L’Empoli era partito con il piede giusto in questa stagione di Serie A, sorprendendo tutti con un avvio brillante che l’aveva proiettata addirittura a metà classifica, fuori dalla bagarre salvezza e con la leggerezza di chi non ha nulla da perdere. Sembrava l’anno giusto per una salvezza tranquilla, magari con qualche sogno in più.
Ma il tempo ha rimesso ogni cosa al suo posto, e purtroppo per i toscani, la seconda parte di campionato ha mostrato tutte le fragilità di una rosa falcidiata dagli imprevisti. Tra cali di rendimento, risultati altalenanti e, soprattutto, continui problemi fisici, l’Empoli è progressivamente scivolato verso il basso.
E ora, dopo il pareggio del Venezia sul difficile campo del Torino, la squadra di D’Aversa si ritrova penultima in classifica a quattro giornate dal termine. Il crollo è stato lento ma inesorabile, e le difficoltà non sembrano voler abbandonare i toscani proprio nel momento decisivo della stagione.
Come se non bastasse la posizione di classifica, anche l’infermeria continua a presentare il conto a D’Aversa. In vista della delicatissima sfida contro la Lazio, in programma domani alle 12.30 al Castellani-Computer Gross Arena, l’Empoli dovrà fare a meno di due pedine fondamentali a centrocampo: Grassi e Henderson, entrambi squalificati. Il tecnico si ritrova con il solo Anjorin come centrocampista di ruolo disponibile, ma anche l’inglese va gestito con cautela dopo il lungo stop per infortunio.
Kovalenko, che ha già ricoperto quel ruolo in Coppa Italia, potrebbe dare una mano, ma pure lui non è ancora al top. Se Anjorin dovesse garantire almeno un’ora di gioco, sarà lui ad affiancare Fazzini, che dovrà arretrare in mediana. Altrimenti si valuteranno soluzioni di emergenza, come l’accentramento di Gyasi e l’inserimento di Sambia sulla fascia destra, opzione che garantirebbe maggiore intensità ma comporterebbe diversi adattamenti.
In dubbio anche Ebuehi, ancora alle prese con un risentimento muscolare. In trequarti dovrebbe tornare Cacace, scontata la squalifica, accanto a Esposito e dietro a Colombo. Difficile, invece, rivedere Solbakken dal primo minuto.
Il calendario non aiuta, e il momento della verità si apre con una sfida tutt’altro che semplice. La Lazio è un avversario tosto, ancora in piena corsa per un piazzamento europeo e in buona forma. Giocare contro i biancocelesti al Castellani non sarà affatto una passeggiata, specie in un momento in cui l’Empoli sembra arrivare con il fiato corto.
La squadra di D’Aversa dovrà fare affidamento sul consueto 3-4-2-1, con Vasquez tra i pali e la difesa composta da Goglichidze, Ismajli e Viti, anche se Marianucci resta in ballottaggio. A sinistra ci sarà come sempre Pezzella, uno dei più costanti in questa stagione travagliata.
Prima del calcio d’inizio, però, ci sarà un momento di festa: i piccoli tifosi azzurri del progetto “Scuola del Tifo” sfileranno sul campo per poi prendere posto sugli spalti. Un’iniziativa che regalerà un tocco di colore a una giornata che, per il resto, si preannuncia durissima. Con il Venezia ora avanti di un punto e il Lecce poco più su, l’Empoli non ha alternative: servono punti, subito, e contro chiunque.
Il tempo per recriminare è finito. L’Empoli si trova davanti a un bivio: o reagisce subito, con carattere e compattezza, oppure rischia seriamente di salutare la Serie A. La squadra ha mostrato sprazzi di qualità durante la stagione, ma i problemi fisici, uniti a una rosa non sempre profonda, hanno finito per condizionare l’andamento complessivo.
Ora ogni partita vale una stagione, ogni errore può costare carissimo. D’Aversa dovrà trovare risposte anche da chi ha giocato meno, sperare nel recupero di qualche elemento chiave, e soprattutto trasmettere la giusta carica a un gruppo che non può più permettersi esitazioni. Il pubblico, dal canto suo, è pronto a sostenere i propri beniamini fino all’ultimo respiro. Ma sarà il campo, come sempre, a emettere il verdetto più spietato. L’Empoli deve crederci: la salvezza è ancora possibile, ma solo a patto di trasformare le difficoltà in orgoglio.