27 Jun, 2025 - 10:06

Chi è Giordano Bruno Guerri? Biografia e vita privata dello storico

Chi è Giordano Bruno Guerri? Biografia e vita privata dello storico

Figura tra le più originali e controverse della cultura italiana contemporanea, Giordano Bruno Guerri è uno storico, saggista e giornalista noto per i suoi studi sul fascismo, la storia del Novecento e i rapporti tra italiani e Chiesa cattolica. Presidente del Vittoriale degli Italiani e autore prolifico, Guerri si è spesso distinto per il suo approccio anticonformista e per una vita privata segnata da esperienze fuori dagli schemi.

Giordano Bruno Guerri: età e origini

Giordano Bruno Guerri nasce il 21 dicembre 1950 a Iesa, una piccola frazione di Monticiano, in provincia di Siena, da una famiglia di origine contadina. Oggi ha 74 anni. Figlio unico di Gina Guerri e Febo Anselmi, detto Ebo, cresce in un ambiente rurale e profondamente cattolico, nonostante il nome di battesimo evocativo di eresie e rotture con la tradizione.

La sua infanzia è segnata dalle difficoltà economiche dei genitori, che dopo aver lasciato la campagna tentano la fortuna prima come operai, poi gestendo una trattoria e un negozio di alimentari, attività che però non hanno successo. Negli anni Sessanta la famiglia si trasferisce a Colle di Val d’Elsa e poi, nel 1965, nell’hinterland milanese, a Ospiate di Bollate, dove Guerri alterna gli studi a lavori saltuari per contribuire al bilancio familiare.

Il rapporto con le proprie radici è per Guerri motivo di orgoglio: si definisce “etrusco al cento per cento senza contaminazioni”, citando una ricerca del CNR secondo cui l’area di Monticiano sarebbe rimasta etnicamente immutata per tremila anni. La sua adolescenza è segnata anche da una vicenda familiare complessa: il padre, già sposato, non poté riconoscerlo alla nascita a causa delle leggi dell’epoca, e solo dopo l’introduzione del divorzio i genitori poterono sposarsi ufficialmente e dargli il doppio cognome.

Vita privata di Giordano Bruno Guerri

La vita privata di Giordano Bruno Guerri è stata spesso oggetto di curiosità, anche per la sua inclinazione a raccontarsi senza filtri. Nell’intervista pubblicata il 27 giugno 2025, Guerri ricorda la sua infanzia da figlio unico, cresciuto in una famiglia segnata da una storia d’amore travagliata tra i genitori, che solo dopo anni riuscirono a sposarsi legalmente. Il rapporto con la madre, donna determinata e caparbia, è centrale nella sua formazione, mentre la figura paterna resta per lungo tempo in ombra, a causa delle complicazioni legali e sociali legate al concubinato nell’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta.

Giordano Bruno Guerri ha una moglie: Paola Veneto, ma non è noto se la coppia abbia dei figli.

Guerri non ha mai nascosto il suo spirito libero e la sua curiosità verso la vita. Ha raccontato di aver vissuto il Sessantotto “come cane sciolto ringhiante, ma non politicizzato”, attratto soprattutto dalla rivoluzione sessuale che quel periodo portava con sé. “Ho fatto il ’68 per il sesso”, ha dichiarato, sottolineando come dopo quella stagione la sua vita sentimentale e sessuale sia stata particolarmente vivace. Non ha esitato a parlare anche delle sue esperienze omosessuali, dichiarando di averle spesso esagerate in passato per rispondere con ironia a chi voleva etichettarlo.

Attualmente, Guerri si definisce una persona “libera”, con idee di sinistra ma senza appartenenze politiche rigide. Ama gli animali e si dichiara pentito delle atrocità che la specie umana infligge loro, mostrando una sensibilità che va oltre l’immagine dello storico provocatore.

Carriera

La carriera di Giordano Bruno Guerri è ricca e poliedrica. Dopo aver conseguito la maturità nel 1969, si iscrive alla facoltà di Lettere Moderne all’Università Cattolica di Milano, scegliendo l’indirizzo di Storia Contemporanea per approfondire il periodo fascista, che riteneva troppo superficialmente trattato dagli storici dell’epoca. Si laurea con lode nel 1974 con una tesi su Giuseppe Bottai, pubblicata poi da Feltrinelli, che lo impone all’attenzione come uno degli storici più innovativi sugli studi sul fascismo.

Negli anni Settanta lavora come correttore di bozze e redattore presso Garzanti, scrivendo anche un manuale di norme grafiche e redazionali rimasto in uso per decenni. Nel 1985 viene nominato direttore del mensile “Storia illustrata”, portando le vendite da 60.000 a 150.000 copie in poco più di un anno. Successivamente diventa direttore editoriale della Mondadori e dirige il mensile “Chorus”.

Guerri è autore di numerosi saggi storici e biografie, tra cui lavori su Curzio Malaparte, Maria Goretti, Galeazzo Ciano, Gabriele D’Annunzio e Benito Mussolini. Dal 2008 è presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, dedicata a D’Annunzio, e insegna Storia Contemporanea all’Università Guglielmo Marconi di Roma, dopo aver tenuto corsi anche a Madrid, Rio de Janeiro, Salerno e Ginevra.

Collabora da anni come opinionista con “Il Giornale”, ha condotto programmi televisivi e ricoperto ruoli di rilievo in istituti culturali. Il suo ultimo libro, “Benito. Storia di un italiano”, è uscito nel 2024.

Giordano Bruno Guerri resta una delle voci più originali e controcorrente della cultura italiana, capace di unire rigore storico e spirito anticonformista, sia nella vita pubblica che privata.

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