14 Apr, 2025 - 11:46

Alessandro Coatti ucciso in Colombia, cosa sappiamo? Spunta la pista omofoba: si cerca un amico

Alessandro Coatti ucciso in Colombia, cosa sappiamo? Spunta la pista omofoba: si cerca un amico

C'è anche la pista omofoba tra quelle che gli inquirenti stanno seguendo per fare luce sulla morte di Alessandro Coatti, il ricercatore di 38 anni ucciso e fatto a pezzi in Colombia, dove si trovava per un viaggio di esplorazione. A confermarlo è stato l'ambasciatore italiano a Bogotà, Giancarlo Maria Curcio, sentito da Il Corriere della sera.

Cosa sappiamo di Alessandro Coatti, ucciso in Colombia?

Per il momento, su quanto accaduto ad Alessandro ci sono tanti dubbi e poche certezze. Sappiamo che il 38enne - originario di Portomaggiore, in provincia di Ferrara, laureato alla Normale di Pisa e poi specializzatosi nel Regno Unito - si era recentemente licenziato dalla Royal Society of Biology per dedicarsi al volontariato e viaggiare in Sud America.

Il 3 aprile scorso è arrivato a Santa Marta, in Colombia; due giorni dopo, secondo quanto ricostruito da Curcio, ha fatto una gita al parco di Tayrona, è tornato all'hotel Marovi, dove alloggiava, si è cambiato ed è uscito da solo in direzione del Parque de Los Novios. Una zona turistica, "ma anche piena di insidie", ha spiegato l'ambasciatore.

Tra le ipotesi (ancora tutte da verificare), c'è quella secondo cui Coatti possa aver incontrato qualcuno che conosceva, oppure che si sia trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. I suoi resti sono stati rinvenuti nel giro di pochi giorni in diversi punti della città, nascosti in una valigia, in un sacco per il caffè e tra l'immondizia. 

Le piste aperte, oltre a quella omofoba, secondo l'ambasciatore

virgolette
Un corpo può essere smembrato per non farlo identificare o ritrovare, perché l'omicidio di un turista crea poi tanti problemi ai criminali,

spiega Curcio nell'intervista rilasciata al Corriere, soffermandosi anche sul fenomeno delle "bande della scopolamina", gruppi che stordiscono i turisti per derubarli, spesso abbandonandoli incoscienti in zone remote. Se sia anche il caso di Alessandro non si sa.

Tra i possibili moventi dell'omicidio, qualcuno parla di "traffico di organi"; altri avanzano l'ipotesi di uno "scambio di persona legato alla lotta tra narcotrafficanti". Il quotidiano El Tiempo, che ha raccolto dichiarazioni degli investigatori locali, scrive che un altro filone d'indagine riguarderebbe un possibile messaggio indirizzato alle mafie italiane.

Il 38enne, tuttavia, era incensurato. Per via della sua omosessualità, non si esclude la pista omofoba. Quella "di un crimine d'odio o di un incontro finito male", afferma l'ambasciatore italiano a Bogotà, che sta seguendo il caso da vicino. I gruppi paramilitari hanno intanto negato qualsiasi coinvolgimento attraverso un video.

Il servizio di Riccardo Porcù per il Tg3 - 13 aprile 2025. 

La ricostruzione dei familiari e la ricerca dell'amico

I familiari di Alessandro chiedono verità. Nei giorni scorsi, come riportato da La Repubblica, hanno fatto sapere di aver seguito i suoi spostamenti tramite il Gps, che avrebbe smesso di funzionare il 6 aprile. 

Il cellulare del 38enne non è stato ancora recuperato. Così come non è stata ancora eseguita l'autopsia. Il sindaco di Santa Marta, Carlos Pinedo Cuello, ha offerta una ricompensa di 50 milioni di pesos, circa 10mila euro, a chiunque abbia informazioni utili all'identificazione dei responsabili. 

Per ora, tuttavia, nessuno si è fatto avanti. Nemmeno il misterioso amico che Alessandro avrebbe conosciuto in Colombia e con cui avrebbe viaggiato per un tratto, che potrebbe fornire elementi preziosi per le indagini. Le autorità lo starebbero cercando.

Nel frattempo, sui social, sono numerosi i messaggi di cordoglio rivolti alla vittima e alla sua famiglia. "Grazie di tutto, caro Alessandro [...], sei il nostro nuovo angelo", si legge in un post pubblicato dal gruppo di ballo "Caporales Centralistas San Miguel - London", di cui Coatti faceva parte.

Le ultime notizie sul caso del biologo morto in tre punti

  • Chi era Alessandro Coatti: ricercatore italiano di 38 anni, originario di Portomaggiore (Ferrara) ma residente a Londra, si trovava in Colombia per un viaggio dopo essersi licenziato dalla Royal Society of Biology. È stato trovato ucciso, smembrato, a Santa Maria.
  • Ipotesi investigative: le autorità, locali e italiane, indagano su più fronti: da un possibile crimine d'odio a sfondo omofobo a uno scambio di persona legato alla lotta tra narcotrafficanti. Nessuna pista al momento è esclusa.
  • Elementi ancora oscuri: mentre si attendono l'autopsia e il recupero del cellulare deò 38enne, si cerca un amico misterioso che avrebbe viaggiato con lui. I familiari chiedono verità. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo. 
AUTORE
foto autore
Sara D'Aversa
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE