Arrivano novità in merito alle aggressioni ai docenti nelle scuole. Negli ultimi anni, sono aumentate le violenze nei confronti degli insegnanti da parte di genitori e, in alcuni casi, da parte degli studenti. Secondo quanto emerge dal Consiglio dei Ministri di oggi, 30 aprile 2025, il tema sarebbe stato discusso dal Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e sarebbero pronte nuove norme per arginare il fenomeno della violenza all'interno degli istituti scolastici.
In flagranza di reato, ora, sarà previsto l'arresto nelle ipotesi di lesioni a carico di docenti e dirigenti scolastici. Si lavora anche per i corsi di educazione sessuale che saranno disponibili solo dopo che i genitori avranno dato il loro consenso per i figli.
Nel periodo tra settembre 2024 e marzo 2025, quindi nel corso dell'anno scolastico 2024-2025, si sono verificate diverse aggressioni ai danni del personale scolastico, in particolare verso docenti e presidi. Per lo più gli aggressori sono studenti, ma anche le famiglie sono responsabili di un numero simile di episodi. L'aumento delle violenze era da tempo sotto osservazione da parte del Ministro dell'Istruzione, che ha espresso in diverse occasioni preoccupazione per quanto stesse accadendo.
Sono tanti i temi di cui il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha parlato nella giornata di oggi - 30 aprile 2025 - nel corso del Consiglio dei Ministri. In vista del primo maggio si è discusso principalmente di lavoro e di come gestire le situazioni più critiche all'interno delle scuole. Anche la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo video messaggio pubblicato sui canali social, ha parlato del lavoro da svolgere all'interno degli istituti.
Nel recente Consiglio dei Ministri, sono stati presentati due disegni di legge voluti dal Ministro Valditara, tra cui il Ddl "Disposizioni in materia di tutela del personale docente e dei dirigenti scolastici", firmato anche dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio. Questo disegno di legge mira a modificare la legge n°25 del 4 marzo 2024, che già prevedeva un’aggravante per i reati contro il personale scolastico.
La novità principale riguarda l’introduzione di un arresto obbligatorio in flagranza per gli adulti che aggrediscono fisicamente docenti, dirigenti e personale ATA, con pene che vanno da 2 a 5 anni. Il provvedimento si rende necessario dopo il notevole aumento degli episodi di violenza, principalmente da parte dei genitori, verso il personale scolastico:
L’arresto in flagranza non si applica agli studenti minorenni, ma la legge sottolinea che devono trattarsi di atti di violenza fisica. La misura vuole proteggere il personale scolastico, aumentando la deterrenza contro gli atti di violenza che hanno messo a rischio la sicurezza nelle scuole. Il Ministero si impegna inoltre a migliorare le linee guida contro il cyberbullismo e la piattaforma ELISA per la formazione dei docenti.
Non c'è solo la violenza contro il personale scolastico all'ordine del giorno nel Consiglio dei Ministri. Valditara ha infatti discusso delle misure previste per la scuola nei prossimi mesi e dei passi in avanti che il governo è intenzionato a compiere. Tra i temi discussi ci sono anche l'educazione sessuale e il consenso che deve essere espresso da parte dei genitori per far partecipare i figli ad attività didattiche di questo tipo.
Previste modifiche alle punizioni più lunghe e cambi di regole sulle punizioni annuali e sul sei in condotta che sarà recuperato a settembre. Spazio anche all'assicurazione per l'infortunio degli studenti: verrà resa strutturale l’assicurazione Inail con maggiori tutele in caso di infortuni rispetto a quelle minime legali che devono essere garantite agli studenti.