Enrico Mentana, volto iconico del giornalismo televisivo italiano, è di nuovo al centro dell’attenzione mediatica per un possibile addio alla direzione del Tg La7.
Dopo quindici anni alla guida del telegiornale della rete di Urbano Cairo, le sue recenti dichiarazioni sui social hanno alimentato le voci su un imminente ritiro dal ruolo che lo ha consacrato tra i direttori più seguiti e apprezzati del panorama nazionale.
Il 23 giugno 2025, Mentana ha pubblicato un post su Instagram che ha subito fatto il giro delle redazioni: “Il 2 luglio saranno 15 anni da quando presi la guida del TgLa7. Un grande viaggio, anche per me che pure avevo vissuto i primi 12 anni del Tg5, e da redattore ne avevo trascorsi 9 al Tg1. Tutti intensissimi, ed esaltanti. Tutti affrontati come fosse stato ‘per sempre’, senza mai pensare a un altrove, a cosa fare dopo. Ma il più grande insegnamento è un altro: devi capire tu quando è il momento di staccare, senza che siano gli altri, o il pubblico, a dirtelo”.
Parole che hanno il sapore di un bilancio personale, ma anche di un possibile commiato. Il contratto di Mentana con La7 scade a fine 2026, ma il messaggio diffuso a 18 mesi dalla scadenza sembra un preludio a un addio anticipato.
Nelle ore successive, Mentana ha voluto rassicurare i suoi molti sostenitori. In un altro post, ha ringraziato chi gli ha scritto messaggi di affetto e ha assicurato: “Non scomparirò”. Una frase che lascia intendere la volontà di non abbandonare del tutto la scena pubblica, pur lasciando aperte tutte le ipotesi sul suo futuro professionale.
Cosa potrebbe fare Mentana dopo il Tg La7? Le opzioni, per un giornalista del suo calibro, non mancano.
Mentana potrebbe scegliere di dedicarsi a nuovi format giornalistici, magari in ambito digitale o su piattaforme streaming. Già in passato ha dimostrato di saper innovare il linguaggio dell’informazione televisiva e non è escluso che possa cimentarsi in una nuova avventura, magari più libera dai vincoli della televisione generalista.
Non si possono escludere collaborazioni con altre testate, sia televisive che della carta stampata o online. Il suo nome è stato in passato accostato a Discovery, ma anche a progetti editoriali indipendenti. La sua esperienza e la sua autorevolezza sarebbero un valore aggiunto per qualsiasi redazione.
Mentana potrebbe anche scegliere di ridurre il suo impegno quotidiano, dedicandosi a ruoli di opinionista, ospite fisso in talk show o docente di giornalismo. Il suo stile diretto e la sua capacità di analisi lo rendono una presenza ambita nei dibattiti televisivi e nei corsi universitari.
Non va sottovalutata la possibilità che Mentana si dedichi a progetti di divulgazione culturale o a iniziative nel terzo settore, sfruttando la sua popolarità per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi civili e sociali.
Qualunque sarà la scelta di Mentana, il suo addio al Tg La7 segnerà la fine di un’epoca. In quindici anni ha trasformato il telegiornale in un punto di riferimento per l’informazione indipendente e puntuale, capace di raccontare la politica e l’attualità con uno stile unico, fatto di rigore e ironia.
Anche i suoi “siparietti” in diretta, come quello recente con Goffredo Buccini, sono diventati virali e testimoniano la sua capacità di essere sempre al passo con i tempi, senza mai perdere autenticità.