È un Primo Maggio in piazza con i lavoratori quello della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, che si è presentata dietro uno striscione del Pd capitolino e ha incontrato il segretario della Cgil, Maurizio Landini. Il sindacalista e la leader dei dem si sono abbracciati dopo il suo arrivo, successivamente hanno scambiato qualche parola per poi proseguire il corteo. Quest'anno la Festa dei Lavoratori è dedicata al tema della salute e della sicurezza sotto lo slogan “Uniti per un lavoro sicuro”.
Partita da piazza Vittorio, la manifestazione arriverà a via dei Fori Imperiali, dove ci saranno gli interventi dei delegati e le testimonianze di alcuni lavoratori che con grande probabilità porteranno sul palco storie di sfruttamento e abusi. Le conclusioni del leader della Cgil, Maurizio Landini, sono previste alla fine della manifestazione.
Non c'è solo la Cgil in piazza per ricordare l'importanza dei diritti dei lavoratori: era presente alla manifestazione anche il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, assieme a diversi delegati del suo sindacato, e il segretario della Fiom, Michele De Palma, che ha accusato il governo Meloni di non sapere come funziona il mondo del lavoro.
"Buon Primo Maggio a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici", esordisce Elly Schlein stringendo la mano a diverse persone presenti alla manifestazione di oggi, 1 maggio 2025, a piazza Vittorio. La segretaria del Pd è stata presto raggiunta dalla stampa, alla quale ha rivolto qualche battuta contro il governo Meloni, elogiando, dal canto suo, i lavoratori che "mandano avanti il Paese".
L'Italia, spiega la segretaria dei dem, non può essere fondata sul lavoro povero, precario e sfruttato ed è necessario garantire la dignità del lavoro. Schlein ribadisce poi che è fondamentale mettere a disposizione un salario minimo, al quale le opposizioni stanno lavorando: l'Italia è, come ha detto Schlein, il fanalino di coda dei Paesi industrializzati del G20 dal punto di vista salariale. Un dato confermato dal recente rapporto dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro.
La leader dei dem passa poi all'attacco del governo Meloni che, negli scorsi giorni, si è fatto forte di dati sul lavoro definiti come "bugie" da Schlein. La lotta delle opposizioni al governo Meloni riparte proprio da questo: garantire che si discuta il salario minimo e che si mettano al centro i rinnovi dei contratti. Questi ultimi andranno portati avanti tenendo conto del potere di acquisto calato negli scorsi anni. Spazio anche alle bollette, considerate tra le più alte d'Europa:
Non può mancare, prima dell'arrivo del corteo ai Fori Imperiali, un breve intervento alla stampa da parte del segretario della Cgil, Maurizio Landini. Il sindacalista ha spiegato che sono diversi i punti sui quali urge un intervento da parte del governo, come la sicurezza e la prevenzione per evitare ulteriori morti sul lavoro.
Sempre sui decessi sul posto di lavoro, negli scorsi giorni si è espresso il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Landini ha poi spostato l'attenzione sul referendum che si terrà il prossimo 8 e 9 giugno, che oltre al tema della cittadinanza prevede quattro quesiti sul lavoro che riguarderanno, tra i vari temi, anche il Jobs Act.
E sull'incontro dell'8 maggio annunciato da Meloni nella giornata di ieri? Il segretario della Cgil invita il governo a smetterla con le "finte" e ad aprire una trattativa vera. Una sonora bocciatura alla linea Meloni sul lavoro e un invito a venire incontro alle richieste che i sindacati avanzano ormai da tempo:
In piazza anche i metalmeccanici e il sindacato Fiom. Il segretario Michele De Palma ha parlato delle condizioni dei lavoratori e dell'azione del governo, bocciata anche da lui, per garantire tutele. Come spiega il sindacalista, una parte dei metalmeccanici in molte aziende è in ammortizzatori sociali. De Palma ha ribadito poi che Meloni conosce poco il mondo dei lavoratori e che non si rende conto delle condizioni in cui versa.
Il segretario della Fiom ha spiegato poi di essere disponibile a un eventuale confronto con il governo e che già in passato si sarebbe dovuto parlare della crisi dell'automotive ma l'incontro non è mai avvenuto. Infine, rispondendo alla domanda dell'inviato di Tag24 Michele Lilla, De Palma ha detto che il futuro del settore metalmeccanico non è nel riarmo ma nell'industria civile:
#1maggio, De Palma (@fiomnet): “Palazzo Chigi ignora i problemi del Paese e dei lavoratori” pic.twitter.com/YZzuOiBJpm
— Tag24 (@Tag24news) May 1, 2025