20 May, 2025 - 20:50

Il Remigration Summit divide il governo: ennesimo disaccordo tra Forza Italia e Lega?

Il Remigration Summit divide il governo: ennesimo disaccordo tra Forza Italia e Lega?

Ancora attriti tra i partiti della maggioranza di governo. Questa volta, a far discutere Lega e Forza Italia è il "Remigration Summit", l'evento svoltosi a Gallarate, in provincia di Varese, lo scorso sabato, che ha visto la partecipazione di quattrocento esponenti dell'estrema destra europea. Inizialmente l'evento si sarebbe dovuto tenere a Milano, ma alla fine è stato spostato nel Varesotto.

Nel corso dell'evento si è parlato di espulsioni di massa di immigrati anche di terza generazione, poiché considerati incompatibili con la cultura italiana ed europea. Proprio sulla partecipazione di estremisti da tutta Europa, Forza Italia ha assunto una posizione molto critica: la Lega non avrebbe dovuto prendere parte. È intervenuto, nel corso del Remigration Summit, il generale ed eurodeputato Roberto Vannacci, esprimendo pieno sostegno ai presenti.

Già in passato, Forza Italia ha espresso posizioni molto critiche sui rapporti tra il Carroccio e i partiti ultraconservatori europei. Basti pensare ai mesi che hanno preceduto le elezioni europee del 2024 e alla vicinanza di Salvini all'Afd tedesco o al Rassemblement National francese. Oggi l'incompatibilità della Lega con Forza Italia si sente ancora di più, al di là dei tentativi di mediazione che spesso ci sono stati per garantire la stabilità del governo Meloni.

Forza Italia e il Remigration Summit

Idee inaccettabili proposte da estremisti, molto lontane dai principi europeisti e liberali dei quali Forza Italia si è sempre fatta promotrice. In sintesi, questo è il pensiero degli esponenti del partito fondato da Silvio Berlusconi, che negli scorsi giorni ha duramente condannato la presenza della Lega all'evento di Gallarate.

La partecipazione del Carroccio all'evento, a partire dal videomessaggio di Vannacci fino alla difesa dei presenti da parte di alcuni esponenti di punta del partito di Salvini, è considerata un gesto fuori luogo e lontano dall'atteggiamento che un partito di governo dovrebbe mantenere.

La denuncia arriva dal coordinatore lombardo di Forza Italia, Alessandro Sorte, che ha definito le tesi di chi ha organizzato l'evento come "orribili", per poi ribadire che questo tipo di destra non avrà mai nulla a che vedere con il partito azzurro.

La distanza ideologica tra Lega e Forza Italia

Pochi i commenti da parte di esponenti nazionali del partito che, sicuramente, non avranno visto di buon occhio quanto avvenuto a Gallarate e la partecipazione della Lega. Del resto, il rapporto tra il Carroccio e l'estrema destra è motivo di fastidi per Forza Italia e spesso questi malumori sono difficili da nascondere.

Basti pensare alle elezioni europee del 2024, quando Salvini ha insistito per avere come alleati Le Pen e Weidel, l'una leader del Rassemblement National e la seconda di Alternative für Deutschland. Già in quelle occasioni, Tajani ha sempre detto che Forza Italia fa parte dei Popolari europei e che rifiuta la vicinanza a partiti con ideologie del genere. Questo ha fatto entrare spesso il segretario di Forza Italia in conflitto con il suo corrispettivo nella Lega, Matteo Salvini.

Lo stesso leader del Carroccio cerca ormai da tempo di costruire uno spazio più a destra di Fratelli d'Italia, divenuto un partito istituzionale a tutti gli effetti. Una differenza che si vede nell'approccio al Remigration Summit, dove Fratelli d'Italia ha preferito non commentare o sbilanciarsi.

Rischio spaccatura?

Già sul terzo mandato, qualche giorno fa, la Lega ha espresso una posizione diversa da quella del governo Meloni, dimostrando che, quando vuole, può fare da "parte dissidente" all'interno della coalizione di governo. Certo, questa non è la prima volta che il Carroccio porta avanti le sue teorie remando contro la linea dell'esecutivo nazionale.

Qualche mese fa, il Carroccio - a differenza di Fratelli d'Italia e Forza Italia - ha votato "no" al riarmo europeo. Anche l'autonomia differenziata, tanto voluta dalla Lega, ha suscitato non pochi dubbi per gli altri due partiti di governo. Finora, però, la mediazione di Meloni e l'esigenza di mantenere in piedi il governo hanno avuto la meglio.

 Riassunto in tre punti

  • Scontro Lega–Forza Italia: La partecipazione della Lega al "Remigration Summit" ha provocato dure critiche da parte di Forza Italia, che accusa il Carroccio di legittimare posizioni estremiste incompatibili con i valori europeisti.
  • Divergenze ideologiche: Le differenze tra Lega e Forza Italia, già evidenti in passato su alleanze europee, si sono accentuate ulteriormente, mettendo in discussione la coesione della coalizione di governo.
  • Stabilità a rischio: Le tensioni crescenti, insieme a recenti divergenze su temi come riarmo europeo e autonomia, alimentano il rischio di una spaccatura all’interno della maggioranza guidata da Giorgia Meloni.
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Francesco Fatone
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