22 Apr, 2025 - 10:55

Il rapporto tra Papa Francesco e la politica italiana: quanti premier ha incontrato il Santo Padre?

Il rapporto tra Papa Francesco e la politica italiana: quanti premier ha incontrato il Santo Padre?

Dodici anni, sei governi, altrettanti premier e tanti approcci diversi alla politica. Negli anni del suo Pontificato, Papa Francesco ha incontrato diversi presidenti del Consiglio e si è confrontato con loro su temi legati alla Chiesa, facendosi portavoce degli ultimi e ha cercato di portare avanti le loro istanze. 

Quando Francesco è stato nominato Papa, il 13 marzo 2013, al governo c'era Enrico Letta.
Proprio l'esponente del Partito Democratico è stato il primo di una lunga serie di incontri con i premier italiani. Qualche mese dopo, Matteo Renzi diventò presidente del Consiglio e, nel corso dei suoi due anni a Palazzo Chigi, ha incontrato svariate volte Papa Francesco, confrontandosi con lui riguardo al tema delle immigrazioni e delle disuguaglianze sociali. Discorsi portati avanti anche con il successore dell'ex sindaco di Firenze: Paolo Gentiloni.

Più complessi gli ultimi anni del Pontificato dell'ex arcivescovo di Buenos Aires. Con le elezioni del 2018, Bergoglio si è dovuto confrontare con un governo che aveva adottato una politica di forte contenimento dell'immigrazione. Il Papa è dovuto intervenire più volte per dire di non cedere ai nazionalismi. Un sostegno maggiore al governo Conte, e a quello Draghi, è arrivato durante la pandemia. L'ultimo esecutivo nazionale con il quale il Santo Padre si è confrontato è quello di Meloni, con la quale non sono certamente mancati gli attriti.

Il rapporto di Papa Francesco con la politica italiana

Ottobre 2013, ad Assisi, Papa Francesco incontrò per la prima volta l'allora presidente del Consiglio Enrico Letta. Le immagini di quella giornata nella città umbra mostrano un pontefice molto più giovane che si confronta con l'ex premier. Il Santo Padre si è confrontato su diversi temi come la giustizia sociale e quella economica, parlando anche delle difficoltà che molte famiglie italiane stavano vivendo negli ultimi anni.

Qualche mese dopo, la presidenza del Consiglio passò a Matteo Renzi. Nell'aprile 2014, dopo una visita durata per circa tre quarti d'ora con il nuovo premier, il Papa rispose a una domanda che da un anno a quella parte gli veniva fatta innumerevoli volte: se fosse comunista. Il Pontefice, senza scomporsi, rispose che amare i poveri è previsto dal Vangelo

Nei due anni successivi, Francesco si confrontò con Renzi su svariati temi, tra tutti l'immigrazione - nel 2015 il Papa visitò il centro d'accoglienza di Castelnuovo di Porto - e la giustizia sociale. Temi non troppo dissimili da quelli trattati con il successivo presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in un'epoca di attentati terroristici e prodromi di conflitti globali.

Le tensioni con la destra

Incontri cordiali, dove il confronto è sempre alla base di tutto. Almeno fino al marzo 2018, quando il Movimento Cinque Stelle - molto diverso da oggi - vinse le elezioni politiche e andò al governo con la Lega di Salvini. Il Carroccio e i pentastellati proposero politiche molto più severe sull'immigrazione, che non convinsero Papa Francesco: l'allora ministro degli Interni, Salvini, non andò alla cerimonia per il quinto anno di Pontificato, il primo incontro tra il governo e il Vaticano. Un gesto che lasciò intendere che non correva buon sangue tra il leader leghista e il Santo Padre. Qualche mese dopo, il Papa disse di trovare insopportabili i discorsi di chi accusa gli immigrati di ogni male.

Il Santo Padre ha svolto un ruolo fondamentale durante la pandemia del 2020, diventando una figura di riferimento e mantenendo buoni rapporti con il governo Conte-bis e con quello di Mario Draghi. Proprio con l'ex presidente della Bce, il Papa ha sottolineato l'importanza di tutelare l'ambiente e si è detto sostenitore del Green New Deal europeo. Nel 2015 era stata pubblicata l'enciclica Laudato si' che riguardava proprio la tutela dell'ambiente.

Gli ultimi anni

Non sono mancati attriti anche con il governo Meloni. Le posizioni politiche della presidente del Consiglio su temi come immigrazione, diritti delle minoranze e la sua visione di famiglia tradizionale sono state spesso in contrasto con le posizioni più progressiste di Papa Francesco. Meloni ha promosso una linea dura sull'immigrazione, mentre il Pontefice ha ribadito la necessità di accoglienza.

Tuttavia, il Santo Padre ha invitato a un dialogo costruttivo, pur esprimendo critiche alla durezza delle politiche del governo italiano, in particolare sull'immigrazione.

Riassunto in tre punti

  • Rapporti con le istituzioni politiche: Papa Francesco ha incontrato e confrontato vari presidenti del Consiglio italiani, offrendo il suo supporto su questioni sociali e ambientali e fungendo da portavoce per le loro istanze.
  • Dinamiche di confronto e attriti: Mentre alcuni incontri si sono svolti in un clima di dialogo costruttivo, in altre occasioni sono emersi contrasti, specialmente su temi come l’immigrazione e la gestione dei nazionalismi.
  • Ruolo durante le crisi e le sfide attuali: Durante la pandemia e gli ultimi anni, il Papa ha sottolineato l’importanza del dialogo, della giustizia sociale e della tutela ambientale, pur criticando la rigidità di alcune politiche governative.
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Francesco Fatone
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