Se pensavi di aver capito tutto, preparati a ricrederti. Il finale di Soleil Noir, il thriller psicologico che ha tenuto incollati migliaia di spettatori, cambia le carte in tavola proprio quando credevi di aver trovato tutte le risposte.
Tra identità svelate, doppi giochi e rivelazioni inquietanti, l’ultima puntata lascia un segno indelebile – e un mare di domande. In questo articolo analizziamo nei dettagli il colpo di scena finale (attenzione: spoiler alert).
Un'eredità macchiata di sangue, un segreto custodito per venticinque anni e una vendetta servita fredda.
La prima stagione di Soleil Noir, il nuovo thriller francese che sta conquistando Netflix, si chiude con un finale sconvolgente e magnetico, che lascia lo spettatore sconvolto dai cambi di passo che prende la trama.
Alba pensava di aver trovato solo un lavoro estivo, ma ha finito per scoprire un passato che le era stato rubato e un intreccio di bugie e omicidi orchestrato nei minimi dettagli. Ma chi ha ucciso davvero il patriarca Arnaud? E qual è il vero ruolo di Nadia, tornata dal nulla per riprendersi tutto? Facciamo ordine nel caos.
Il primo mistero su cui si regge l'intera serie è la morte di Arnaud Lasserre, il potente proprietario del Domaine. Il suo corpo viene ritrovato da Alba, l'ultima arrivata, che diventa subito la sospetta numero uno. Il movente sembra perfetto: un testamento a sorpresa la rivela come figlia segreta del defunto, rendendola erede di una parte della fortuna di famiglia. Una trappola perfetta. Ma la verità è un'altra.
La fredda burattinaia dietro la morte del patriarca è sua nipote, Manon. Avvocata tanto brillante quanto spietata, Manon scopre che il nonno aveva fatto rinchiudere sua madre, Josephine, in una clinica psichiatrica per impedirle di lasciare il marito Mathieu, dopo aver scoperto la sua relazione con una semplice raccoglitrice di fiori, Nadia.
Per vendicare la madre e punire l'uomo che ha distrutto la sua famiglia, Manon mette in scena un piano diabolico: attira Alba con un finto colloquio, manipola le prove e semina il panico. È lei a uccidere Arnaud, ma non sarà lei a pagarne il prezzo.
È qui che la tragedia si complica, tingendosi di un'ambiguità morale quasi insopportabile. Il cuore della serie è il rapporto tra Alba e suo figlio adolescente, Leo.
Quest'ultimo, nel tentativo di difendersi da quello che crede essere il suo rapitore, uccide accidentalmente con una freccia Hadrien, il fratello di Manon.
Di fronte a questa tragedia, Alba, da madre disperata, fa un patto con il diavolo. Propone a Manon un accordo glaciale: farà ricadere la colpa dell'omicidio di Arnaud sul corpo di Hadrien, già morto, per proteggere suo figlio Leo. Manon, messa alle strette, accetta il silenzio. Invece di eliminarla, Alba le concede una seconda chance, ma a un prezzo altissimo. La giustizia viene sacrificata sull'altare dell'amore materno.
Ma il colpo di scena più grande deve ancora arrivare. Per tutta la stagione, crediamo che Alba sia figlia del patriarca Arnaud. Sbagliato. Il suo vero padre è Mathieu, il figlio di Arnaud. E sua madre è Nadia, la raccoglitrice di fiori di cui Mathieu si era innamorato e che era stata fatta sparire nel nulla.
Arnaud, da despota controllore, e non da brava persona quale crediamo sia per tutta la serie, aveva orchestrato tutto: aveva nascosto la gravidanza di Nadia, occultato la nascita di Alba e mentito per decenni.
Il finale ci porta all'ultima, sconvolgente rivelazione. Nadia, che tutti credevano scomparsa o morta, riappare. Ora è una ricca e potente imprenditrice, una parfumeuse di successo tornata per riacquistare il Domaine Lasserre. La sua espressione è indecifrabile. Cosa signfica quel sorrisetto?
È tornata per ricostruire sulle ceneri di tanto dolore o per completare una vendetta rimasta in sospeso? Il sole nero non ha ancora smesso di oscurare il destino della famiglia Lasserre e sicuramente ci sarà una seconda stagione.