Parole sincere, ma anche cariche di tanta amarezza, quelle pronunciate questa mattina negli studi di Agorà, il programma di approfondimento giornalistico mattutino di Rai Tre dal ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Parlando della sua esperienza al Ministero della Difesa, Crosetto ha ammesso di sentirsi “molto più disilluso” rispetto a quando non ricopriva un ruolo di governo, rivelando che gli anni trascorsi al Ministero della Difesa lo hanno segnato profondamente.
Un’uscita amara e sorprendente, che ha colto di sorpresa molti, durante la sua partecipazione al programma di RaiTre, dove ha dichiarato di aver “perso in parte della fiducia in pezzi di istituzioni”.
Le sue parole, hanno risuonato con forza mentre si discuteva del delicato tema dei dazi e della missione di Giorgia Meloni a Washington, dove oggi – giovedì 17 aprile – si terrà il bilaterale con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Ma cosa ha realmente voluto comunicare Crosetto con il suo sfogo? E cosa si cela dietro queste dichiarazioni così intense?
Lo sfogo del ministro della Difesa, Guido Crosetto, è arrivato quando in studio si è cominciato a parlare del suo libro, “Storie di un ragazzo di provincia”.
Ha detto con sincerità il ministro della Difesa, che ha anche spiegato le ragioni di queste sue affermazioni. Regioni che risiedono nell’aver preso coscienza del fatto che non tutti – all’interno delle istituzioni - lavorerebbero per il bene del Paese. Una ‘scoperta’ che ha portato il ministro a perdere fiducia in alcuni "pezzi’ di istituzione".
Il giudizio dell’esponente di Fratelli d’Italia sulla sua esperienza alla guida del ministero della Difesa, non è positivo perché “conoscere dall’interno pezzi di istituzione non è stata una bella esperienza”
ha ammesso il ministro, che poi ha concluso con amarezza:
A chi si riferisce? Il ministro non è sceso nei dettagli, ma le sue parole arrivano in un momento molto difficile per il Paese, per l'Europa e per il Governo, alle prese con i conflitti e la minaccia dei dazi che potrebbero aprire una guerra commerciale senza precedenti con gli Stati Uniti.
Chiare e dirette sono state anche le sue dichiarazioni sulla questione riarmo e difesa. Non accenna a placarsi, infatti, la polemica politica sulla necessità di investire maggiori risorse per la difesa nazionale. Da una parte c'è il Governo che è intenzionato a portare al 2% la spesa militare, dall'altra il centrosinistra, contrario a qualsiasi ipotesi di riarmo.
Non è la prima volta che Crosetto si trova a evidenziare la necessità per l’Italia di rafforzare le proprie capacità difensive, ma oggi negli studi di Agorà, ha ribadito con forza il suo allarme.
Secondo Guido Crosetto se dovessimo venire attaccati non avremmo i mezzi per poterci difendere.
Fa l’esempio di Israele e della sua capacità di difendersi da un’eventuale e inatteso bombardamento nemico. Capacità che l’Italia al momento non avrebbe.
Ha spiegato il ministro di Difesa.