Dopo il Dna, anche le impronte digitali: questa mattina, 16 aprile 2025, Andrea Sempio è tornato in caserma a Milano per un nuovo prelievo. Accompagnato dall'avvocata Angela Taccia, sua amica di lunga data, il 37enne - recentemente iscritto nel registro degli indagati per l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007 - ha poi rilasciato un breve commento ai giornalisti. "Sto bene", ha detto, "ho ripreso a lavorare e dalla gente che viene in negozio ricevo solo solidarietà". Lo riporta La Stampa.
Il prelievo effettuato oggi ad Andrea Sempio è in realtà il secondo in ordine di tempo: già il 14 marzo l'uomo aveva fornito, oltre al Dna, anche le sue impronte digitali.
ha spiegato la sua avvocata, parlando di un "semplice disguido tecnico". Sempio, apparentemente sereno, ha commentato con ironia: "Sto imparando un sacco di metodi nuovi".
A breve, il profilo genetico di Sempio sarà confrontato con quello prelevato sotto le unghie della vittima, Chiara Poggi (due consulenze li hanno giudicati "compatibili") e con quello eventualmente estraibile da una serie di reperti conservati mai analizzati, o analizzati, ma con esiti dubbi.
Accertamenti che, su richiesta della Procura, saranno eseguiti in sede di incidente probatorio e che potranno quindi costituire prove in un eventuale nuovo processo. A occuparsene - dopo la ricusazione del genetista Emiliano Giardina (per un'intervista rilasciata sul caso a Le Iene) - saranno i periti super partes Denise Albani e Domenico Marchigiani.
Lo ha comunicato il gip Daniela Garlaschelli, che ha fissato al 16 maggio l'udienza per il conferimento degli incarichi. La stessa giudice ha respinto la richiesta di ricusazione avanzata dalla difesa di Alberto Stasi - unico condannato per il delitto - nei confronti del generale Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma, che potrà dunque operare come consulente della difesa di Sempio.
Il 37enne, già prosciolto due volte, nel 2017 e nel 2020, continua a dichiararsi innocente. Come fa, del resto, anche Stasi, che all'epoca dei fatti aveva una relazione con la vittima e che è stato condannato, nel 2015, a 16 anni di reclusione.
Un estratto dell'intervista rilasciata dai genitori di Andrea Sempio alla trasmissione tv "Quarto Grado" - 11 aprile 2025.
Pochi giorni fa, il Tribunale di Sorveglianza di Milano gli ha concesso la semilibertà: d'ora in avanti - salvo le eccezioni previste - potrà uscire ogni giorno dal carcere di Bollate e non solo per andare a lavorare (come già faceva).
"A luglio di quest'anno entrerà nei termini per chiedere l'affidamento in prova", ha spiegato l'avvocata Giada Bocellari - che lo assiste insieme al collega Antonio De Rensis - a Fanpage. Nel 2028, grazie allo sconto di pena per buona condotta, potrebbe tornare definitivamente libero.
I familiari di Chiara non hanno mai creduto alla sua innocenza. Anche di recente, tramite i loro avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Campagna, hanno ribadito la loro fiducia nella verità processuale, secondo cui Stasi è il colpevole. Per loro, le nuove indagini non fanno che riaprire una ferita mai del tutto rimarginata.
L'augurio è che la posizione di Sempio - amico di Marco Poggi - venga chiarita "al più presto". Anche per questo si sono costituiti parte offesa, nominando un proprio consulente, Marzio Capra, per le analisi in programma. Si attendono, a questo punto, ulteriori sviluppi.