Non succedeva dal 1700 che un Papa morisse durante un Giubileo. Oggi, 22 aprile 2025, circa 325 anni dopo la dipartita di Innocenzo XII, la Chiesa si trova a fare i conti con la stessa situazione di allora, ma in una realtà molto più complessa. La morte di Papa Francesco, avvenuta durante il Giubileo, solleva non pochi dubbi sulla gestione di un evento così importante, ma la Chiesa era preparata a questa eventualità.
A prendere il ruolo di "amministratore" nei prossimi giorni – o mesi, a seconda della durata del Conclave – sarà il camerlengo irlandese Kevin Farrell, che si occuperà della gestione del Giubileo. Nei prossimi giorni, gran parte degli eventi previsti sarà sospesa e toccherà proprio a Farrell proseguire, fino alla nomina del nuovo Papa, i lavori. Un periodo relativamente breve, ma che potrebbe protrarsi più del previsto.
Per ora sono stati indetti tre giorni di lutto nazionale e la salma del Papa, posta all'interno di una bara, sarà portata in Vaticano per rendere omaggio da mercoledì 23 aprile fino a venerdì 25 aprile. Seguiranno i funerali, che si svolgeranno secondo le disposizioni del Santo Padre il prossimo sabato, 26 aprile. Il Conclave, in genere, si tiene tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dopo la morte del Papa: quindi tra il 5 e il 10 maggio.
Pochi conoscevano il nome di Kevin Farrell, il camerlengo 77enne che nella giornata di ieri, 21 aprile 2025, ha annunciato la morte di Papa Francesco. Il cardinale ha seguito e continuerà a seguire, nei prossimi giorni o mesi, una procedura rigida che viene messa in atto dopo la morte del Santo Padre. Il primo passo era proprio l'annuncio della morte di Papa Francesco nella giornata di ieri; segue la sigillatura degli appartamenti papali e la notifica al Collegio dei Cardinali. Da questo momento inizia l'amministrazione provvisoria.
Un compito per nulla facile, dato che il Pontefice è venuto a mancare durante l’Anno Santo: una situazione che non si verificava dal 1700, quando l’allora Papa Innocenzo XII morì durante il Giubileo di quell’anno. Quando un Pontefice muore, tutti i capi dei dicasteri della Curia perdono il loro ruolo, a eccezione del Camerlengo e del Gran Penitenziere, che restano in carica e sono responsabili nei confronti del Collegio Cardinalizio per lo svolgimento dei loro uffici ordinari durante il periodo di "sede vacante".
Il Camerlengo dovrà pertanto collaborare con il Vicariato di Roma e con le autorità civili per mantenere l'ordine, gestire i luoghi santi e coordinarsi con i cardinali per assicurare che il Conclave si svolga regolarmente, nonostante l’afflusso di fedeli.
Il Giubileo potrebbe essere interrotto o subire importanti rallentamenti dopo la morte di Papa Francesco. Sicuramente, gli eventi che si sarebbero dovuti tenere nella settimana in cui si osserverà il lutto per la scomparsa del Pontefice potrebbero essere annullati o rinviati.
Pellegrinaggi e indulgenze dovrebbero restare validi sotto l’amministrazione provvisoria, mentre le pubbliche attività ecclesiastiche saranno moderate fino all'elezione del nuovo Papa.
Non resta dunque che attendere il passare dei prossimi giorni, probabilmente i più difficili per l'amministrazione e l'organizzazione della Chiesa, e il Conclave. Entro, o poco prima dell'estate, potrebbe essere reso noto il nome del nuovo Pontefice.
La Chiesa dovrà far fronte a un’importante sfida logistica che si somma al Giubileo. La morte del Papa attirerà molti fedeli da tutto il mondo, soprattutto in occasione dei funerali e dei tre giorni nei quali sarà possibile fare visita alla salma. Questa settimana si preannuncia particolarmente impegnativa, tanto per il Vaticano quanto per lo Stato italiano, che dovrà garantire che gli eventi si svolgano nella massima sicurezza.
Seguirà il Conclave, che dovrebbe svolgersi tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dopo il decesso del Papa, auspicabilmente tra il 5 e il 10 maggio. I tempi per l’elezione del Pontefice possono variare. La nomina del nuovo Papa e la sua presentazione ai fedeli costituiranno un’altra sfida per la sicurezza.