La conferma del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, come candidato del centrosinistra alle elezioni del 12 e 13 ottobre mette fine a una serie di voci che, nelle ultime settimane, hanno condizionato il campo largo. Giani era il candidato naturale del centrosinistra, in quanto già alla guida della Regione, ma mancava ancora il via libera da parte del Movimento Cinque Stelle. E ora? Adesso nel campo largo toscano regna l’ottimismo: il centrosinistra, stando ai sondaggi più recenti, sarebbe strafavorito per la vittoria di ottobre.
Oggi, 11 agosto 2025, il presidente della Regione Toscana ha rivolto un ringraziamento agli alleati del Partito Democratico, del M5S e di Alleanza Verdi Sinistra. Secondo Giani, con questa coalizione è possibile ambire a una grande vittoria e a un’importante riconferma. Le parole d’ordine sono scuola, sanità e lavoro, oltre a proseguire il lavoro portato avanti dal centrosinistra in Toscana negli ultimi cinque anni.
Poche le chance per il centrodestra, che probabilmente sceglierà come candidato Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia legato a Fratelli d’Italia e al secondo mandato. Espugnare un fortino rosso come la Toscana sembra ancora un’impresa titanica, stando ai più recenti sondaggi, che prevedono una larga vittoria per il centrosinistra.
In vista del voto, il presidente Giani ritiene che ci siano tutte le condizioni per un programma forte, capace di dare il senso di una giunta che ha lavorato a livello nazionale sui temi della scuola, della sanità e del lavoro. A dirlo è lo stesso governatore, ricandidato per le elezioni, a margine delle celebrazioni per la festa della Liberazione di Firenze di oggi, 11 agosto 2025.
Il campo largo nato in Toscana, ha chiarito Giani, è un esempio per tutta Italia. Tra i temi al centro del programma ci saranno anche l’acqua pubblica e l’ambiente. Secondo quanto emerge, M5S e Avs hanno sostenuto le misure in materia di energia rinnovabile, economia circolare, contrasto all’inquinamento e la possibile introduzione del reddito di cittadinanza regionale e del salario minimo, la cui legge è stata impugnata di recente dal governo davanti alla Corte Costituzionale.
La Toscana potrebbe così diventare un laboratorio politico per il campo largo, che cercherà di sperimentare il proprio programma nazionale sul territorio per dimostrare di essere una valida alternativa al governo guidato da Giorgia Meloni. Nulla di nuovo, insomma: basti pensare alla legge sul suicidio assistito e a quella già citata sul salario minimo per i lavoratori, due norme regionali impugnate dall’esecutivo nazionale con diverse motivazioni.
C’è ottimismo in vista dell’apertura dei seggi il 12 e 13 ottobre. Giani parte come grande favorito in una Regione storicamente schierata con la sinistra e il centrosinistra; ora che sono state sciolte le ultime riserve con gli alleati del campo largo, la vittoria sembra più vicina che mai.
Si preannuncia, stando ai sondaggi dello scorso maggio, una vittoria a valanga per il centrosinistra. Nonostante Meloni sia intenzionata a puntare su uno dei migliori esponenti del centrodestra in Toscana, ovvero il primo cittadino pistoiese Tomasi, il risultato sembra già deciso: Giani viaggia addirittura al 58%, mentre l’esponente di Fratelli d’Italia è fermo al 37%. A rivelarlo è un sondaggio di EMG per Toscana Tv. Non troppo dissimili i risultati indicati dal sondaggio di Tecnè per l'agenzia Dire dello scorso mese.
???? Sondaggio Tecnè
— Sondaggi Bidimedia (@SBidimedia) July 8, 2025
Toscana, Giani nettamente favorito
Partita già chiusa in Veneto (con candidato unitario)
sondaggio completo????????https://t.co/hXrOlCKhmE pic.twitter.com/fa1SBzBgJb
Non resta, a questo punto, che sciogliere le riserve anche per Puglia e Campania, dove il centrosinistra è favorito, e sperare in un buon risultato nelle Marche, regione attualmente in bilico tra l’attuale presidente Francesco Acquaroli e il suo avversario, Matteo Ricci.