22 Jul, 2025 - 14:33

Limehouse Golem: perché vale la pena vedere il thriller gotico su Prime Video

Limehouse Golem: perché vale la pena vedere il thriller gotico su Prime Video

Se ami le atmosfere cupe, i misteri intricati e i drammi storici ben confezionati, Limehouse Golem è il film che non puoi lasciarti sfuggire su Prime Video.

Ambientato nella Londra vittoriana del 1800, tra nebbia, sangue e teatro, questo thriller gotico racconta una serie di omicidi brutali che terrorizzano la città.

Al centro della storia, un detective alle prese con indizi sfuggenti, una donna dal passato oscuro, vittima di abusi e un assassino che sembra uscito da un incubo e che uccide in modi barbari, senza alcuna pietà.

Con una regia elegante, una fotografia suggestiva e una trama che tiene col fiato sospeso fino all’ultimo, Limehouse Golem è la visione perfetta per chi cerca qualcosa di diverso dal solito giallo.

Limehouse Golem su Prime Video, ecco perché devi assolutamente guardarlo

Prima di continuare nella lettura guarda il trailer ufficiale, grazie a MovieDigger:

Chiudete gli occhi e pensate a Londra. Qual è la prima immagine che affiora alla mente? Molto probabilmente non è lo Shard che svetta contro un cielo terso, ma un intrico di mattoni anneriti dal fumo, vicoli stretti avvolti in una nebbia perenne e il suono ovattato di ruote di carrozza sull'acciottolato umido. 

Limehouse Golem, con un superbo Bill Nighy, non fanno che confermare questa sensazione: l'anima di Londra e resterà per sempre vittoriana.

Ma perché proprio quell'epoca? Perché il diciannovesimo secolo ha impresso un marchio così indelebile sulla capitale inglese? La risposta è che Londra, per come la concepiamo, è nata in quel periodo. A forgiare questo mito sono stati due titani della letteratura: Charles Dickens e Arthur Conan Doyle.

Con le loro penne, hanno trasformato la città in un personaggio vivo e pulsante. Le descrizioni di Dickens in Casa Desolata, con la sua "pioggerellina nera e soffice" di fuliggine e la nebbia che si insinua ovunque, non sono semplici sfondi, ma la vera essenza del luogo. Non importa se oggi il cielo è più pulito; nell'immaginario collettivo, Londra è ancora quella.

Questa dualità la rende irresistibile per il cinema. La Londra vittoriana offre un palcoscenico magnifico, un teatro di ombre dove il lusso e il privilegio dei ricchi sono costantemente minacciati dal buio dei vicoli, da cui può emergere un maniaco come Jack lo Squartatore.

È una città che sembra un organismo vivente, che respira e a volte inala "corpi estranei" – malattie, immigrati, idee – che si annidano in quartieri come Limehouse, creando un'atmosfera di perenne tensione e paura.

Questo è il primo motivo per cui vedere questo thriller gotico, cupo e spaventoso. Sì è vero, magari raccoglie in sé una serie di cliché, ma per chi ama i noir vittoriani, come me, è imperdibile.

Gli omicidi sono raccapriccianti il giusto, la fotografia è interessante e immersiva, la scenografia è di prim'ordine.

Il cast solido, che include Eddie Marsan nel ruolo di un impresario teatrale soprannominato Zio, e Daniel Mays in quello del fidato luogotenente di Kildare, contribuisce a tenere a galla la storia. Inoltre il colpo di scena finale riesce a soddisfare chi ama i finali inaspettati.

La trama di Limehouse Golem

Ambientato nella Londra del 1880, il malfamato quartiere di Limehouse è terrorizzato da una serie di brutali omicidi.

La stampa attribuisce i delitti a un misterioso assassino soprannominato "il Golem di Limehouse", come la creatura del folklore ebraico.

Il caso viene affidato all'esperto ispettore John Kildare (Bill Nighy), che sospetta di essere stato scelto come capro espiatorio in caso di fallimento delle indagini.

La sua indagine si intreccia con quella di Lizzie Cree (Olivia Cooke), un'attrice di music hall accusata di aver avvelenato il marito.

Mentre Kildare cerca di scagionarla prima che venga impiccata, scopre prove che collegano il defunto marito agli omicidi del Golem.

L'ispettore deve quindi districarsi in un mondo di segreti e inganni, per scoprire la vera identità del killer. E, ovviamente, non è come sembra!

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