23 Apr, 2025 - 17:28

Dalla lettera del 2023 ai “festeggiamenti sobri”, la Festa della Liberazione con Meloni perde importanza?

Dalla lettera del 2023 ai “festeggiamenti sobri”, la Festa della Liberazione con Meloni perde importanza?

Ogni scusa è buona pur di non festeggiare il 25 aprile, di non riconoscere il valore della Resistenza e dire la parola "antifascismo". Il centrosinistra punta il dito contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, per il terzo anno di fila, sembra aver trovato un escamotage per "silenziare" i cortei che si terranno per la Festa della Liberazione. In occasione del lutto nazionale di cinque giorni per la morte di Papa Francesco, alcuni esponenti del governo hanno chiesto di celebrare l’ottantesimo anno della Liberazione in maniera sobria.

Una richiesta che non è piaciuta per niente a diversi esponenti dell'opposizione, che hanno subito accusato la premier e i suoi ministri di approfittare della morte del Papa per astenersi dal ricordo della Resistenza. Qualcuno, addirittura, ha accusato Meloni di non aver festeggiato nemmeno un 25 aprile da quando è diventata presidente del Consiglio. Ma è realmente così? Per verificarlo, basta andare indietro di circa due anni.

Poco prima del primo 25 aprile di Meloni da premier, ci sono state diverse polemiche per le dichiarazioni del presidente del Senato, Ignazio La Russa, sulla strage di via Rasella e sulle Fosse Ardeatine. Qualche giorno dopo, è stata pubblicata una lettera della premier sul Corriere della Sera. L'anno successivo, Meloni si è recata per poco all'Altare della Patria e ha pubblicato un post giudicato ambiguo su Facebook, sempre evitando di citare l’antifascismo. Ecco un breve resoconto degli scorsi anni.

Il 25 aprile 2023: veleni e polemiche

"Ma ce la vedi Meloni premier che festeggia il 25 aprile?" si chiedevano diversi osservatori dopo i risultati alle elezioni del 2022. In effetti, la Festa della Liberazione sembrava una sorta di scoglio insormontabile per una presidente del Consiglio che proveniva da ambienti legati all’estrema destra. Quell’anno ci sono state diverse polemiche. La prima era legata a una dichiarazione del presidente del Senato ed ex esponente del Msi, Ignazio La Russa, che sulla strage di via Rasella disse che i partigiani avevano colpito una "banda musicale di semi pensionati".

Le dichiarazioni della seconda carica dello Stato hanno destato non poco clamore e, qualche giorno dopo, la presidente del Consiglio ha pubblicato una lunga lettera sul Corriere della Sera sulla festività dove – secondo le opposizioni – spiccava un elemento in particolare: il mancato utilizzo del termine "antifascismo".

La "celebrazione lampo" del 2024

Il 2024 sembrava l’anno in cui Giorgia Meloni avrebbe potuto rendere omaggio alla Resistenza, ma così non è stato. La presidente del Consiglio si è recata di fretta e furia all'Altare della Patria per poi andarsene e scrivere un post contro i totalitarismi sui suoi profili social

Il tutto, ancora una volta, senza citare l’antifascismo. Una prerogativa anche del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che invocava lo scorso anno la libertà e la lotta contro tutti i totalitarismi. Inutile dire che, per il secondo anno di fila, il 25 aprile era stato svuotato del suo significato istituzionale, stando alle opposizioni.

Cosa succede quest’anno?

A pochi giorni dal 25 aprile 2025, un lutto improvviso ha colpito l’Italia: Papa Francesco è morto lo scorso 21 aprile, nel Lunedì dell’Angelo. Questa volta sono proclamati cinque giorni di lutto che ricoprono il momento del Papa fino al suo funerale. In questa occasione, alcuni esponenti del governo hanno chiesto di celebrare con sobrietà la Festa della Liberazione nelle principali piazze d'Italia. Il 25 aprile, la presidente del Consiglio si sarebbe dovuta recare in Uzbekistan per poi spostarsi successivamente in Kazakistan e fare ritorno in Italia il prossimo 27 aprile, di domenica – la celebrazione della Resistenza.

La presidente del Consiglio prenderà parte alle celebrazioni istituzionali e pronuncerà la fatidica parola che le opposizioni vogliono sentire? O, ancora una volta, pubblicherà una lettera o un post contro "tutti i totalitarismi"?

Riassunto in tre punti

  • Critiche all’assenza di Meloni: L'opposizione accusa Giorgia Meloni di evitare sistematicamente il 25 aprile e di non usare mai la parola "antifascismo" nelle sue dichiarazioni.
  • Precedenti poco incisivi: Nei due anni precedenti, la premier ha partecipato solo simbolicamente alle celebrazioni, preferendo post o lettere generiche contro i totalitarismi.
  • Il contesto del 2025: La morte di Papa Francesco e il lutto nazionale coincidono con il 25 aprile, alimentando nuove polemiche sull’impegno istituzionale della premier.

 

 

 

AUTORE
foto autore
Francesco Fatone
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE