16 May, 2025 - 18:40

Alcaraz in finale al Foro Italico, lo spagnolo potrebbe essere l'incubo di Sinner: perché?

Alcaraz in finale al Foro Italico, lo spagnolo potrebbe essere l'incubo di Sinner: perché?

Lorenzo Musetti si ferma a un passo dalla finale degli Internazionali d’Italia. Il tennista azzurro lotta, reagisce, ma non basta: Carlos Alcaraz si impone in due set con il punteggio di 6-3, 7-6(4), conquistando così la sua prima finale al Foro Italico. Una partita dai due volti, in cui Musetti ha pagato un primo set giocato con troppa tensione. Più sciolto nel secondo, l’italiano ha provato a tenere testa allo spagnolo, riuscendo a trascinare il parziale al tie-break, ma alla distanza ha prevalso la maggiore solidità del murciano.

Una prestazione incoraggiante, ma che conferma la superiorità mentale e fisica di Alcaraz in questo momento. Ora il 21enne attende in finale il vincitore dell’altra semifinale tra Jannik Sinner e Tommy Paul. E se fosse proprio Sinner a raggiungerlo? Per l’altoatesino si profilerebbe una sfida dal sapore speciale, ma anche un potenziale incubo. Perché?

La terra rossa, il regno di Alcaraz: lo spagnolo molto meglio di Sinner

Carlos Alcaraz ha dimostrato ancora una volta quanto si trovi a proprio agio sulla terra battuta, la superficie che meglio esalta le sue qualità tecniche e atletiche. Dalla mobilità eccezionale alla capacità di generare topspin pesanti, passando per una solidità mentale che raramente vacilla: il murciano sulla terra è un giocatore quasi imbattibile.

Ha già conquistato titoli importanti su questa superficie, e il suo rendimento continua a salire. Al contrario, Jannik Sinner, pur essendo un campione capace di competere ad altissimo livello ovunque, non ha nella terra rossa la sua superficie ideale. Il gioco potente e diretto dell’altoatesino si esprime meglio su campi più rapidi, come il cemento e l’erba, dove l'azzurro ha già battuto Alcaraz. I suoi movimenti su terra non sono così naturali, e spesso fatica a esprimere lo stesso dominio che mostra su altre superfici. In una eventuale finale contro Alcaraz, questa differenza di adattamento potrebbe rivelarsi decisiva.

I precedenti premiano Alcaraz contro Sinner

Alcaraz e Sinner rappresentano una delle rivalità più entusiasmanti del tennis moderno. Giovani, talentuosi, già vincitori di Slam: il loro confronto è destinato a segnare un’epoca, come accadde in passato per Federer e Nadal. Finora si sono affrontati undici volte, considerando anche un Challenger del 2019 ad Alicante, vinto dallo spagnolo.

Il bilancio sorride a Carlos, avanti 7-4 nei confronti diretti. Il dato più significativo è che nel 2024 Alcaraz ha sempre avuto la meglio su Sinner, rimontando in tutti e tre i match da un set di svantaggio. Anche nelle specifiche superfici, il murciano domina: è avanti 5-2 sul cemento, 1-0 indoor e 4-2 nei match all’aperto. 

L’unico ambito in cui Sinner ha avuto la meglio è l’erba, dove l’italiano conduce 1-0. Ma sulla terra battuta? Parità: 1-1. Un equilibrio che però potrebbe spezzarsi proprio nella cornice del Foro Italico, dove Alcaraz sembra in stato di grazia.

Verso una finale da brividi

In attesa dell’esito della semifinale tra Sinner e Paul, gli occhi sono già puntati su una potenziale sfida tra Carlos e Jannik che avrebbe il sapore della storia. Due fuoriclasse, due stili opposti, due mentalità vincenti che si sono rincorse a lungo e si conoscono ormai in ogni dettaglio.

Ma il contesto romano, la superficie e il momento di forma potrebbero dare ad Alcaraz un leggero, ma forse decisivo, vantaggio. Per Musetti, resta il rammarico di non essere riuscito a raggiungere una finale che avrebbe avuto del clamoroso, ma anche la consapevolezza di aver dato tutto contro un avversario di livello superiore. Per il pubblico italiano, invece, la speranza è ancora viva: quella di vedere Jannik Sinner nella finale più attesa, contro il rivale più affascinante. Una rivalità giovane, ma già intrisa di pathos e grande tennis.

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Luca Liaci
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