Il 26 dicembre 2022, Francesca Ercolini, magistrato di 51 anni, fu trovata senza vita - con un foulard stretto al collo e legato a una scala - nella sua casa di Pesaro. Si parlò subito di suicidio. Tante cose, però, ad oggi, non tornano e i familiari, guidati dalla madre Carmela Fusco, rappresentata dall'avvocato Giuseppe Lattanzio, hanno chiesto di riaprire il caso, convinti che dietro la tragedia possa nascondersi una verità ancora tutta da scoprire.
Fusco, che non ha mai creduto alla versione "ufficiale" - secondo cui la figlia, Francesca, si sarebbe tolta la vita - ha raccolto, in questi anni, una serie di nuovi indizi e testimonianze. Mettendo in evidenza tutte le incongruenze emerse dopo il rinvenimento del cadavere della 51enne, ha chiesto quindi di tornare ad indagare.
La Procura de L'Aquila, che ha riaperto il caso, ha già posto sotto sequestro l'abitazione in cui la giudice - all'epoca in servizio presso la seconda sezione civile del tribunale di Ancona - viveva insieme al figlio minorenne e al marito e in cui, all'indomani del Natale 2022, fu ritrovata cadavere, con un foulard stretto attorno al collo.
Tra i prossimi passi, ci sarà la riesumazione della salma per una nuova autopsia. Ma si ricostruirà anche la scena del ritrovamento del corpo. L'obiettivo è chiarire se davvero la donna si sia tolta la vita ed escludere qualsiasi pista alternativa. Lo riporta Il Corriere della Sera.
L'incarico per i nuovi accertamenti sarà conferito ai periti il prossimo venerdì, 23 maggio; intanto, gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati sei persone. Oltre al marito della vittima, l'avvocato Lorenzo Ruggeri, sono finiti sotto indagine anche il medico legale che eseguì la proma autopsia e quattro funzionari delle forze dell'ordine, tra cui uno ormai in pensione. Le accuse loro rivolte a vario titolo sono pesanti e comprendono depistaggio, falsità ideologica, violazione del segreto istruttorio e omissione d'atti d'ufficio. Accuse che gli stessi indagati respingono.
La svolta è arrivata dopo la presentazione di un esposto da parte della madre della vittima. Fusco, però, si era già espressa sul caso. Ancor prima che Francesca fosse trovata morta (a dare l'allarme furono il figlio e il marito), aveva inviato alla Questura una lettera anonima in cui, in pratica, chiedeva di attenzionare la famiglia Ruggeri-Ercolini.
Questo perché sospettava che la figlia vivesse in un "contesto domestico difficile" e fosse vittima di violenze e maltrattamenti. Dopo il presunto suicidio, la donna consegnò alle autorità foto di lividi e chat. Elementi che portarono all'apertura di indagini per istigazione al suicidio e maltrattamenti nei confronti sia del marito sia del figlio minorenne.
Quelle indagini sarebbero tuttora aperte. Intanto la nuova inchiesta potrebbe riscrivere la storia di quanto accadde quel giorno, gettando nuova luce su un caso che ha scosso profondamente la comunità locale. Francesca, con una famiglia benestante e apparentemente tranquilla, era da tutti conosciuta e benvoluta.
Il servizio di Telemolise - 17 maggio 2025.
La sua vicenda richiama alla mente altri casi che, sebbene diversi per contesto, hanno in comune gli stessi interrogativi. Tra questi, quello di Liliana Resinovich, trovata morta nel gennaio 2022, dopo essere scomparsa da giorni a Trieste. Anche in quel caso si parlò subito di suicidio; successive indagini hanno aperto a scenari differenti, puntando i riflettori sul contento familiare. Le indagini sono ancora in corso. Nel mirino degli inquirenti c'è, al momento, il marito, Sebastiano Visintin.