Dalla vicinanza per il 7 ottobre alle condanne per l'atteggiamento nel contrastare Hamas, uccidendo migliaia di civili in un anno e mezzo di conflitto. Mentre il governo italiano continua a ribadire il suo sostegno a Tel Aviv, nella politica italiana c'è chi condanna quanto sta avvenendo in Medio Oriente, soprattutto tra le fila del centrosinistra dove inizia a prendere piede una proposta non troppo dissimile da quella applicata in Norvegia, Irlanda e Spagna per riconoscere lo Stato palestinese.
A fare notizia oggi, però, è anche un'intervista alla senatrice a vita e sopravvissuta all'Olocausto, Liliana Segre. La senatrice si è sempre astenuta dal commentare quanto stesse accadendo in Medio Oriente, senza esprimere solidarietà nei confronti dei palestinesi e parlando solo di quanto il 7 ottobre sia stato una tragedia per Israele. Oggi Segre ha denunciato l'atteggiamento di Tel Aviv e ha riconosciuto che all'interno del governo di Netanyahu c'è una componente nazionalista pericolosa.
Sembra che proprio sulla questione israeliana il centrosinistra abbia trovato unità – a parte poche voci discordanti. Oggi diversi esponenti dem hanno invitato Meloni a convocare l'ambasciatore israeliano in Italia dopo l'annuncio di Netanyahu sull'occupazione dei territori palestinesi con il piano di conquista della Striscia di Gaza. La notizia ha provocato scalpore in tutto il mondo.
Prendersi la Striscia di Gaza, in barba al diritto internazionale. Il governo israeliano torna a far parlare di sé, e non certo in positivo: è arrivato il via libera dei ministri dello Stato ebraico al piano di conquista dei territori palestinesi. La prima reazione è stata quella dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, che ha ribadito che quanto stabilito dal governo israeliano configurerebbe una violazione dei diritti umani. Condanne anche da parte degli Stati membri dell'Ue, mentre il governo italiano non commenta quanto vorrebbe mettere in atto Netanyahu.
Tante le condanne dal centrosinistra. In primis, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, che ha ribadito quanto le azioni portate avanti dal governo israeliano siano gravi. La leader dei dem ha spiegato che l'opposizione sta lavorando a un progetto di legge per il riconoscimento dello Stato palestinese.
????️La segretaria del #Pd Elly #Schlein contro l'operato del governo #Netanyahu: "Bisogna fermare il disegno di occupazione totale e deportazione da #Gaza
— Tag24 (@Tag24news) May 5, 2025
????️Sui #referendum2025 : "Andate a votate l'8 e il 9 giugno per #lavoro e #cittadinanza" pic.twitter.com/fPj2i6fSWg
Schlein non è la sola a chiedere una maggiore attenzione da parte del governo in merito a quello che sta succedendo in Medio Oriente. Dopo che il piano di Netanyahu è stato reso noto, diversi esponenti del centrosinistra hanno richiamato l'attenzione sulle azioni che il governo israeliano vorrebbe portare avanti. Basti pensare al capogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Camera, Riccardo Ricciardi, che ha chiesto alla presidente del Consiglio di convocare l'ambasciatore di Israele.
Anche da parte di altri esponenti del Partito Democratico, come l'ex presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, arrivano parole di condanna verso Israele. Anche Alleanza Verdi Sinistra ha ribadito la sua condanna alle azioni di Tel Aviv.
Anche Liliana Segre si schiera contro il governo di Netanyahu. La senatrice a vita ha ribadito, in un'intervista su Il Corriere della Sera, che in questo momento israeliani e palestinesi vivono nella trappola dell'odio e ha detto di provare repulsione nei confronti dell'attuale esecutivo nazionale israeliano, che si sta rendendo protagonista di crimini. Pur negando che si tratti di un genocidio, Segre ha ribadito che a Gaza si sta consumando una strage di civili.
Queste parole costituiscono l'ennesimo colpo alla popolarità del governo israeliano in Italia. Dal 7 ottobre a oggi, la stima nei confronti di Netanyahu da parte dei nostri connazionali è calata drasticamente: solo il 5% riteneva fosse necessario schierarsi nel conflitto con Hamas, mentre il 70% preferisce che l'Italia sia mediatrice tra le parti in guerra. Inoltre, un'indagine di Quorum/YouTrend per Sky TG24 mostra che il 58% degli intervistati è critico nei confronti delle azioni di Israele. Il 54% degli italiani, invece, vorrebbe vedere riconosciuto uno Stato palestinese.