Non ce l'ha fatta Roberta Pitzalis, che a fine luglio era stata ricoverata - insieme ad altre sette persone - per una sospetta intossicazione da botulino dopo aver partecipato a una manifestazione pubblica a Monserrato, nel Cagliaritano, e aver consumato della salsa guacamole. La donna, 38 anni, si trovava all'ospedale Businco, dove questa mattina, 8 agosto 2025, è morta a seguito di complicazioni.
Roberta Pitzalis, 38 anni, era originaria di Monserrato e lavorava come product manager per una società che offre servizi finanziari. Lo scorso luglio era stata tra i primi partecipanti alla Fiesta Latina tenutasi nel suo paese d'origine ad accusare sintomi compatibili con un'intossicazione da botulino e ad essere ricoverata.
Le sue condizioni - secondo fonti locali - erano gravi ma stabili. Almeno fino a qualche ora ora fa, quando, dopo aver accusato delle complicazioni, la donna è stata trasferita d'urgenza dall'ospedale Brotzu al Businco, morendo nonostante i tentativi dei medici di salvarla. Una notizia scioccante per la comunità.
"Siamo molto provati - ha dichiarato il sindaco, Tommaso Locci, al quotidiano cagliaritano Casteddu Online - Per vicinanza alla famiglia e per esprimere il nostro cordoglio abbiamo deciso con i parroci di onorare San Lorenzo con una processione pacata. Gli altri festeggiamenti sono stati annullati".
Roberta era ancora giovane e con tanti desideri da realizzare. Ad esserle fatale, la salsa guacamole che, secondo le ricostruzioni, avrebbe consumato a una manifestazione pubblica dedicata alla cultura latino-americana che si è tenuta a Monserrato tra il 22 e il 24 luglio.
Otto, in totale, le persone intossicate, arrivate in ospedale nei giorni successivi lamentando gli stessi sintomi. La diagnosi è stata uguale per tutti: intossicazione da botulino. Tra loro, anche un bambino di 11 anni, quello in condizioni più gravi, trasportato d'urgenza al Policlinico Gemelli di Roma, dove è tuttora ricoverato in terapia intensiva pediatrica.
Nei prossimi giorni dovrebbe essere operato, per ridurre i rischi associati alla ventilazione meccanica, visto che è stato a lungo intubato. Intanto, la Procura di Cagliari ha aperto un'inchiesta e iscritto nel registro degli indagati il titolare del chiosco ambulante sospettato di aver somministrato il cibo contaminato.
I Nas e le varie Asl competenti hanno avviato tutte le indagini epidemiologiche previste in casi simili, tracciando la filiera alimentare coinvolta. A seguito dell'allarme sanitario, sono stati ritirati dal mercato - a scopo precauzionale - due lotti di polpa di avocado Metro Chef: quella utilizzata per la preparazione della salsa incriminata.
Roberta Pitzalis non è l'unica e ultima vittima di botulismo. A Cosenza, Luigi Di Sarno, di 52 anni, è morto ieri sera dopo essere stato ricoverato con sintomi simili. Dalle prime informazioni, è emerso che avrebbe mangiato un panino con salsiccia e broccoli sott'olio acquistato in un truck food.
Il servizio sui presunti casi di botulismo in Calabria - AskaNews, 8 agosto 2025.
Altre nove persone sono sotto sorveglianza. Tra loro, due donne di 40 anni e due ragazzi di 17 anni, di cui alcuni - pare - ricoverati in terapia intensiva. La Procura ha già aperto un fascicolo, disponendo il sequestro del mezzo e l'autopsia sulla salma della vittima.
Gli esperti mettono intanto in guardia sui rischi delle intossicazioni, invitando a una maggiore prudenza. "Non si può morire di botulino nel 2025. In Italia c'è ancora troppa ignoranza e superficialità nella preparazione degli alimenti e nella lotta alle infezioni".
"Il tema è quello di un Paese incapace di fare adeguata prevenzione, carente in tema di educazione sanitaria", la denuncia - postata sui social e già ricondivisa da moltissimi - del professor Matteo Bassetti, in questo momento attivo anche nella sensibilizzazione sul virus del West Nile.