Maria Rosaria Carfagna, per tutti Mara, è una figura che incarna un percorso tanto eclettico quanto controverso. Nata a Salerno il 18 dicembre 1975, oggi segretaria nazionale di Noi Moderati e nome di peso nel centrodestra, Carfagna ha attraversato mondi diversi: dalla danza al piccolo schermo, dalla giurisprudenza alla politica di primo piano.
Con le elezioni regionali in Campania sempre più vicine, il suo nome è diventato papabile come possibile candidata governatrice, in un centrodestra che sembrava aver puntato sul sottosegretario Edmondo Cirielli ma che cerca unità e compattezza per conquistare il posto occupato da Vincenzo De Luca.
Carfagna è pronta a gettarsi nella mischia, "se il centrodestra me lo chiedesse".
In Italia di solito la politica funziona come missione: c'è qualcuno che - spesso malvolentieri - si fa carico di un problema o di un'attività perché qualcuno glielo chiede. C'è bisogno di un eroe che salvi la giornata e riporti il sereno: in Campania potrebbe toccare così a Mara Carfagna, segretaria di Noi Moderati e possibile candidata del centrodestra - a patto che sia la coalizione a chiederglielo e che Cirielli sia impossibilitato a candidarsi.
Le precisazioni inutilmente ostili di Emmanuel Macron verso l'Italia sono un oltraggio non tanto al nostro Paese quanto all'unità europea, mai importante come in questo momento. Un'Unione che punti a una maggiore inclusione nella difesa, nei commerci, nelle relazioni, così come…
— Mara Carfagna (@mara_carfagna) May 17, 2025
Ma chi è Carfagna? Cresciuta in una famiglia della borghesia salernitana, il cui padre è docente di italiano e storia e con una carriera in Forza Italia e la cui madre è originaria della provincia di Potenza, la giovane Mara si diploma in ballo al San Carlo di Napoli e per dieci anni studia pianoforte al conservatorio.
Si dedica al contempo alla recitazione e consegue la maturità scientifica al liceo "Giovanni da Procida" di Salerno. Nel 2001 si laurea in Giurisprudenza all'Università di Salerno con 110 e lode. È il piccolo schermo a dare una prima forma di notorietà a Carfagna: nel 1997 partecipa a Miss Italia classificandosi sesta, ma vincendo i titoli di Miss Cinema e Miss TV Sorrisi e Canzoni.
È co-conduttrice insieme a Fabrizio Frizzi di Domenica In (edizione 1997-98), per poi affiancare Davide Mengacci a La domenica del villaggio (2000-2004) e infine Giancarlo Magalli e Fiordaliso a Piazza Grande (2004-2006).
Sposatasi nel 2011 con l'imprenditore ed ex presidente del Siena calcio Marco Mezzaroma, Carfagna si separa dopo un anno. Dal 2013 è legata all'avvocato ed ex deputato Alessandro Rubem, con il quale ha avuto una figlia nel 2020, Vittoria.
Carfagna ha sempre navigato tra le correnti del centrodestra, mantenendo un legame personale con Silvio Berlusconi ma distanziandosi dall'ala più conservatrice. Il suo passaggio ad Azione nel 2022 era stato motivato con la necessità di trovare un centro liberale, inclusivo e attento al sud, ma anche al non appoggio di FI all'allora premier Draghi.
Le sue battaglie contro la violenza sulle donne (fu la principale promotrice della legge sullo stalking del 2008) e la sua gestione per il ministero per il Sud le hanno guadagnato rispetto anche tra gli avversari, nonostante le critiche legate ai suoi primi passi nel mondo della televisione.
