Tirata di capelli o mano sulla spalla? Questa è la domanda che tutti si fanno dopo il 22 marzo, quando a Romano Prodi è stato chiesto un parere su un passaggio del Manifesto di Ventotene dove si trattava l'argomento della proprietà privata. L'ex premier ha risposto alla giornalista di Quarta Repubblica Lavinia Orefici: "Ma che cavolo mi chiede?". Successivamente, il Professore avrebbe avvicinato la mano alla reporter, accusandola di non avere senso della storia.
Oltre alla risposta dell'ex presidente del Consiglio, a generare tante polemiche ci sono anche le voci su una possibile tirata di capelli. Non è ancora chiaro cosa sia successo, anche perché i due protagonisti della vicenda raccontano storie molto diverse: mentre l'ex presidente del Consiglio ha negato di aver tirato i capelli a Orefici, la reporter consegna una versione differente dei fatti. Nella giornata di ieri, 24 marzo 2025, la giornalista è stata intervistata da Nicola Porro nella trasmissione Quarta Repubblica.
Non tutti, però, sono d'accordo con Orefici. La domanda è stata vista da molti esponenti del centrosinistra come una provocazione ben organizzata nei confronti dell'ex presidente del Consiglio, il quale avrebbe reagito male, ma senza attaccare la giornalista. L'ex segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha lanciato l'hashtag #IoStoConRomano su X (ex Twitter) e ha pubblicato un selfie con l'ex presidente del Consiglio.
Nessuno avrebbe mai immaginato che una domanda rivolta a Prodi sarebbe diventata così virale nei giorni successivi. Dopo l'evento "Libri Come" di sabato 22 marzo 2025 all'Auditorium Parco della Musica, l'ex presidente del Consiglio è stato intervistato dalla stampa sull'attualità politica. Tra le tante domande, c'è stata quella della giornalista di Quarta Repubblica, Lavinia Orefici, che ha letto un passo del Manifesto di Ventotene relativo alla proprietà privata e alla sua abolizione. Prodi ha risposto dicendo: "Ma che domande mi fa? Ma lei ha il senso della storia?", un vero e proprio rimprovero alla reporter.
La lettura del passaggio del testo di Spinelli e Rossi non è casuale: nei giorni precedenti al Consiglio Europeo, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aveva detto alla Camera dei Deputati di non rispecchiarsi nel Manifesto di Ventotene, scatenando la rabbia degli esponenti più europeisti dell'opposizione.
Da giorni, la domanda all'ex presidente del Consiglio è diventata un caso mediatico e politico. Da una parte, la giornalista accusa Prodi di averle tirato i capelli "come un professore tira le orecchie a uno studente somaro", mentre l'ex premier ribadisce di averle solo toccato la spalla. Molti esponenti del centrodestra parlano di violenza sulle donne e, nella serata di ieri, su Quarta Repubblica è stato trasmesso un video che non consente con chiarezza di capire il gesto.
La giornalista ha insistito più volte sul fatto che l'ex premier abbia preso con le dita una ciocca di capelli. Il gesto non sembra violento, ma resta comunque inopportuno e potrebbe alimentare polemiche nei confronti del centrosinistra nei prossimi giorni. Ieri, a margine di un evento a Bologna, il Professore non ha voluto trattenersi con i giornalisti dopo i fatti dello scorso 22 marzo:
Il giorno dopo l'accaduto, l'ex segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha pubblicato su X una foto con Romano Prodi accompagnata dall'hashtag #IoStoConRomano. Tanti i sostenitori del centrodestra e i detrattori di Prodi che hanno commentato, accusando Letta di essere addirittura a favore della violenza sulle donne.
Arriva addirittura il commento dell'account Fratelli d'Italia, che accusa il centrosinistra di giustificare un gesto del genere e invoca le scuse da parte di Prodi. La questione è già finita nel tribunale dei social e del piccolo schermo, ma non si esclude possa concludersi con un'azione legale, soluzione paventata da molti utenti.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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