12 Jul, 2025 - 13:36

Temptation, non tutto va in onda; la Mennoia ammette: "Il pubblico non vede tutto"

Temptation, non tutto va in onda; la Mennoia ammette: "Il pubblico non vede tutto"

Ogni estate, milioni di italiani si incollano allo schermo per seguire le sorti delle coppie di Temptation Island, tra falò infuocati, lacrime e video che scatenano il panico. Basta dire che l'ultima puntata ha superato il 30% di share!

Ma cosa succede davvero quando le telecamere sembrano spegnersi? Esiste una verità nascosta che la produzione decide di non mandare in onda? A fare luce su questo mistero è la mente del programma, Raffaella Mennoia, storico braccio destro di Maria De Filippi. Scendiamo nei dettagli.

Raffaella Mennoia ammette che il pubblico non vede tutto di Temptation Island

La Mennoia ha deciso di mettere in chiaro le regole non scritte del reality più atteso dell'estate. E la sua risposta è netta: sì, ci sono cose che non vedremo mai.

Chi si aspetta un racconto voyeuristico, fatto di tradimenti espliciti (come accade invece nella versione spagnola, dove grazie a telecamere a infrarossi, i poveri fidanzati vedono il partner avere rapporti intimi con gli altri) e drammi costruiti a tavolino, rimarrà deluso.

La Mennoia, in più occasioni, ha tracciato una linea invalicabile: "A Temptation Island non c'è bisogno di mettere in scena la rottura di un legame". La scelta editoriale è precisa e consapevole. Le scene di intimità fisicamente esplicite, quelle che in altre versioni internazionali del format vengono mostrate senza filtri, in Italia vengono sistematicamente tagliate.

La produzione preferisce usare l'arte dell'allusione: un'immagine che sfuma nel nero, un montaggio che lascia intuire senza mostrare, preservando così l'essenza emotiva delle relazioni e la dignità dei protagonisti. E dietro questa decisione, ovviamente, c'è Maria.

Mennoia è chiara: nessuno a Temptation recita

Eppure, nonostante questi tagli "di buon gusto", Raffaella Mennoia difende a spada tratta l'autenticità del format. L'idea che il programma sia costruito o che le coppie recitino una parte viene respinta con forza.

Il segreto di questa veridicità e aderenza alle storie vere, risiede in un processo di casting lungo e meticoloso, che inizia già a fine inverno. Per mesi, gli autori esaminano le candidature, incrociano i racconti dei partner, analizzano messaggi e fotografie per capire chi è spinto da motivazioni reali e chi cerca solo visibilità.

"Non è mai successo di pensare: ‘questo è fake’", ha dichiarato con sicurezza la Mennoia. Questo grazie alll'enorme lavoro di selezione che garantisce la genuinità delle storie che vediamo.

Insomma, la versione italiana di Temptation Island non è un programma per guardoni, né un programma sul tradimento concreto, ma, come spiega la sua autrice, "sull'amore e sull'attesa del tradimento". L'obiettivo non è il sensazionalismo, ma l'introspezione. Come dice sempre Filippo, è un viaggio nei sentimenti.

La telecamera si concentra sulla fragilità dei sentimenti, sui dubbi che logorano una relazione, sulla difficoltà di comunicare e sulla paura di perdere la persona che si ama. È un esperimento che mette le coppie di fronte a uno specchio, costringendole a confrontarsi con le proprie insicurezze.

Non vedremo mai scene hot, quindi?

No, mai. La produzione fa una promessa al suo pubblico e la mantiene ogni anno: vi mostreremo la verità delle emozioni, non la crudezza degli atti. 

Le scene "hot" esistono, eccome, e vengono anche registrate. Ma il montaggio finale sceglie di proteggere i protagonisti e di affidarsi all'intelligenza dello spettatore. Come dice la stessa Mennoia, "chi vuole capire, capisce".

La vera tentazione, alla fine, non è quella fisica, ma quella di guardarsi dentro fino in fondo. E per raccontare questo, non c'è bisogno di essere volgari ed espliciti, ça va sans dire!

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