Con la sua atmosfera noir e i colpi di scena da thriller classico, Fatale – Doppio inganno, questa sera in prima serata su Rete 4, è uno di quei film che ti fanno sorgere spontanea una domanda: “Ma sarà successo davvero?”.
La protagonista è una magnetica Hilary Swank nei panni di una detective dai metodi discutibili e con una doppia vita inquietante. Il film mescola tradimenti, vendette e ossessioni e riesce a tenere lo spettatore incollato fino all'ultimo colpo di scena.
Ma è tutto frutto della fantasia degli sceneggiatori o c’è qualcosa di vero dietro questa storia?
Prima di continuare nella lettura, guarda il trailer grazie a MovieDigger:
Attenzione alle scappatelle di una notte, possono cambiare l'intero corso della vostra vita. È quello che succede in questo film a un uomo di successo con una vita apparentemente perfetta.
La scappatella di una notte diventa un incubo da cui è impossibile svegliarsi. La ricetta è un classico, un'eco potente di quel capolavoro di tensione che fu "Attrazione Fatale" nel 1987.
Ed è proprio su questa scia che si inserisce "Doppio Inganno", un thriller diretto da Deon Taylor che non mira a reinventare il genere, ma a celebrarne gli eccessi con uno stile patinato e un divertimento quasi sfacciato.
Doppio Inganno non è una storia vera. È un'opera di finzione liberamente ispirato al capolavoro con Michael Douglas e Glenn Close, "Attrazione Fatale" del 1987.
Il film tratta comunque temi che spesso si verificano nella realtà, come il gaslighting e la manipolazione.
La storia ci presenta Derrick (Michael Ealy), un agente sportivo affermato, sposato con una moglie che ama e con una casa da sogno. Una vita apparentemente perfetta, ma in bilico.
Durante un addio al celibato a Las Vegas, l'uomo cede stupidamente alla tentazione e passa una notte con l'affascinante e misteriosa Val (un'inquietante Hilary Swank).
Un errore da dimenticare, pensa lui. Ma il passato torna a bussare, letteralmente, quando un intruso irrompe in casa sua e quasi lo uccide. A indagare sul caso arriva una detective decorata e inflessibile: Val. Esatto, quella Val. E da lì, la discesa agli inferi è assicurata.
E qui, quando lo spettatore crede di aver già capito tutto – la donna ossessionata che perseguita l'uomo che l'ha usata – il film cambia marcia.
Lo sceneggiatore David Loughery sembra si sia divertito a disseminare la trama di deviazioni inaspettate, sacrificando la logica sull'altare del puro intrattenimento. Chi è davvero Val? Qual è la sua storia? E cosa sta succedendo veramente nella vita apparentemente perfetta di Derrick?
Innanzitutto per l'interpretazione audace e sinistra di Hilary Swank, che dopo "The Hunt" dimostra ancora una volta di trovarsi perfettamente a suo agio nel ruolo della "cattiva", tenendo in scacco tanto il protagonista quanto il pubblico.
Michael Ealy è perfetto nel ruolo della preda intrappolata in una rete sempre più stretta, un uomo per cui si arriva a tifare pur volendo urlare contro le sue ingenuità.
Il secondo motivo è l'estetica del film. La fotografia del maestro Dante Spinotti è lussuosa, patinata, quasi tirata a lucido. Le auto di lusso, le case di design, le luci al neon di Las Vegas: tutto brilla, creando un mondo borghese e scintillante che fa da perfetto contrasto all'oscurità che si nasconde sotto la superficie.
Se amate le storie contorte e dove nulla è come sembra, beh non potete assolutamente perdervi questo film, stasera, su Rete 4.