedente, le compensazioni ed i relativi versamenti effettuati. I soggetti obbligati alla redazione del Modello 770 sono ascrivibili ai seguenti: enti commerciali equiparati alle società di capitali, le società di capitali (società a responsabilità limitata, società per azioni, cooperative), gli enti pubblici residenti nel territorio nazionale, le società e gli enti non residenti sul territorio nazionale e le associazioni non riconosciute.
Il Modello 770 è un modello che viene utilizzato anche dai condomini, dai trust, dalle società di armamento, dalle società di persone (società in nome collettivo, società in accomandita semplice e società semplici), dalle società e dalle associazioni senza personalità giuridica, dalle società di fatto, dai gruppi europei di interesse economico, dalle aziende familiari, dalle persone fisiche che esercitano arti e professioni e che esercitano imprese agricole e commerciali. Tale documento deve essere compilato anche dalle amministrazioni statali, dai commissari liquidatori e dai curatori fallimentari.
Il Modello 770 deve essere presentato da coloro che abbiano operato ritenute a titolo di acconto sulle seguenti somme: reddito da lavoro autonomo, reddito da lavoro dipendente, redditi di capitale, dividendi, somme liquidate in seguito ad esproprio, locazioni brevi inserite nella Certificazione Unica, somme liquidate per effetto di acquisizioni coattive, somme liquidate a seguito del pignoramento presso terzi e somme percepite a seguito di cessioni volontarie. In caso di omessa presentazione del Modello 770 trovano applicazione le sanzioni previste per il mancato adempimento.
Nel corso degli ultimi anni si è parlato di una possibile eliminazione del Modello 770 dato che i sostituti di imposta devono provvedere al versamento delle imposte entro il 16 di ogni mese. Le novità partono dall’anno 2025 in via sperimentale: alcuni soggetti passivi possono optare per la comunicazione delle ritenute con cadenza mensile. La novità è prevista nel Decreto n. 1 dell’anno 2024: l’articolo 16 prevede per i sostituti di imposta con non più di cinque dipendenti calcolati alla fine dell’anno la possibilità di avvalersi della contabilità semplificata.
Coloro che optano per la dichiarazione semplificata devono comunicare i dati riguardanti le ritenute alla fonte sui compensi per lavoro autonomo o dipendente, venendo ad indicare le ritenute e le trattenute operate, oltre gli eventuali ammontari a credito e gli altri dati indicati con il provvedimento del direttore del Fisco.
Il Modello 770 deve essere presentato entro il 31 ottobre dell’anno successivo a quello per il quale si presenta la dichiarazione dei redditi. Per il corrente anno la data è fissata al 31 ottobre.
Per quanto concerne la CU, la scadenza era fissata al 16 marzo: chi non ha provveduto a questo inoltro si trova comminata una sanzione pari a 100 euro per ogni Certificazione Unica presentata in ritardo o omessa. Il pagamento delle trattenute e delle ritenute deve essere effettuato con Modello F24 attraverso i servizi telematici del Fisco italiano. Per esercitare tale opzione non occorre una specifica comunicazione, ma è necessario il comportamento concludente.