È passato oltre un mese dall’ultima vittoria del Torino in campionato. La squadra granata non conquista i tre punti da 39 giorni, e il digiuno inizia a pesare, non solo in termini di classifica, ma soprattutto sul morale di un ambiente che aveva iniziato la stagione con ben altre ambizioni. Se la solidità difensiva resta una certezza, è l’attacco che fatica a trovare sbocchi: troppo spesso il Torino è costretto ad accontentarsi di pareggi che smorzano ogni velleità.
Il problema, evidente e ormai strutturale, è la mancanza di un riferimento offensivo affidabile. Che Adams, arrivato dalla Premier, non è riuscito a reggere il peso dell’attacco da solo. Il vero ago della bilancia doveva essere Duvan Zapata, centravanti di esperienza e carisma, arrivato per fare la differenza nei momenti chiave. Ma dal suo infortunio, la squadra ha perso profondità, fisicità e, soprattutto, gol. La domanda ora sorge spontanea: che fine ha fatto l’attaccante colombiano?
Duvan Zapata si è fermato in un momento cruciale, a ottobre 2024, quando sembrava aver finalmente trovato una nuova casa a Torino dopo gli anni a Bergamo. Il responso medico era stato una doccia fredda: rottura del legamento crociato anteriore e danni anche ai menischi del ginocchio. Un doppio infortunio che ha segnato la sua stagione e ha obbligato il Torino a rivedere totalmente il proprio piano d’attacco.
L’infortunio è avvenuto in uno scontro fortuito in area durante un match di campionato: uno di quegli episodi che sembrano banali, ma che si trasformano in drammi sportivi. Da allora, il colombiano ha intrapreso un lungo percorso di recupero, fatto di fisioterapia, sedute di rinforzo muscolare e rieducazione motoria.
La fase post-operatoria è stata delicata, soprattutto per la lesione meniscale, che spesso richiede tempi più lunghi e particolare attenzione nella gestione dei carichi. Nonostante la gravità del problema, Zapata ha sempre mostrato grande dedizione e professionalità, rispettando ogni tappa del piano di recupero senza intoppi.
Le notizie più recenti parlano chiaro: Duvan Zapata potrebbe tornare in campo a settembre 2025, salvo imprevisti. Il Torino, infatti, ha fissato un rientro graduale: l’attaccante sarà atteso già per il ritiro estivo, previsto a luglio, dove potrà cominciare a lavorare con il gruppo, seppur con carichi differenziati. L’obiettivo dello staff medico è quello di reintegrarlo senza forzature, monitorando costantemente il ginocchio operato.
I piani prevedono che l’ex Atalanta possa saltare le prime tre o quattro giornate del prossimo campionato, per poi essere pienamente arruolabile entro la fine di settembre. Un tempo relativamente breve, considerando l’entità del trauma subito. Anche i fantallenatori prendono nota: Zapata sarà un nome su cui puntare nella stagione 2025/26.
Il bilancio della stagione granata, al netto di una salvezza raggiunta senza troppi patemi, non può che essere deludente. Il progetto di rilancio europeo è naufragato tra infortuni, rendimento altalenante e un attacco spuntato. Tuttavia, ci sono anche elementi su cui costruire: la squadra ha mostrato, con Vanoli in panchina, compattezza e una nuova identità tattica, che ha permesso di non crollare nonostante le difficoltà.
Per il futuro servirà una rosa più profonda e un attacco che possa finalmente contare su una prima punta sana e affidabile. Il ritorno di Zapata sarà fondamentale, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche psicologico: il colombiano rappresenta l’esperienza, il carisma e la fame di riscatto di cui il Torino ha bisogno per voltare pagina. Adesso, la palla passa alla dirigenza e a Cairo: sarà fondamentale imparare dagli errori, dare continuità a Vanoli e costruire una squadra all’altezza delle ambizioni. Perché il popolo granata merita molto di più di una stagione anonima.