Per Edoardo Bennato “ogni favola è un gioco” e una fonte d’ispirazione per la sua musica, proprio come nel caso de L’isola che non c’è. Un racconto di fantasia trasformato con magia e talento prima in una canzone (una delle più iconiche del cantautore napoletano), e poi in un album di successo. Scopriamo la storia che ha ispirato la nascita de L’isola che non c’è di Edoardo Bennato.
L’Isola che non c’è è una delle canzoni più famose di Edoardo Bennato: una storia, che tutti conosciamo, presa in prestito dall’opera teatrale Peter Pan. Il bambino che non voleva crescere di J.M. Barrie (1904).
Il brano è ispirato alle leggendarie avventure di Peter Pan, l’eterno ragazzo delle favole, che vive nel mondo magico e meraviglioso dell’Isola che non c’è insieme ai suoi amici.
Dopo il successo di Burattino senza fili (1977), l’album ispirato al mondo di Pinocchio, al cui interno troviamo pezzi iconici come Il gatto e la volpe, Mangiafuoco ed È stata tua la colpa, Edoardo Bennato si è lasciato travolgere dal mondo di Peter Pan.
L’isola che non c’è è stata scritta da Edoardo Bennato nel 1980, il periodo in cui l’artista si trovava all’apice della sua carriera. La narrazione del mondo delle favole attraverso la musica è stata una delle chiavi del successo di Bennato, rendendolo uno dei cantautori più amati in Italia.
Il brano, della durata di 4 minuti, è un racconto che si muove sulle note del folk, del blues e del pop rock, seguendo in pieno lo stile musicale di Edoardo Bennato. L’Isola che non c’è fa parte del settimo album dell’artista, Sono solo canzonette. Ecco il testo integrale della canzone:
Seconda stella a destra, questo è il cammino
E poi dritto fino al mattino
Poi la strada la trovi da te
Porta all'isola che non c'è
Forse questo ti sembrerà strano
Ma la ragione ti ha un po' preso la mano
Ed ora sei quasi convinto che
Non può esistere un'isola che non c'è
E a pensarci, che pazzia
È una favola, è solo fantasia
E chi è saggio, chi è maturo lo sa
Non può esistere nella realtà
Son d'accordo con voi, non esiste una terra
Dove non ci son santi né eroi
E se non ci son ladri, se non c'è mai la guerra
Forse è proprio l'isola che non c'è, che non c'è
E non è un'invenzione
E neanche un gioco di parole
Se ci credi ti basta, perché
Poi la strada la trovi da te
Son d'accordo con voi, niente ladri e gendarmi
Ma che razza di isola è?
Niente odio né violenza, né soldati né armi
Forse è proprio l'isola che non c'è, che non c'è
Seconda stella a destra, questo è il cammino
E poi dritto fino al mattino
Non ti puoi sbagliare, perché
Quella è l'isola che non c'è
E ti prendono in giro se continui a cercarla
Ma non darti per vinto, perché
Chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle
Forse è ancora più pazzo di te
Con il riferimento alle avventure di Peter Pan Edoardo Bennato mette in atto un’altra delle sue rivoluzioni: partendo dal pretesto della favola può trasformare in musica una critica alla società dei benpensanti.
Nella canzone, Bennato punta il dito contro le persone 'serie' e 'rispettabili', che spesso si nascondono dietro l’arroganza e la presunzione. Il loro modo di pensare, apparentemente 'istruito', risulta in realtà un costrutto, una trappola per la libertà e la fantasia.
L’arpeggio della chitarra acustica, le tastiere e l’armonica si fondono fino a creare una poesia, che tra testo e melodia, è capace di far riflettere grandi e piccini.
Il concept album di cui fa parte L’isola che non c’è nel 2006 ha ispirato il musical su Peter Pan. La canzone ha avuto un successo nazionale da record ed è stata reinterpretata da artisti come Alex Britti, Gianni Morandi, I Nomadi, Luca Barbarossa e Leo Gassman, che ha duettato con Bennato a Sanremo 2023. Lo stesso cantautore ha pubblicato una nuova versione de L’isola che non c’è nel suo album più recente, Non c’è (2020).
L'isola che non c'è è considerata la canzone-manifesto di Edoardo Bennato. Dalla sua pubblicazione nel 1980 il brano è diventato così popolare da spingere il cantautore a realizzare un album omonimo.
È il 2002 quando Bennato lancia sul mercato il disco antologico, una raccolta dei suoi più grandi successi: L’isola che non c’è, infatti, è la riedizione di Capitan Uncino (l’album uscito dieci anni prima), dal quale prende in prestito anche la copertina.
Per i più curiosi, ecco la tracklist de L’isola che non c’è e il link per ascoltare l’album su Spotify:
Fuori dalla tracklist di Capitan Uncino, ne L’isola che non c’è Bennato ha aggiunto altri pezzi risalenti agli anni ’70 e ’80: