Il delitto di Garlasco torna nelle aule dei tribunali: in programma oggi, 9 aprile 2025, una doppia udienza a Pavia e a Milano per Andrea Sempio e Alberto Stasi. Il primo, già prosciolto nel 2017 e nel 2020, è nuovamente indagato (per concorso in omicidio con ignoti o con lo stesso Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione). Il secondo, che ha scontato dieci anni, è ormai vicino alla fine della pena e ha chiesto di poter accedere al regime della semilibertà.
Sempio, assistito dagli avvocati Massimo Lovati e Angela Taccia, dovrà comparire davanti al Tribunale di Pavia per la prima udienza sull'incidente probatorio disposto dal gip Daniela Garlaschelli. Si procederà, per prima cosa, con il conferimento dell'incarico al professor Emiliano Giardina, nominato dal giudice, e con la formulazione del quesito.
Tra i punti indicati dalla Procura, uno in particolare trova in disaccordo le parti: la valutazione dell'utilizzabilità del profilo genetico estratto dal materiale rinvenuto sotto le unghie della vittima, Chiara Poggi, che una perizia affidata dai difensori di Stasi ai genetisti Ugo Ricci e Lutz Roewer - e una relazione firmata da Carlo Previderé per la Procura - ha ritenuto "compatibile" con quello di Sempio.
Se sarà giudicato utilizzabile, ci sarà un nuovo confronto. Sempio è già stato sottoposto a un prelievo coattivo, e il suo profilo sarà comparato con quello eventualmente estrapolabile anche da una serie di reperti mai analizzati o dai risultati dubbi, insieme a quello di tutte le altre persone che all'epoca dei fatti frequentavano la villetta di via Pascoli, dove si è consumato il delitto.
Sempio, amico di lunga data del fratello di Chiara, Marco Poggi, si è sempre dichiarato innocente ed è ritenuto tale dalla famiglia della vittima, che si è costituita parte offesa e nominerà propri consulenti con l'obiettivo di chiarire al più presto la sua posizione.
Chi ha sempre ribadito la sua innocenza è però anche Alberto Stasi, nonostante la condanna definitiva. I suoi avvocati, Antonio De Rensis e Giada Bocellari, hanno avanzato al Tribunale di Sorveglianza una richiesta di accesso alla semilibertà, in vista del fine pena previsto per il 2028 grazie alla buona condotta.
Se ne discuterà oggi, davanti ai giudici, chiamati a valutare il comportamento del detenuto - anche alla luce delle interviste recentemente rilasciate ai media - e il suo percorso rieducativo in carcere. Attualmente, l'uomo esce quotidianamente per andare a lavorare.
Con le udienze di oggi, il caso torna nel vivo. La decisione su Stasi è attesa per i prossimi giorni; i risultati dell'incidente probatorio su Sempio - che potranno confermare quanto già accertato o aprire nuovi scenari - arriveranno, invece, non prima di due mesi.
L'opinione pubblica è divisa. Lo stesso avvocato di Sempio, Lovati, ha dichiarato nei giorni scorsi di non credere alla colpevolezza di Stasi, avanzando l'ipotesi di un possibile "sicario" come autore dell'omicidio. A distanza di tanti anni, con una verità formalmente accertata, i dubbi restano.
"Non ho ucciso io Chiara", sostiene Stasi, ritenendosi vittima di un errore giudiziario. "Con il delitto non c'entro", afferma Sempio, la cui vita è stata più volte stravolta da questa vicenda. Qualcuno tira in ballo terze persone.
La Procura, dal canto suo, fa sapere di voler indagare "a 360 gradi", senza escludere nessuna pista. Per i familiari di Chiara, il caso è chiuso e tutto ciò non fa che riaprire una ferita mai del tutto remarginata.
Un estratto della puntata della trasmissione "Mattino 5" di oggi, 9 aprile 2025.