18 May, 2025 - 10:05

Che malattia ha avuto Antonello Venditti? La lotta contro la depressione e il tentato suicidio

Che malattia ha avuto Antonello Venditti? La lotta contro la depressione e il tentato suicidio

Antonello Venditti è uno dei cantautori più amati e rispettati del panorama musicale italiano. Nato a Roma nel 1949, ha segnato intere generazioni con brani indimenticabili come "Notte prima degli esami", "Ci vorrebbe un amico" e "Grazie Roma". Dietro il successo e la fama si nascondono periodi difficili e dolorosi che l'artista romano ha dovuto affrontare nel corso della sua vita, tra problemi di salute fisica e, soprattutto, una profonda depressione che lo ha portato sull'orlo del suicidio.

Antonello Venditti e la malattia oscura

La depressione è una malattia subdola, che colpisce silenziosamente e devasta dall'interno. Per Antonello Venditti questa condizione è diventata una compagna indesiderata in un periodo particolarmente difficile della sua vita, quello successivo alla separazione dalla moglie Simona Izzo, con cui è stato sposato dal 1975 al 1978. Come ha rivelato lui stesso in diverse interviste, la fine del matrimonio lo gettò in uno stato di profonda disperazione e malessere psicologico.

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Ho sofferto di depressione, volevo farla finita,

ha confessato il cantautore durante un'intervista a Domenica In con Mara Venier, parlando apertamente di un periodo buio della sua vita. Venditti ha spiegato che la sua tendenza al perfezionismo lo ha reso più vulnerabile a questa condizione:

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Non mi piacevo, non mi accettavo. Mi dovevo accettare anche con i miei difetti ma io tendevo alla perfezione e chi tende alla perfezione è più fragile nei confronti della depressione.

Oltre alle battaglie interiori con la depressione, nel 2022 Venditti ha dovuto affrontare anche un problema di salute fisica. Il cantante è stato operato per un pucker maculare, una patologia che colpisce l'occhio e deriva da un'alterazione dell'umor vitreo. Questa condizione provoca la formazione di tessuto fibroso-cicatriziale nella zona centrale della retina, causando distorsioni visive e difficoltà nella vista. Nonostante non fosse una condizione grave, ha richiesto un intervento chirurgico per essere risolta

Il tentativo di suicidio

La depressione che ha colpito Venditti lo ha portato a considerare il suicidio come una via d'uscita dal dolore che stava provando. In un'intervista al Corriere della Sera, l'artista ha rivelato:

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Mi ero separato da mia moglie Simona Izzo, avevo paura del pubblico e caddi in depressione. Lucio Dalla mi trovò casa in Brianza. In alcuni momenti pensai al suicidio con la macchina. L'unica cosa che mi era rimasta. Ma desistetti.

Questa confessione, ripresa da vari media, mette in luce la gravità della situazione vissuta dal cantautore. La sua testimonianza è particolarmente toccante perché rivela quanto la depressione possa essere devastante, al punto da far considerare la morte come unica alternativa alla sofferenza.

Il periodo più critico coincise con la fine del suo matrimonio, quando il dolore emotivo e la sensazione di vuoto divennero insopportabili. 

La guarigione grazie alla musica

Il percorso di guarigione di Antonello Venditti è stato possibile grazie a due elementi fondamentali: l'amicizia e la musica. Un ruolo cruciale nella sua rinascita lo ha avuto Lucio Dalla, che si accorse del suo stato di depressione e lo aiutò a uscirne.

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Lucio Dalla mi ha salvato, lo sanno tutti. Uno dei problemi della nostra vita è la depressione, che porta alla solitudine e all'idea di suicidio che sembra diventata comune. Lui se ne accorse nel 1980. Non avevo nulla, ma lui capì che io dovevo andare via da Roma. Mi portò a Carimate, a Milano. E lì mi ha curato.

Il soggiorno in Brianza, presso lo studio di registrazione di Carimate frequentato da numerosi artisti, fu un momento di confronto e condivisione importante per Venditti

Fu proprio Lucio Dalla a suggerirgli di tornare a Roma dopo il periodo trascorso in Brianza. Il ritorno nella sua città natale segnò una rinascita creativa straordinaria per Venditti:

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Scrissi alla velocità della luce 'Ci vorrebbe un amico', 'Grazie Roma' e 'Notte prima degli esami'.

Queste canzoni, diventate poi veri e propri inni generazionali, nacquero dunque da un periodo di profonda sofferenza personale ma anche di ritrovata speranza.

La guarigione definitiva, come ha raccontato lui stesso, è avvenuta grazie all'affetto del pubblico e alla passione per la sua squadra del cuore.

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Marilyn Aghemo
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