Non è imminente il momento della verità sui candidati del centrodestra alle Regionali. Matteo Salvini si aspetta per "la prossima settimana" un vertice con gli altri leader, come ha spiegato da Venezia, dove, tra un appuntamento sulle Olimpiadi invernali e uno al Festival del cinema, era atteso un incontro con Luca Zaia che potrebbe in realtà avvenire nelle prossime ore. E si annuncia un faccia a faccia cruciale, perché il Veneto è la chiave di volta del puzzle su cui da mesi la coalizione si confronta, e il ruolo del governatore uscente è a sua volta cruciale nelle strategie elettorali legate alla più importante delle sette Regioni al voto in autunno.
In Veneto "il simbolo della Lega sicuramente ci sarà, le liste sono pronte. Il nome del candidato governatore spero arrivi il prima possibile. Zaia è un valore aggiunto per la Lega e per il Veneto in generale", ha ribadito Salvini, confermando che sarebbe ideale avere il governatore uscente nella lista leghista. L'altra ipotesi a cui Zaia ragiona da tempo è quella di presentare una lista civica con il suo nome, soluzione però su cui nel centrodestra è praticamente unanime la contrarietà. Dall'incontro con Salvini è attesa una sintesi con il governatore, che continua a non nascondere il disappunto per il limite ai mandati, motivo per cui non può ricandidarsi alla guida della Regione: "I veneti sono quasi 5 milioni e l'unico che non può candidarsi è il sottoscritto, esclusi i minorenni".