"Menchino Neri da anni è sospeso a mezz'aria nell'immaginario collettivo degli aretini, a calciare quel pallone in fondo alla rete del Campobasso. La rovesciata dei sogni. Il gol salvezza diventato qualcosa di più nella memoria di un popolo, realizzato in una domenica da romanzo sportivo, il 9 giugno 1985, e che sarà celebrato come si deve. Una storia di identità, appartenenza, riscatto" scrive il Corriere Aretino.
"Sei bella come la rovesciata di Menchino Neri!" scrisse un poeta-writer un giorno sul muro di una strada aretina ma quella dedica d'amore qualche tempo fa è stata cancellata.
Il prossimo 9 giugno la prodezza di Domenico Neri, per tutti Menchino, sarà al centro di una iniziativa del Museo Amaranto, con patrocinio del Comune di Arezzo. Il luogo lo stadio comunale.
"Sarà una festa - dice Stefano Turchi del Museo Amaranto - Stiamo lavorando al programma che prevede nel pomeriggio l'esibizione delle scuole calcio di 8 club, ragazzi del 2018 che daranno vita ad un torneo". Ci sarà il maxi schermo per far scorrere le immagini, ci saranno gli ex compagni di squadra di Menchino e i giocatori che ha allenato. Gli organizzatori sperano di far incontrare Menchino con Ciappi, il portiere del Campobasso che parò il rigore pochi minuti prima della rovesciata leggendaria. Il numero uno dei molisani andò a complimentarsi con Neri. Era un calcio leggendario e quella rovesciata un gesto epico. Da ricordare.