Venerdì 25 aprile ricorrono gli 80 anni dalla Liberazione dell’Italia dal nazifascismo e dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Un anniversario che quest’anno cade in un momento delicato, coincidendo con il lutto nazionale proclamato ieri dal Consiglio dei Ministri per la scomparsa del Santo Padre.
In Italia, le celebrazioni del 25 aprile sono spesso accompagnate da polemiche e scontri politici tra centrodestra e centrosinistra. Quest’anno, al consueto clima teso si è aggiunta la controversia nata dalle dichiarazioni del ministro Nello Musumeci, che ha invitato a commemorare la ricorrenza con “sobrietà”, in segno di rispetto per la morte del Pontefice, i cui funerali si terranno il giorno successivo in Vaticano.
Le parole del ministro hanno innescato una nuova ondata di reazioni, coinvolgendo anche l’ex segretario del PD Pierluigi Bersani e il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, entrambi intervenuti nelle scorse ore con toni ironici e critici, alimentando ulteriormente il dibattito pubblico.
Bersani ha replicato con ironia alle dichiarazioni di Musumeci, sferrando un attacco diretto al governo di Giorgia Meloni, sottolineando come nessun membro abbia mai partecipato alle celebrazioni per la liberazioni del paese dal fascismo.
Il ministro Musumeci, infatti, parlando a nome del governo aveva spiegato che il Consiglio dei Ministri aveva deciso di non annullare le celebrazioni per la Festa della Liberazione, ma aveva anche fatto un appello affinché si svolgessero con 'sobrietà', scatenando l'immediata reazione del centrosinistra che ha subito attaccato il governo.
Ieri sera nel corso della trasmissione di La7 “Di Martedì” di Giovanni Floris, l'ex segretario del PD ha replicato con la sua consueta ironia, pungendo il Governo su un tasto da sempre dolente per Giorgia Meloni.
“Papa Bergoglio il 25 aprile avrà solo commozione e applausi. Noi abbiamo già un governo che è di un sobrio incredibile, nessuno mai partecipa a una celebrazione del 25 aprile.”
Ha dichiarato Bersani che, poi, ha concluso con un ulteriore affondo evidenziando la differenza di atteggiamento con il Re d'Inghilterra, Carlo III, nel corso del suo intervento in Parlamento.
“Per sentire una parola calorosa sulla resistenza dai banchi del governo abbiamo dovuto aspettare Re Carlo d'Inghilterra, perché da quei banchi lì una parola sulla resistenza, cioè sul fondamento della Costituzione, non abbiamo mai sentito una parola se non di dileggio”.
Bersani su sobrietà richiesta per il 25 aprile "abbiamo già un governo che è di un sobrio incredibile...nessuno mai partecipa a una celebrazione del 25 aprile! Sulla resistenza abbiamo dovuto attendere Re Carlo"
— Sirio ???? (@siriomerenda) April 22, 2025
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Ironia anche da parte del senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che intervenendo a “L'Aria che Tira” sempre su La7, ha rivolto le sue frecciate a sinistra.
“Assisto stupito a una discussione sul nulla. Per il 25 aprile, il ministro Musumeci ha parlato di manifestazioni 'sobrie'. Forse qualcuno voleva fare cose 'non sobrie'?"
“È una polemica pretestuosa e inutile. Ricordo che molte volte queste ricorrenze sono celebrate anche con eventi artistici, culturali, musicali. Credo che fosse questo il tipo di considerazione del Ministro, pensando alla possibilità di manifestazioni più festose”.
Spiega Gasparri che poi conclude con un attacco mirato:
"Senza citare quelli che il 25 Aprile vanno ad aggredire la Brigata ebraica, e quello non è certo un clima sobrio. Le manifestazioni ci saranno, ma le aggressioni agli ebrei o altre degenerazioni non dovrebbero esistere anche se non fosse morto il Papa".