18 Apr, 2025 - 12:40

Mounjaro, Wegovy e Ozempic, ecco le punture per dimagrire delle star

In collaborazione con
Federica Emeth De Carolis
Mounjaro, Wegovy e Ozempic, ecco le punture per dimagrire delle star

Negli ultimi anni, una nuova classe di farmaci iniettabili ha rivoluzionato il trattamento dell'obesità e del sovrappeso, conquistando rapidamente l'attenzione del pubblico e dei media.

Mounjaro (tirzepatide), Wegovy (semaglutide ad alto dosaggio) e Ozempic (semaglutide a dosaggio inferiore) appartengono alla famiglia degli agonisti del recettore GLP-1, originariamente sviluppati per il trattamento del diabete di tipo 2.

Mounjaro, Wegovy e Ozempic: come funzionano?

La tirzepatide, il principio attivo di Mounjaro, ha dimostrato una riduzione del peso fino al 22,5% in 72 settimane, mentre la semaglutide ha evidenziato una perdita media del 15-17%. Il meccanismo d'azione di questi farmaci è multifattoriale: da un lato mimano l'ormone GLP-1 prodotto naturalmente dall'intestino, rallentando lo svuotamento gastrico e aumentando il senso di sazietà; dall'altro agiscono sul sistema nervoso centrale, riducendo l'appetito e modificando le preferenze alimentari.

Mounjaro, Wegovy e Ozempic: efficacia clinica e implicazioni sociali

L'impatto di questi farmaci va ben oltre la semplice riduzione del peso corporeo. Una meta-analisi pubblicata su The Lancet nel 2023 ha evidenziato come nei pazienti si osservi una riduzione del rischio cardiovascolare, con un calo del 20% degli eventi avversi maggiori. 

Inoltre, uno studio della Cleveland Clinic ha documentato miglioramenti nell'apnea notturna e nella qualità della vita complessiva. Sul piano sociale, il fenomeno ha assunto dimensioni rilevanti:

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“nel 2023 sono state emesse oltre 9 milioni di prescrizioni di semaglutide negli Stati Uniti, con un aumento del 300% rispetto al 2021.”

Questo boom ha generato carenze di farmaci a livello globale, creando difficoltà per i pazienti diabetici. La popolarità di questi trattamenti sui social media è esplosa, con l'hashtag #Ozempic che ha superato i 2 miliardi di visualizzazioni su TikTok all'inizio del 2024 (anche grazie alle famose Kardashian che ne fanno uso ormai da anni).

Le due aziende produttrici hanno visto le loro quotazioni di borsa aumentare del 65% e del 53% in due anni. Tuttavia, il costo elevato dei trattamenti (circa 900-1300 euro mensili) solleva questioni di equità nell'accesso alle cure e rischia di creare un divario tra chi può permettersi questi trattamenti e chi no.

Mounjaro, Wegovy e Ozempic : rischi e interrogativi

Nonostante l'entusiasmo generato da questi farmaci, emergono preoccupazioni significative riguardo ai loro effetti collaterali e all'uso a lungo termine. Secondo i dati delle sperimentazioni cliniche riportati dall'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), gli effetti avversi più comuni includono nausea, vomito, diarrea e costipazione.

Sono stati segnalati anche casi più gravi ma meno frequenti: pancreatite acuta (0,2-0,5%), colelitiasi (1,6%) e, in rare occasioni, problemi tiroidei. Il Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ha pubblicato nel 2023 una revisione che evidenzia come l'interruzione del trattamento porti a un recupero medio del 60-70% del peso perso entro un anno, sollevando questioni sulla necessità di terapie potenzialmente a vita.

Rimangono interrogativi cruciali sull'uso a lungo termine, dato che gli studi più lunghi coprono solo 3-4 anni di trattamento. Particolarmente preoccupante è il crescente uso off-label per perdite di peso moderate o cosmetiche, e l'emergere di un mercato nero online con prodotti contraffatti o di dubbia provenienza.

Ci sono oltre 200 siti web che vendono versioni non autorizzate di semaglutide, spesso senza richiedere prescrizioni mediche. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha espresso preoccupazione per questa tendenza, sottolineando che questi farmaci dovrebbero essere riservati a pazienti con obesità clinicamente significativa.

A cura di Federica Emeth De Carolis

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