Il Salone del Libro di Torino si è aperto con un momento di forte tensione politica. Una decina di attivisti pro-Palestina hanno cercato di manifestare contro l'invio di armi e materiale bellico a Israele, contestando il ministro della Difesa Guido Crosetto presente all'evento culturale.
Allontanati in malo modo dalle Forze dell'Ordine, i manifestanti hanno mostrato cartelli con su scritto "Stop al riarmo". Nulla che ha scalfito il buonumore di Crosetto, che ha ricordato come in democrazia tutti possano parlare.
Un siparietto divertente, infine, con il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha elegantemente dato del "cogl...." a delle persone al momento ignote. Ce l'aveva coi pro-Pal o con qualche collega di centrosinistra?
Tra tensioni e dichiarazioni ufficiali, il Salone del Libro torinese è stato anche teatro di momenti ironici e di polemiche non filtrate dagli algidi uffici stampa. Protagonista: Vincenzo De Luca. Il governatore della Campania si è lasciato andare a un commento colorito, ripreso da Repubblica e subito postato online: dopo essersi avvicinato a Crosetto e al presidente del Piemonte Cirio, De Luca ha detto: “C’avete un’assicurazione, campate tranquilli per altri vent’anni”, per poi lasciarsi sfuggire un secco: “Sta banda di co…i”.
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— Ultimora.net - POLITICS (@ultimora_pol) May 17, 2025
Le risate dei tre politici indicano che l'argomento (o la battuta a effetto) erano divertenti e meritevoli di pacche sulle spalle e strette di mano. De Luca, non nuovo a commenti taglienti e criptici contro chi vuole scalzarlo dalla presidenza campana, ha sfruttato un altro evento culturale per mandare messaggi trasversali - come accaduto presentando il Comicon 2025.
De Luca chiude con una stoccata: “Io ho sempre avuto stima di voi democristiani”. A Schlein e dem assortiti fischieranno le orecchie, vedendo arricchirsi un bestiario politico partito dai “ciucci” e finito ai “molluschi”, per arrivare alle “anime morte” e ora anche alla “banda di co…i”.
Un argomento più serio di dibattito invece è stata la manifestazione pro-Palestina che diversi manifestanti hanno cercato di organizzare al momento dell'arrivo del ministro della Difesa. La Polizia ha circondato il gruppo e lo ha accompagnato fuori il salone, mentre Crosetto si è mostrato comprensivo delle ragioni di chi lo contestava.
Ciò in nome del dialogo fra parti contrapposte, ma il meloniano ha comunque affermato i punti saldi della sua azione politica e ministeriale: "Decine di bambini palestinesi sono arrivati in Italia grazie alla Difesa. Anche quando cadono le bombe, continuiamo a mandare aiuti umanitari. La posizione italiana è sempre stata senza se e senza ma al fianco dei civili palestinesi".
"Oggi, in occasione della cerimonia di cambio al vertice dell’#AeronauticaMilitare, ho voluto salutare chi, lontano dai riflettori, ha reso possibile tutto questo.
— Ministero Difesa (@MinisteroDifesa) May 15, 2025
Sono loro – tecnici, operatori, personale di supporto – che lavorano dietro le quinte, con dedizione e passione. A… pic.twitter.com/HKCQsGaGBz
Crosetto ha fatto anche riferimento all'ospedale galleggiante organizzato sulla nave Vulcano, mentre la manifestazione in sé non lo ha scalfito più di tanto: "Penso che a un Salone del libro e della cultura tutti debbano poter parlare. Nessuno ha l’autorità morale di decidere chi deve stare zitto".
Il fronte umanitario è quindi al centro dell'azione del ministero della Difesa italiano, coinvolto anche - forse in maniera più laterale rispetto a quello degli Esteri - anche nel conflitto fra Ucraina e Russia. I tentativi di dialogo a Istanbul sono naufragati fra accuse incrociate di slealtà e i politici russi e ucraini non perdono occasione di rinfacciarsi i morti militari e civili.
Oggi un gruppo pacifico in difesa della Palestina ha contestato il ministro della difesa Crosetto che è stato accerchiato e allontanato dai carabinieri.
— Angelo Sabó (@AngeloSab82) May 17, 2025
Ah Crosetto mi ha bloccato su X! #FreePalestine ???????? pic.twitter.com/GLRvw81QJM
Il gruppo dei "Volenterosi", cioè Francia, Polonia, Gran Bretagna e Germania, cercano di sostenere l'Ucraina sperando che gli USA continuino nel fornire assistenza militare agli ucraini, ma se si parla di truppe sul campo la premier Meloni ha rinfacciato al presidente francese Macron l'inutilità della sua idea.
La loquacità del politico d'Oltralpe è stata derubricata da Crosetto come “battute che tra leader si potrebbero risparmiare”, addossando a Macron una verve polemica non necessaria in tempi così complicati. L'assenza di Meloni al vertice dei "Volenterosi" non è un problema: secondo Crosetto, “Non era un vertice programmato, non era necessaria la sua partecipazione. In Italia si montano polemiche anche dove non ci sono”.