Alessandro Britti, conosciuto come Alex Britti, è uno dei cantautori e chitarristi più amati d'Italia. Nato a Roma nel 1968, la sua carriera musicale è costellata di successi, ma la sua vita privata è stata segnata da vicende personali significative. Tra queste, il difficile rapporto con il padre Umberto, affetto da una grave malattia mentale, che ha profondamente influenzato la sua infanzia e adolescenza, e che Alex ha temuto di aver ereditato. Vediamo insieme che cosa è accaduto.
Umberto Britti, padre del celebre cantautore romano, ha vissuto per anni con una grave condizione di salute mentale che ha segnato profondamente la vita familiare. Come rivelato dallo stesso Alex in diverse interviste, suo padre soffriva di disturbo bipolare, una patologia che si è aggravata con il passare degli anni. Questa condizione ha reso particolarmente complesso il periodo dell'adolescenza di Alex, tanto che il cantante ha confessato con un velo di amara ironia:
Prima di dedicarsi completamente alla musica, Alex aiutava spesso i genitori nella macelleria di famiglia, attività gestita proprio dal padre Umberto. Nonostante le difficoltà legate alla malattia paterna, il legame tra Alex e suo padre è rimasto forte fino alla fine. Tuttavia, la gravità della condizione di Umberto ha spinto Alex, appena terminato il servizio militare, a prendere una decisione importante:
Nel suo libro autobiografico "Strade, una vita con la chitarra", Alex ha raccontato della malattia che ha colpito il padre, portandolo alla morte. Il disturbo bipolare di Umberto non ha fatto vivere al figlio un'infanzia serena, anche se Alex gli è rimasto legato fino alla fine.
La relazione complessa con il padre sembra aver influenzato profondamente il cantautore, specialmente nel suo approccio alla paternità. Diventato padre di Edoardo nel 2017, Alex ha scelto di prendersi una pausa dalla musica dal 2017 al 2023 per dedicarsi completamente al ruolo di genitore, forse proprio per offrire al figlio quella stabilità emotiva che lui stesso non ha potuto sperimentare pienamente durante l'infanzia.
La consapevolezza della malattia del padre ha portato Alex Britti a confrontarsi con un timore profondo: quello di aver ereditato lo stesso disturbo.
ha confessato l'artista. Una preoccupazione naturale, considerando la componente genetica che caratterizza alcune malattie mentali, tra cui il disturbo bipolare.
L'esperienza vissuta con il padre ha tuttavia avvicinato il cantautore al mondo della psicoterapia, che considera una risorsa preziosa non solo per affrontare traumi specifici, ma anche come strumento di crescita personale.
Diventato padre di Edoardo, frutto della relazione con Nicole (terminata quando il bambino aveva due anni), Alex ha scelto di dedicarsi intensamente al ruolo genitoriale, mettendo in pausa la carriera musicale per diversi anni.
ha raccontato.
E ancora:
Se sul padre Umberto e sulla sua malattia Alex Britti ha condiviso diversi dettagli, molto più riservate sono le informazioni riguardanti la madre, Annita.
Ciò che emerge è che entrambi i genitori hanno avuto un ruolo importante nell'avvicinamento di Alex alla musica. Fu proprio grazie a loro che Alex ricevette in regalo la sua prima chitarra all'età di soli 7-8 anni, uno strumento che avrebbe segnato in modo indelebile il suo percorso artistico e personale. Da quel momento, infatti, la passione per la musica non ha mai abbandonato Britti, che a soli 17 anni fondò il suo primo gruppo blues, iniziando ad esibirsi nei locali romani.