L’addio di Luciano Spalletti alla Nazionale italiana non è stato solo segnato dall’annuncio ufficiale dell’esonero, ma anche da un momento di forte tensione emotiva durante la conferenza stampa che ha seguito la comunicazione della FIGC.
Il tecnico toscano, visibilmente provato, ha lasciato la sala stampa in anticipo, interrompendo bruscamente il confronto con i giornalisti.
La conferenza stampa di Luciano Spalletti era stata convocata d’urgenza alla vigilia della partita contro la Moldova, dopo la pesante sconfitta per 3-0 subita in Norvegia che ha compromesso in modo quasi irreparabile il cammino verso il Mondiale 2026.
In quell’occasione, il presidente federale Gabriele Gravina aveva già comunicato al tecnico la decisione di sollevarlo dall’incarico, lasciandogli la possibilità di guidare la squadra per l’ultima volta proprio contro la Moldova.
Spalletti si è presentato davanti ai giornalisti per spiegare la situazione e annunciare pubblicamente il suo addio, ma il clima era inevitabilmente teso. Le domande dei cronisti, molte delle quali puntavano sulle responsabilità personali e su eventuali “tradimenti” all’interno del gruppo, hanno contribuito ad aumentare la pressione emotiva sul tecnico.
Giusta o sbagliata la scelta dell’esonero, tu Federazione Italiana non puoi permettere di fare uscire una notizia del genere a ridosso di una conferenza stampa con uno dei protagonisti messi così alla gogna
— Michele ????️????️ (@Megheee_) June 8, 2025
Spalletti ha le colpe ma Gravina è il killer. pic.twitter.com/urmZUaoeCg
Il punto di rottura è arrivato quando a Spalletti è stato chiesto se si fosse sentito “tradito” da qualcuno all’interno della Federazione o dello staff tecnico.
Di fronte a questa domanda, il tecnico ha iniziato a rispondere, citando nomi come Gravina e altri membri dello staff, ma si è improvvisamente interrotto, visibilmente emozionato e scosso. Dopo una breve pausa, Spalletti ha deciso di lasciare la sala stampa senza concludere la risposta e senza salutare i presenti.
Questo gesto ha colpito tutti i presenti e ha immediatamente fatto il giro dei media, diventando il simbolo del momento di grande difficoltà personale e professionale vissuto dall’allenatore.
Non si è trattato di un semplice abbandono per rabbia, ma di una vera e propria manifestazione di disagio e delusione, sia per l’esito sportivo che per il modo in cui si è conclusa la sua avventura azzurra.
Dalle dichiarazioni rilasciate prima di lasciare la conferenza, emerge chiaramente il senso di delusione e di responsabilità che Spalletti ha provato in questi giorni. Il tecnico ha ribadito più volte di non aver mai pensato di dimettersi spontaneamente, sottolineando il suo attaccamento alla maglia azzurra e la volontà di continuare a lavorare anche nei momenti difficili.
Tuttavia, ha dovuto prendere atto della decisione della Federazione, accettando l’esonero come conseguenza dei risultati negativi ottenuti.
Spalletti ha anche espresso il suo rammarico per non essere riuscito a trasmettere ai giocatori la sua idea di calcio e per non aver saputo tirar fuori il meglio dalla squadra, ammettendo di essere deluso soprattutto da se stesso. Il tecnico ha ringraziato la Federazione per il sostegno ricevuto, ma non ha nascosto il dolore per il fallimento sportivo e per la fine anticipata del suo progetto.
L’uscita anticipata di Spalletti dalla conferenza stampa va letta come un gesto profondamente umano, dettato dalla difficoltà di gestire un momento di forte pressione emotiva.
Il tecnico, noto per il suo carattere passionale e diretto, ha preferito interrompere il confronto con la stampa piuttosto che rischiare di lasciarsi andare a parole o reazioni che avrebbero potuto peggiorare ulteriormente la situazione.
In definitiva, Spalletti ha abbandonato la conferenza stampa in anticipo perché sopraffatto dall’emozione e dalla delusione per la fine della sua esperienza sulla panchina della Nazionale. Un gesto che racconta meglio di tante parole il peso e la responsabilità che accompagnano chi guida l’Italia, soprattutto nei momenti più difficili.