L’Italia rappresenta uno degli snodi strategici più importanti per la NATO e per la presenza militare statunitense in Europa e nel Mediterraneo.
Con oltre 120 basi ufficiali tra NATO e USA, a cui si aggiungono installazioni segrete e centri di comando, il nostro Paese ospita una delle più fitte reti militari occidentali al di fuori degli Stati Uniti.
Ecco una panoramica delle principali basi regione per regione.
Base aerea di Aviano (Pordenone): è la più grande base aerea americana del Mediterraneo e ospita il 31st Fighter Wing dell’USAF, con presenza di armi atomiche. È cruciale per le operazioni NATO in Europa, Africa e Medio Oriente.
Ghedi (Brescia): base aerea che ospita bombe nucleari, congiuntamente gestita da Aeronautica italiana e USAF.
La Spezia: sede del Centre for Maritime Research and Experimentation della NATO, specializzato in ricerca scientifica e tecnologica.
Poggio Renatico (Ferrara): Deployable Air Command and Control Centre, per il controllo dello spazio aereo NATO.
Camp Darby (tra Pisa e Livorno): uno dei principali centri logistici USA in Europa, deposito di munizioni e materiale bellico per operazioni in Europa, Nord Africa e Medio Oriente.
Napoli: qui si trova il Comando NATO (JFC Naples), uno dei due principali centri di comando operativi dell’Alleanza, oltre a comandi USA per il Mediterraneo.
Crotone e Sellia Marina (Catanzaro): stazioni di telecomunicazione e radar USA-NATO.
La Sardegna è una delle regioni italiane più coinvolte nella cosiddetta “servitù militare”, ovvero l’occupazione di ampie porzioni di territorio da parte di installazioni militari, molte delle quali utilizzate dalla NATO e dagli alleati, in particolare dagli Stati Uniti. L’isola ospita alcune delle più grandi e strategiche basi e poligoni d’Europa, con un impatto significativo sia sul territorio che sulla popolazione locale.