31 Mar, 2025 - 11:58

Crosetto non ha pagato gli affitti di casa e gli hotel di lusso? L'ultima polemica con Domani

Nuovo capitolo dello scontro tra il ministro Guido Crosetto e i giornalisti di Domani. Oggi, il quotidiano edito da Carlo De Benedetti e diretto da Emiliano Fittipaldi apre con questo titolo: "Affitti non pagati e alberghi di lusso, per Crosetto debiti da 200 mila euro".

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In pratica, Stefano Iannaccone, Giovanni Tizian e Nello Trocchia svelano che tra il 2013 e il 2017 i giudici hanno pignorato due volte la casa del ministro. Il quale, si puntualizza in ogni caso nel servizio, ha saldato i suoi conti. Ma intanto, evidentemente, qualcosa non va per Domani.

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Crosetto cattivo pagatore per case e hotel di lusso: cosa ha scritto Domani

Che non ci sia un bel rapporto tra il ministro della Difesa e i giornalisti di Domani lo evidenzia anche la risposta alle insinuazioni che il rappresentante del Governo Meloni ha intimato a Iannaccone, Tizian e Trocchia di inserire nel loro articolo:

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Io non rispondo alle domande di giornalisti che ho denunciato per atti gravissimi nei confroni miei, della mia famiglia e che sono tuttora lndagati dalla procura di Roma. Persone che interpretano il giornalismo attraverso la commissione di atti illegali. C'è un limite che spero verrà sanzionato dalla giustizia

E comunque: al di là della nota scritta, Crosetto ha fatto sapere ai giornalisti che li considera dei delinquenti e dei diffamatori. Fatto sta che quest'ultimi non si sono intimoriti e, volendo sentire anche la sua campana, la versione dei fatti di Crosetto, hanno inviato le domande anche al suo ufficio stampa. Senza l'esito sperato, però:

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No comment, no domande, no nulla

Insomma: tra Crosetto e Domani non è aria, come si dice.

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Domani cosa imputa a Crosetto?

Ma, in pratica, il giornale di Fittipaldi cosa imputa a Crosetto? Di essere stato un cattivo pagatore e, gratta gratta, anche un ministro in conflitto d'interessi.

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L'articolo a tripla firma Iannaccone-Tizian-Trocchia, racconta di "vicende di affitti mai pagati, dimore da sogno nel cuore di Roma, di debiti lasciati in lussuosi alberghi a 5 stelle e appartamenti di privati per un totale di 100 mila euro, saliti con gli interessi a oltre 200 mila".

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I cronisti di Domani ricostruiscono i debiti di Crosetto da appena tre mesi dopo la nascita di Fratelli d'Italia: il 27 marzo 2013 all'attuale ministro viene notificato un decreto ingiuntivo per il mancato pagamento di 42 mila euro verso i proprietari dell'appartamento di 130 metri quadrati di via Margutta, a Roma, dove Crosetto aveva vissuto. Un anno più tardi, al decreto ingiuntivo segue anche un'ipoteca giudiziale di una porzione di un immobile intestato al ministro a Cuneo, la sua provincia d'orgine.

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L'ipoteca, però, atti catastali alla mano, i giornalisti informano che è stata cancellata nel settembre 2016. Caso risolto allora? Per Domani, ancora no.

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I proprietari di Crosetto con la bocca cucita

Nel pezzo di Iannaccone, Tizian e Trocchia si legge che i cronisti, per approfondire "l'origine del debito", si mettono sulle tracce degli ex proprietari della casa di via Margutta di Crosetto. Ma nessuno di loro ha voglia di commentare.

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Forse Crosetto è giunto a un accordo di riservatezza dopo la cancellazione e il pagamento del debito? E se così fosse, perché segretare una lite per affitti non versati?

E insomma: è del 1987 uno dei maggiori successi di Luca Barbarossa intitolato proprio "Via Margutta": "Sta cadendo la notte / senza fare rumore / sta passando una stella / sui cortili di Roma / e un telefono squilla / nessuno risponde / a una radio che parla". Ma il testo, oggi, sembra ispirato all'incomunicabilità tra Crosetto e Domani.

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Il caso dell'Hotel de Russie

E comunque: Crosetto, secondo Domani, sarebbe stato un cattivo pagatore non solo quando ha dimorato da inquilino a due passi da piazza di Spagna, ma anche quando è stato ospite dell'Hotel de Russie, anche qui "piena periferia" per parafrasare Jep Gambardella ne "La Grande Bellezza" mentre accompagna Isabella Ferrari a casa, in piazza Navona.

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Crosetto, questa volta, stava a via del Babuino. E al Corriere, a inizio mese, sul perché di questa scelta, il diretto interessato ha dato una spiegazione in effetti degna di una sceneggiatura di Sorrentino:

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Sono uno che fuma molto e, quindi, poiché credo di avere i giorni contati, voglio vivere decentemente

E comunque: anche qui, secondo Domani, "i soggiorni di Crosetto hanno avuto un esito contabile burrascoso, con la contestazione dei debiti accumulati". Tant'è che il ministro si è ritrovato a fronteggiare una seconda ipoteca giudiziale a seguito di una sentenza di condanna.

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Ora: anche in questo caso, Crosetto ha saldato tutto. Ma come per i proprietari dell'appartamento di via Margutta, anche l'avvocato dell'albergo non ha voluto profferire parola.

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Il conflitto d'interesse

In conclusione: se qualcuno di voi ora si chiederà dove abita Crosetto, si sa che, appena nominato ministro, nel 2022, è andato a vivere nell'appartamento di un suo caro amico imprenditore della cybersicurezza, Carmine Saladino. Ma anche qui, per Domani, non tutto fila liscio perché Saladino è "in affari con la pubblica amministrazione e soprattutto con la Difesa".

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Come faceva la canzone di Barbarossa? "Amore vedessi / com'e' bello il cielo / a via Margutta questa sera / a guardarlo adesso / non sembra vero che sia lo stesso cielo / dei bombardamenti, dei pittori / dei giovani poeti e dei loro amori / consumati di nascosto in un caffè..."

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