17 May, 2025 - 18:49

Crosetto contestato al Salone del Libro: “Stop riarmo”. E De Luca? Li chiama “una banda di co…”

Crosetto contestato al Salone del Libro: “Stop riarmo”. E De Luca? Li chiama “una banda di co…”

Il Salone del Libro di Torino si è aperto con un momento di forte tensione politica. Una decina di attivisti pro-Palestina hanno cercato di manifestare contro l'invio di armi e materiale bellico a Israele, contestando il ministro della Difesa Guido Crosetto presente all'evento culturale.

Allontanati in malo modo dalle Forze dell'Ordine, i manifestanti hanno mostrato cartelli con su scritto "Stop al riarmo". Nulla che ha scalfito il buonumore di Crosetto, che ha ricordato come in democrazia tutti possano parlare.

Un siparietto divertente, infine, con il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha elegantemente dato del "cogl...." a delle persone al momento ignote. Ce l'aveva coi pro-Pal o con qualche collega di centrosinistra?

De Luca, parole criptiche a Crosetto: con chi ce l'aveva?

Tra tensioni e dichiarazioni ufficiali, il Salone del Libro torinese è stato anche teatro di momenti ironici e di polemiche non filtrate dagli algidi uffici stampa. Protagonista: Vincenzo De Luca. Il governatore della Campania si è lasciato andare a un commento colorito, ripreso da Repubblica e subito postato online: dopo essersi avvicinato a Crosetto e al presidente del Piemonte Cirio, De Luca ha detto: “C’avete un’assicurazione, campate tranquilli per altri vent’anni”, per poi lasciarsi sfuggire un secco: “Sta banda di co…i”.

Le risate dei tre politici indicano che l'argomento (o la battuta a effetto) erano divertenti e meritevoli di pacche sulle spalle e strette di mano. De Luca, non nuovo a commenti taglienti e criptici contro chi vuole scalzarlo dalla presidenza campana, ha sfruttato un altro evento culturale per mandare messaggi trasversali - come accaduto presentando il Comicon 2025.

De Luca chiude con una stoccata: “Io ho sempre avuto stima di voi democristiani. A Schlein e dem assortiti fischieranno le orecchie, vedendo arricchirsi un bestiario politico partito dai “ciucci” e finito ai “molluschi”, per arrivare alle “anime morte” e ora anche alla “banda di co…i”.

I pro-Pal contestano Crosetto: "In guerra vacci tu"

Un argomento più serio di dibattito invece è stata la manifestazione pro-Palestina che diversi manifestanti hanno cercato di organizzare al momento dell'arrivo del ministro della Difesa. La Polizia ha circondato il gruppo e lo ha accompagnato fuori il salone, mentre Crosetto si è mostrato comprensivo delle ragioni di chi lo contestava.

Ciò in nome del dialogo fra parti contrapposte, ma il meloniano ha comunque affermato i punti saldi della sua azione politica e ministeriale: "Decine di bambini palestinesi sono arrivati in Italia grazie alla Difesa. Anche quando cadono le bombe, continuiamo a mandare aiuti umanitari. La posizione italiana è sempre stata senza se e senza ma al fianco dei civili palestinesi".

Crosetto ha fatto anche riferimento all'ospedale galleggiante organizzato sulla nave Vulcano, mentre la manifestazione in sé non lo ha scalfito più di tanto: "Penso che a un Salone del libro e della cultura tutti debbano poter parlare. Nessuno ha l’autorità morale di decidere chi deve stare zitto".

Fra riarmo e frecciatine a Macron: "Certe cose se le potrebbe risparmiare..."

Il fronte umanitario è quindi al centro dell'azione del ministero della Difesa italiano, coinvolto anche - forse in maniera più laterale rispetto a quello degli Esteri - anche nel conflitto fra Ucraina e Russia. I tentativi di dialogo a Istanbul sono naufragati fra accuse incrociate di slealtà e i politici russi e ucraini non perdono occasione di rinfacciarsi i morti militari e civili.

Il gruppo dei "Volenterosi", cioè Francia, Polonia, Gran Bretagna e Germania, cercano di sostenere l'Ucraina sperando che gli USA continuino nel fornire assistenza militare agli ucraini, ma se si parla di truppe sul campo la premier Meloni ha rinfacciato al presidente francese Macron l'inutilità della sua idea.

La loquacità del politico d'Oltralpe è stata derubricata da Crosetto come “battute che tra leader si potrebbero risparmiare”, addossando a Macron una verve polemica non necessaria in tempi così complicati. L'assenza di Meloni al vertice dei "Volenterosi" non è un problema: secondo Crosetto, “Non era un vertice programmato, non era necessaria la sua partecipazione. In Italia si montano polemiche anche dove non ci sono”.

I tre punti salienti dell'articolo

  • Contestazione pro-Palestina al Salone del Libro:
    Un gruppo di attivisti ha manifestato contro la presenza del ministro della Difesa Guido Crosetto, accusando il governo italiano di inviare armi a Israele. La polizia ha rapidamente allontanato i manifestanti, mentre Crosetto ha difeso il diritto al dissenso e ha ribadito l’impegno umanitario dell’Italia a favore dei civili palestinesi.
  • Crosetto tra diplomazia e stile diretto:
    Il ministro ha rilanciato il ruolo della Difesa nei soccorsi ai bambini palestinesi, ricordando l’ospedale galleggiante della nave Vulcano. Ha anche criticato il presidente francese Macron per le sue uscite poco costruttive, minimizzando l’assenza di Meloni al vertice europeo dei “Volenterosi”.
  • De Luca show, tra battute e messaggi politici:
    Il governatore campano Vincenzo De Luca ha rubato la scena con un siparietto ironico e un insulto criptico (“banda di co…i”) che ha scatenato ipotesi sul suo reale bersaglio. Il suo “bestiario politico” si arricchisce mentre continua a inviare segnali di guerra aperta al centrosinistra campano in vista delle elezioni.
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Pasquale Narciso
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