#Campania2025 — Mara #Carfagna (NM): "Il candidato presidente in Campania spetta a FdI, se il candidato dovesse essere Cirielli lo sosterrei. Ma se la coalizione dovesse farmi una proposta, io sono una donna di partito e sarei tenuta a fare una seria valutazione"@PolitikosIt
— Politikos (@politikosit) May 17, 2025
Nel 2004 Carfagna era diventata coordinatrice del movimento femminile di Forza Italia in Campania, grazie anche al padre all'epoca vicino a Berlusconi. A 30 anni, nel 2006, diventò deputata nella circoscrizione Campania-2, mentre nel 2008 il Cavaliere la nominò ministra per le Pari Opportunità.
Rieletta nel 2013 con il Popolo della Libertà, aderì alla rinascita di Forza Italia nel 2014 entrò nel Comitato di presidenza del partito. Nel 2018 diventò vicepresidente della Camera, consolidando il suo ruolo di figura di spicco. Nel 2019 Berlusconi la nominò coordinatrice di Forza Italia insieme a Giovanni Toti, mentre nel 2021 arrivò il grande salto: fu nominata ministra per il Sud e la Coesione territoriale nel governo Draghi.
Dopo due anni nel partito di Calenda, Carfagna è diventata segretaria di Noi Moderati.
Le elezioni regionali del 2025 in Campania per il Consiglio di Stato dovranno tenersi entro e non oltre la fine di questo novembre. Nel frattempo, i principali partiti si preparano a una contesa che avrà riflessi anche sulle strategie nazionali del centrodestra e del centrosinistra. Il nome di Carfagna è arrivato un po' a sorpresa e sembra aver rotto quel patto che Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia avevano stretto attorno alla figura di Edmondo Cirielli, viceministro e molto apprezzato nella politica campana.
Niente fughe in avanti della #Schlein in Campania!!! Il futuro candidato alla presidenza della @Reg_Campania deve avere il consenso di #DeLuca che è una risorsa e non un ostacolo!!! @ellyesse @pdcampania @M5SCampania
— Anthony (@ATirimbo4440) May 16, 2025
La necessità di vincere contro il candidato di centrosinistra (forse Roberto Fico) ha portato la necessità di ponderare bene ogni decisione. Carfagna, con il pragmatismo da "donna di partito", ha affermato di stimare molto Cirielli e di appoggiare "con convinzione" la sua candidatura, ma riconosce di non potersi sottrarre a un'eventuale chiamata da parte dei leader di centrodestra: "Se per qualunque ragione Cirielli non fosse disponibile e la coalizione me lo chiedesse, farei una seria valutazione".
Da Maurizio Lupi a Gigi Casciello (presidente e coordinatore regionale di Noi Moderati) sono arrivati complimenti e apprezzamenti per il lavoro politico di Carfagna (perchè unisce moderati e riformisti), mentre il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi si è augurato che il candidato unitario del centrodestra ponga fine alla stagione politica di De Luca, che ha lasciato insoddisfatti tanti cittadini campani.
Mara Carfagna possibile candidata del centrodestra in Campania - Con le elezioni regionali alle porte, il nome di Carfagna è tornato in auge come alternativa unitaria al candidato inizialmente designato, Edmondo Cirielli. La segretaria di Noi Moderati ha dichiarato di essere pronta a valutare una candidatura solo se la coalizione glielo chiedesse formalmente, mantenendo un profilo da “donna di partito”.
Una carriera politica e personale eclettica - Carfagna, originaria di Salerno, ha attraversato mondi diversi: dalla danza al piccolo schermo, fino alla politica di primo piano. È stata ministra per le Pari Opportunità con Berlusconi e ministra per il Sud con Draghi, guadagnandosi rispetto trasversale per le sue posizioni moderate e il suo impegno contro la violenza sulle donne.
Equilibri instabili nel centrodestra campano - Il centrodestra è diviso tra la fedeltà a Cirielli, sostenuto da Fratelli d’Italia, e l’ipotesi di una candidatura più moderata e trasversale come quella di Carfagna. La decisione finale sarà influenzata sia da logiche interne nazionali sia dalla necessità di trovare un nome competitivo contro un possibile candidato forte del centrosinistra, come Roberto Fico.