La pace fiscale offre nuove opportunità per regolarizzare la propria posizione con il fisco delle Partite Iva, grazie al ravvedimento speciale per gli anni d’imposta 2019-2023.
Chi sceglie di aderire al concordato preventivo biennale ha tempo fino al 30 settembre 2025, mentre per la regolarizzazione dei fatti concludenti le adesioni saranno possibili tra il 1° gennaio e il 15 marzo 2026.
Inoltre, sono previste modifiche nelle modalità di pagamento delle rate, rendendo la gestione dei debiti fiscali più flessibile.
In questo articolo, analizziamo le scadenze, i dettagli delle nuove misure e come sfruttare al meglio il ravvedimento speciale.
Chi decide di aderire al ravvedimento speciale può farlo per singolo anno d’imposta, regolarizzando così tutte le imposte dovute per quell’anno.
Le imposte coinvolte sono Irpef, Irap e le addizionali. Per l’anno 2019, si prevede un numero ridotto di adesioni, vista la situazione specifica di quel periodo.
L'adesione si perfeziona con il pagamento in unica soluzione dell'importo dovuto o con il versamento della prima rata. Una novità importante riguarda la possibilità di dilazionare l’importo fino a 10 rate mensili, tutte della stessa entità.
Nel caso si opti per il pagamento rateale, l’adesione viene considerata completata solo al momento del pagamento integrale delle rate. Tuttavia, il sistema offre una flessibilità importante: se una rata, successiva alla prima, viene pagata entro la scadenza della rata successiva, non si perde il beneficio della rateizzazione.
In altre parole, il contribuente ha un maggiore margine di manovra per rispettare le scadenze senza compromettere i vantaggi fiscali.
Con queste nuove modalità, il ravvedimento speciale diventa uno strumento ancora più accessibile per chi desidera regolarizzare la propria posizione fiscale in modo pratico, flessibile e con tempi di pagamento più gestibili.
Anche nell’edizione 2025-2026 della pace fiscale, chi sceglie di aderire al concordato preventivo biennale può sanare i redditi non dichiarati negli anni d’imposta 2019-2023 pagando una somma forfettaria.
Il ravvedimento speciale permette di risolvere le irregolarità fiscali senza le complicazioni delle sanzioni tradizionali. Il calcolo degli importi da versare è simile a quello dell’anno scorso. Per aderire, i contribuenti devono versare un’imposta sostitutiva sui redditi che avrebbero dovuto dichiarare per ottenere un punteggio ISA affidabile.
Il ravvedimento si applica su Irpef, Ires e Irap, e il calcolo della base imponibile per queste imposte viene aumentato in base alle pagelle ISA del contribuente titolare di Partita Iva, con queste percentuali:
Una volta calcolata la base imponibile, si applicano le seguenti aliquote per Irpef e Ires:
Per l’Irap, l’aliquota è fissata al 3,9%. Per chi ha subito le difficoltà economiche legate alla pandemia, è prevista una riduzione del 50% sugli importi dovuti per gli anni di imposta influenzati dal Covid.
Il ravvedimento speciale offre una soluzione semplice per chi ha dimenticato di dichiarare redditi negli ultimi anni, permettendo di saldare il debito con il fisco in modo agevolato.
Grazie a un sistema che tiene conto del punteggio ISA, le imposte sono più leggere per chi ha una buona affidabilità fiscale, ma più alte per chi ha avuto https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/gli-indici-sintetici-di-affidabilita-fiscaledifficoltà nel rispettare gli obblighi fiscali.