14 Aug, 2025 - 20:39

Elezioni regionali 2025. Candidature in altomare e decisioni all'ultimo minuto. Destra e sinistra con il fiato sospeso

Elezioni regionali 2025. Candidature in altomare e decisioni all'ultimo minuto. Destra e sinistra con il fiato sospeso

Michele Emiliano che non vuole fare "un passo di lato". Antonio Decaro che, di conseguenza, non fa un passo avanti. La Calabria, che vota a inizio ottobre, ancora senza sfidante per Roberto Occhiuto, che si ricandida alla guida della regione. E il Veneto con il braccio di ferro - che dopo mesi sottotraccia oramai avviene a scena aperta - tra Lega e Fratelli d'Italia su chi debba conquistare la successione del doge Luca Zaia. Che a sua volta tiene tutti col fiato sospeso, lista sì, lista no, in attesa che si capisca che cosa vorrà fare da grande. E' un puzzle dove continuano a mancare pezzi quello della prossima tornata di elezioni regionali, tra colpi di scena e colpi bassi e le due coalizioni che non riescono a chiudere la rosa delle candidature.

Le decisioni verranno prese soltanto all'ultimo minuto

Che si possa arrivare all'ultimo minuto utile è altamente probabile anche per Campania e Puglia, dove è il centrosinistra ad essere in vantaggio, e più inguaiato. Pure dove c'è la data (metà ottobre) e il nome è stato finalmente indicato, Eugenio Giani che va alla ricerca del bis, nella coalizione larga c'è un po' di maretta. Tanto che, dopo le proteste di Avs per un incontro a due tra Pd e M5s, il candidato ha dovuto precisare che bisogna muoversi in una "logica collettiva" e ha programmato un incontro con tutta la coalizione. Tralasciando poi l'affaire Calabria, dove appunto il nome più quotato è quello dell'ex presidente Inps Tridico, ma ancora non c'è accordo nella coalizione (e non si sa nemmeno se si riuscirà a convincerlo a lasciare Strasburgo), a tenere banco nelle ultime ore è il futuro di Emiliano. Anche lui, causa stop al terzo mandato, come Zaia non si può ripresentare come governatore ma sarebbe intenzionato a ricandidarsi in consiglio regionale, come Nichi Vendola, anche lui già presidente pugliese. Antonio Decaro però ha fatto filtrare in tutti i modi che la presenza dei due ex è ostacolo praticamente insuperabile a un suo rientro. "Oramai è diventata una questione personale", è il tam tam che rimbalza tra i dem. Dove non è passato inosservato (e nemmeno nel centrodestra) un sondaggio che vede il centrosinistra vincente, con percentuali diverse ma con qualunque candidato. Anche senza Decaro

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